Martedì 18 gennaio 2022 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Udinese 1-0 (d.t.s.)

Da LazioWiki.

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18 gennaio 2022 – Roma, stadio Olimpico - Coppa Italia, Ottavi di finale - inizio ore 17.30

LAZIO: Reina, Lazzari, Luiz Felipe, Patric (114' Vavro), Marusic (80' Hysaj), Milinkovic, Leiva (46' Cataldi), Luis Alberto, Felipe Anderson (103' Romero), Muriqi (71' Immobile), Zaccagni (46' Moro). A disposizione: Strakosha, Adamonis, Floriani M., Bertini, Jony. Allenatore: Sarri

UDINESE: Silvestri, Perez (108' Nuytinck), Becao, Zeegelaar, Soppy, Jajalo (77' Arslan), Walace (91' Makengo), Samardzic, Udogie, Success (67' Beto), Pussetto (108' Nestorovski). A disposizione: Santurro, Piana, Cocetta, Makengo, Pinzi, Castagnaviz, Damiani, Ianesi . Allenatore: Cioffi

Arbitro: Sig. Minelli (Varese) - Assistenti Sigg. Galletto e Affatato - Quarto uomo Sig. Massimi - V.A.R. Sig. Rapuano - A.V.A.R. Sig. Liberti.

Marcatori: 106' Immobile.

Note: ammonito al 10' Becao, al 42' Zeegelaar, al 48' Pussetto, al 52' Luiz Felipe, al 59' Sarri, al 63' Patric, al 78' Cataldi, al 97' Felipe Anderson, al 101' Perez, al 110' Soppy, al 110' Hysaj, al 117' Arslan, al 118' Moro. Angoli . Recuperi: 2' p.t., 5' s.t., 1 p.t.s., 1' s.t.s.

Spettatori: .

Luiz Felipe in azione
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Felipe Anderson
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Raul Moro
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Luis Alberto
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Danilo Cataldi
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Felipe Anderson
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Luka Romero
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Vedat Muriqi
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Un'azione d'attacco biancoceleste
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Un colpo di testa di Vedat Muriqi
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Il tocco vincente di Ciro Immobile
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Lo scontro Pussetto-Sarri
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I calciatori convocati per la partita odierna

La Gazzetta dello Sport titola: "Ci pensa sempre Immobile. Lazio ai quarti ma per piegare una buona Udinese deve entrare Ciro. I friulani tengono testa alla squadra di Sarri. Ai supplementari decide un gol del bomber".

Continua la "rosea": Lazio ai quarti, ma quanta fatica. Ci vogliono i supplementari e ci vuole, soprattutto, il solito Immobile per piegare un’Udinese che, pur in formazione rimaneggiata, costringe i biancocelesti a restare in campo per 120 lunghissimi minuti. La squadra di Sarri non si smentisce, nel senso che continua a vivere di alti e bassi. È il tratto distintivo di questo anno uno dell’era sarriana, ma è un difetto di fabbrica che emerge anche all’interno delle singole partite. Alla fine, sia pur per vie tortuose (e dispendiose) la qualificazione arriva lo stesso ed è la cosa che conta di più. L’Udinese, invece, anche se eliminata, può (anzi, deve) tenersi stretta una prestazione più che apprezzabile dal punto di vista temperamentale e tattico. Bravo Cioffi che pretende e ottiene dai suoi una prova vera invece di cedere alla tentazione di “mollare” la Coppa e risparmiare energie per il campionato. Altri al suo posto l’avrebbero fatto, ma il tecnico dei friulani evidentemente pensa (come dargli torto) che il carattere di una squadra non possa essere a intermittenza. O c’è sempre o non c’è mai.

Muro invalicabile. E così l’Udinese dopo aver già beffato la Lazio in campionato (c’era ancora Gotti, finì 4-4 col pari di Arslan al 99’) fa passare un pomeriggio difficile ai biancocelesti pure in Coppa. Sarri schiera la formazione migliore, al netto dell’avvicendamento tra i pali Reina-Strakosha, ma una mossa da turn over la concede. Lascia in panchina Immobile per dare una nuova chance a Muriqi (la cui cessione si allontana, rivela il d.s. Tare). Nella prima mezzora è proprio il kosovaro ad avere tre buone opportunità per rompere l’equilibrio, ma ancora una volta mostra scarso feeling col gol. L’Udinese peraltro concede pochissimo. Il 3–5-2 di Cioffi (la difesa in realtà e a “3 e mezzo” perché a turno uno dei due quinti di centrocampo si abbassa in fase di non possesso) chiude tutti gli spazi e, col passare dei minuti, impigrisce la Lazio. I friulani non si limitano a difendere, ci provano anche. Soprattutto con Success che, dopo la bella prova fornita all’Olimpico in campionato, concede il bis in Coppa (provvidenziale il salvataggio di Marusic su una sua conclusione prima dell’intervallo). Rispetto all’ultima gara di campionato Cioffi cambia mezza squadra (in panca Beto, Deulofeu, Nuyntick), ma le alternative non fanno rimpiangere i titolari, confermando che il livello della rosa è omogeneo. Il che, al tempo stesso, è un pregio e un limite.

Serve Ciro. Dopo i tentativi iniziali di Muriqi la Lazio va sistematicamente a sbattere sul muro dei friulani. La banda Sarri dovrebbe alzare i ritmi, avere una maggiore intensità, essere insomma più sarriana. Ma non ci riesce. Per sua fortuna, però. il tecnico ha l’attaccante più prolifico della storia del club. È lui, Immobile, a cambiare la gara. Entra a un quarto d’ora dal 90’, non fa in tempo a risolverla nei tempi regolamentari, ma poi la sua sentenza arriva all’inizio del secondo supplementare su un pregevole lancio di Cataldi. Anche Cioffi prova a spuntarla inserendo i titolari. Ma, dopo la doppietta in campionato, stavolta Beto non punge, mentre Arslan è fermato dalla traversa. Sarri può così tirare un sospiro di sollievo. Doppiamente. Per il successo e per essersela cavata nonostante lo scontro (fortuito ma violento) con Pussetto che gli frana addosso durante i supplementari. L’allenatore è già con la testa al’Atalanta, ma dopo aver perso Pedro (stiramento di 1° grado al polpaccio) rischia di dover rinunciare pure a Zaccagni, uscito per una distorsione alla caviglia.


Il Corriere dello Sport titola: .

Prosegue il quotidiano sportivo romano:

Il Messaggero titola: .

Prosegue il quotidiano romano:



La formazione biancoceleste:
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La formazione iniziale biancoceleste in grafica




► Per questa partita il tecnico biancoceleste Simone Inzaghi ha convocato i seguenti calciatori:

  • Portieri: Adamonis, Reina, Strakosha;
  • Difensori: Hysaj, Lazzari, Luiz Felipe, Marusic, Patric, Vavro, Floriani M.;
  • Centrocampisti: Cataldi, Leiva, Luis Alberto, Milinkovic, Bertini, Jony;
  • Attaccanti: Immobile, Felipe Anderson, Moro, Muriqi, Zaccagni, Romero.
I convocati in grafica






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