Levratto Felice Virgilio
Attaccante, nato a Carcare (SV) il 26 ottobre 1904 e deceduto a Savona il 30 giugno 1968.
Soprannominato "Sfondareti" per il suo tiro potentissimo, arrivò alla Lazio nel 1934 al culmine di una carriera luminosa. Rimase in biancoceleste per due stagioni e giocò 50 gare segnando 9 reti tra campionato e coppe italiane. Dopo aver militato nelle giovanili del Vado dal 1921 al 1924, Levratto veste la maglia del Verona nella stagione 1924/25, del Genoa dove restò per sette campionati dal 1925 al 1932 segnando 27 reti. Quindi l'Inter, dove giocò per due stagioni dal 1932 al 1934 segnando 25 reti, prima dell'arrivo nella Capitale. Dopo l'esperienza in biancoceleste Levratto andò al Savona per tre stagioni e chiuse la carriera alla Cavese nel 1941/42, riscattandosi malgrado fosse rimasto fermo per due anni. Intrapresa la carriera di allenatore guidò il Savona, il Messina, il Lecce e, fino alla scomparsa, la Nolese. Nel 1956 fu il secondo di Bernardini nella Fiorentina che vinse lo scudetto. In Nazionale giocò 28 partite e segnò 11 reti. Con la Nazionale Olimpica vinse la Medaglia di bronzo nelle Olimpiadi del 1928. Il Quartetto Cetra lo citò nel testo della canzone "Che centrattacco". Le sue spoglie riposano nel cimitero di Vado Ligure (SV).
▲ Torna ad inizio pagina |