Martedì 11 settembre 2001 - Istanbul, Stadio Ali Sami Yen - Galatasaray SK-Lazio 1-0

Da LazioWiki.

Stagione

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11 settembre 2001 - 2959 - Champions League - Fase a gironi gruppo "D" - gara 1

GALATASARAY: Mondragon, Capone (72' Perez), Emre, Bulent Korkmaz, Hakan Unsal, Umit Davala, Suat (88' Berkant), Ergun, Hasan Sas, Arif (63' Sergen), Umit Karan. A disposizione: Kerman, Spehar, Horvath, Fleurquin. Allenatore: Lucescu.

LAZIO: Peruzzi, Stam, Nesta, Fernando Couto, Pancaro (81' S.Inzaghi), Mendieta (52' Stankovic), Simeone, Fiore, Favalli (71' Cesar), Crespo, C.Lopez. A disposizione: Marchegiani, Colonnese, Giannichedda, Castroman. Allenatore: Zoff.

Arbitro: Sig. Wojcik (Polonia).

Marcatori: 78' Umit Karan.

Note: ammonito Stam e Fiore. E' stato osservato un minuto di raccoglimento in memoria dei morti nell'attentato al World Trade Center di New York. Calci d'angolo: 7-10. Recuperi: 1' p.t - 3' s.t.

Spettatori: 20.000 circa.

L'attacco terroristico alle Twin Towers
L'attacco terroristico alle Twin Towers
Stefano Fiore in azione

La Turchia conferma tutti i mah del campionato. Vince un Galatasaray piccolo piccolo, mentre la squadra di Zoff vive nella confusione, con Fiore e Mendieta che continuano a deludere. Lo stadio del Galatasaray è una bolgia che mostra in avvio il suo lato peggiore. Fischi e insulti spezzano il minuto di silenzio per la tragedia americana. Sarebbe stato meglio non giocare, ma il calcio business non può fermarsi. Già lo sbarco nello stadio del Galatasaray non è stato facile: un sasso e tante minacce al pullman della stampa, poi sulle tribune striscioni offensivi e solo minacce peri laziali. Arrivano le formazioni. La notte ha portato consiglio. Niente rivoluzioni in casa biancoceleste: Fiore gioca. Rispetto a Perugia, Zoff fa posto ai tre argentini Crespo, Lopez e Simeone. Due bei terzinoni sulle fasce (Favalli e Pancaro) per un 3-5-2 che finora ha deluso. Stadio Ah Sami Yen quasi esaurito, anche se i biglietti costano anche 130 milioni di lire turche (200 mila lire italiane): qui l'inflazione galoppa e per i locali è davvero una cifra.

Di bel calcio non se ne vede. Lazio rattrappita nella sua metà campo, Fiore che sbaglia tutto, Mendieta che cerca impossibili dribbling. I turchi sono davvero poca cosa, come promesso da Lucescu ci mettono tutto il cuore però i piedi non sono davvero da Champions League. Umitt Davala, il prossimo milanista, regala un'emozione al 22': punta Peruzzi, ma il piedone di Stani lo atterra. Punizione che non crea problemi. La causa biancoceleste è portata avanti da Simeone, altro combattente, e da Stam, che si improvvisa anche tiratore. Quando Fiore azzecca un passaggio o Lopez mi controllo, la difesa dei turchi entra in crisi.

Ma la squadra di Zoff o almeno questo 3-5-2 deve crescere molto perché per adesso non ha un gioco da proporre: tanti rinvìi alla disperata in difesa e lanci lunghi che non mettono mai Crespo in zona gol. Dall'altra parte un tiro di Suat infiamma lo stadio, ma la palla sbatte contro l'esterno della rete. Sembra gol, non è così. L'avvio della ripresa vede Mendieta sbagliare un gol che sembrava già fatto, solo davanti ai portiere grazie ad un clamoroso errore della difesa turca: Il Galatasaray ora non corre più. Esce Mendieta per Stankovic, che si mette subito in evidenza. In questo stadio non vince nessuno da sedici partite di Coppa, ma alla Lazio sarebbe basterebbe poco per spezzare la serie turca. Anche Crespo sbaglia davanti a Mondragon, sfiorando il palo. Allora Lucescu rispolvera Sergen, fantasista messo fuori da Zeman nel Fenerbahce. Tutto lo stadio in piedi chiama il Galatasa- ray all'assalto, ma è Crespo a disperarsi, a 20' dalla fine, quando manda il pallone sul palo. Dopo tanti errori, arriva puntuale la punizione al 34' : Karan Umit batte Peruzzi dopo un contropiede che mette in croce Stam. E' la fotocopia dell'azione del Perugia di sabato scorso, quando Vryzas sbagliò. Finisce così con la vittoria del Galatasaray: Zoff non potrà certo dire di aver indovinato tutto.- Anzi.

