Giovedì 30 marzo 1967 - Trnava, Štadión Antona Malatinského - Spartak Trnava-Lazio 1-0

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Mitropa Cup 1966/67 - Quarti di Finale - Gara di Ritorno - calcio d'inizio 15.30

SPARTAK TRNAVA: Gerik, Kravarik, Majernik, Jarabek, Dobias, Hrusecky, Farkas, Svec,Kuna, Adamec, Kabat. All. Malatinsky.

LAZIO: Cei, Masiello, Adorni, Dotti, Pagni, Castelletti, Bagatti, Burlando, Dolso, Marchesi, Mari. All. Neri.

Arbitro: Marschall (Austria).

Marcatori: 46' Svec.

Note: pomeriggio di sole con leggero vento di tramontana. Incidenti per Cei, Marchesi, Masiello e Gerik. Al 75' Mari per uno stiramento alla gamba destra è costretto dopo tre minuti ad abbandonare il rettangolo di gioco. Partita diffusa in diretta sia dalla radio quanto dalla televisione. Presente in tribuna una piccola rappresentanza di tifosi giunti da Roma. Calci d'angolo: 5-2 a favore dello Spartak.

Spettatori: stadio esaurito con oltre 30.000 spettatori per un incasso di 500.000 corone pari a £. 2.000.000.

Il programma della gara
Il titolo de l'Unità

Un fortuito goal in mischia nel primo minuto della ripresa decide questa partita in Cecoslovacchia che costa alla Lazio l'eliminazione dalla Mitropa Cup. D'Amato non supera l'ultimo provino per un forte dolore alla caviglia e Neri, che ha già rinunciato a un Morrone fuori forma, è costretto a schierare l'unica punta a disposizione (Bagatti) in un incontro in cui la squadra, dopo l' 1-1 dell'andata, deve per forza segnare. La Lazio si dispone con una robusta cerniera a centrocampo giocando sin dalle prime battute con ordine e raziocinio. Lo Spartak, sospinto a gran voce dal suo pubblico, si proietta in avanti, ma la retroguardia laziale non concede nulla. Solo al quarto d'ora Jarabek trova un varco impegnando Cei in una grande risposta in tuffo. I biancocelesti crescono e si spingono in avanti. Al 30' Mari, che torna dopo quasi due mesi di assenza, fallisce il goal in maniera clamorosa. Poco dopo Bagatti ha una fatale titubanza al momento di chiudere facilmente a rete. Al ritorno in campo dopo il riposo, lo Spartak riesce ad andare in vantaggio. Cross di Kabat respinto da Marchesi e pallone catturato da Hrusecky che calcia verso rete una ciabattata destinata sul fondo. Castelletti preferisce respingere e lo stesso Hrusecky riprende calciando stavolta in mezzo: tra una selva di gambe spunta il piede di Svec che fa carambolare la sfera prima sul palo e quindi in fondo alla rete. La Lazio reagisce mettendo alle corde l'avversario. Bagatti è fermato con le cattive maniere quando sta entrando pericoloso in area. Quindi Mari, lanciato da Dolso, viene preceduto da un'uscita coraggiosa di Gerik. Solo al 70' la squadra di Trnava riesce a spezzare l'egemonia dei romani: Svec approfitta di una difettosa respinta di Adorni e impegna severamente Cei in una parata in due tempi. Dopo cinque minuti Mari è vittima di uno stiramento ed è costretto ad abbandonare la contesa. Prima della fine è Dolso a provarci, ma la sua conclusione sfiora il palo. Finisce con una sconfitta immeritata e gli applausi indirizzati alla fine dai trentamila presenti all'indirizzo dei romani testimoniano l'ottima impressione destata dalla squadra di Neri. Ragguardevole la prova di tutti gli undici biancocelesti che hanno tenuto in pugno il match per larghi tratti: una nota di merito va assegnata a un superlativo Dotti che ha messo la museruola al temutissimo Adamec. Lo Spartak continua così la sua corsa nella competizione trovando sul suo cammino la Fiorentina, che elimina il Tatabanya, l'Austria Vienna e l'Ujpest Dozsa che hanno la meglio rispettivamente sulla Dinamo Zagabria e il Sarajevo.