Fonte: La Stampa

Si sarebbe accontentata di un pareggio, quando si è decisa a vincere ha perso. Dopo un avvio difficile in campionato, la Lazio comincia anche peggio in Champions: una sconfitta contro un Galatasaray che tutto è stato tranne che irresistibile. E il risultato rende inquietante la promessa di Zoff alla vigilia: "Vedrete la vera Lazio". Se quella di Istanbul è la vera Lazio, allora il tecnico meno loquace d'Italia deve cominciare a guardarsi le spalle e chiedersi se quella di Alberto Zaccheroni è soltanto una voce o non piuttosto un'ombra che si allunga sulla sua panchina. Riuscire a perdere con un gol in contropiede dopo aver schierato cinque difensori di ruolo è un'impresa che può riuscire solo alla Lazio di questi tempi. Troppo prudente all'inizio, troppo sfacciata nella ripresa ("e troppo egoisti tutti, potevamo vincere per 3-0 e invece abbiamo perso" si è arrabbiato Zoff a fine partita), capace di farsi trovare sbilanciata nel momento in cui il Galatasaray sembra accontentarsi del pareggio. Un Galatasaray che è un'ipotesi di squadra: corre tanto ma costruisce poco, e dover vendere ogni mese un gioiello di famiglia per poter pagare gli stipendi di sicuro non aiuta. L'ultimo ad andarsene è Umit Davala, che ieri a fine partita ha salutato i tifosi con un giro d'onore, da oggi anche lui vestirà alla milanista. Eppure questa squadra, messa insieme in qualche maniera da Mircea Lucescu, è riuscita a spaventare prima e a mettere in guai seri poi una Lazio che, messa in campo per non perdere ("Se da quindici partite nessuno riesce a vincere qui, perché dovrebbe essere facile per noi?", aveva annunciato alla vigilia Dino Zoff), a un certo punto ha pensato che fosse arrivato il momento di puntare al successo. Peccando di presunzione. Avevano accusato Zoff di essere stato troppo prudente sabato scorso in campionato?

E Zoff ha risposto ripresentando lo stesso schieramento, se non la stessa formazione: per lui Perugia e Galatasaray pari sono. Squadra che pareggia non si cambia: tre armadi in mezzo alla difesa, Stam, Nesta e Couto, due difensori a fare da esterni di centrocampo, Pancaro e Favalli. Trazione posteriore, per la serie: stiamo coperti che non si sa mai. La sfuriata iniziale del Galatasaray ha trovato un aiuto insperato dalla disposizione difensiva della Lazio più che dall'effettiva consistenza del proprio gioco. Eppure quando la Lazio ha preso coraggio, il Galatasaray è rinculato paurosamente verso la propria porta: malgrado Mendieta fosse il Mendieta di questi tempi, impalpabile, malgrado Pancaro e Favalli fossero costretti a svolgere compiti diversi da quelli previsti, i biancocelesti sono andati un paio di volte non lontani dalla porta di Mondragon, mentre per tutto il primo tempo Peruzzi ha fatto da spettatore non pagante. Come nella ripresa, del resto: quando Mendieta (poi sostituito da uno Stankovic decisamente più brillante) si è fatto ribattere il pallone dal portiere, quando Crespo ha scheggiato il palo. Ma anche quando, a 12' dal termine, si è ritrovato con una difesa sguarnita e niente ha potuto sulla conclusione a colpo sicuro dell'altro Umit, Karan, liberato da un triangolo con Sergen. Un contropiede. Un incubo. Pioveva, a fine partita, sulla Lazio e su Zoff. Se questa è la vera Lazio, allora la stagione promette male.

Fonte: Corriere della Sera


Nota:

In un mondo sconvolto solo poche ore prima dai tragici eventi occorsi al World Trade Center di New York, si gioca la prima partita della fase a gironi della Champions League. Poiché vi saranno delle forti polemiche sulla decisione dell'UEFA di svolgere comunque le partite di questa data, verrà deciso di rinviare quelle in programma il giorno successivo (12 settembre) al 10 ottobre 2001, determinando così lo slittamento delle partite previste per la VI giornata di campionato dal 7 ottobre al 19 dicembre 2001.



Le formazione laziale: Favalli, Nesta, Stam, Couto, Pancaro, Peruzzi; Simeone, Lopez, Mendieta, Crespo, Fiore