Giovedì 11 ottobre 2012 - Aprilia - Aprilia-Lazio Primavera 2-1

Da LazioWiki.

APRILIA: Di Vincenzo; Corsi, Tundo, Fabiani; Diakitè, Marfisi, Amadio, Ferri, Ferrari, Criaco, X.

LAZIO PRIMAVERA: Di Piero (60' Guerrieri), Serpieri (60' Pollace), Ilari, Vilkaitis (60' Pace), Filippini, Falasca, Crecco, Cataldi (45' Antic), Keita, Tira (60' Alleva), Lombardi (45' Quintero). All. Bollini.

Arbitro:

Marcatori: 8' Tira, 26' Ferrari, 63' Ilari (aut).

da http://www.tuttomercatoweb.com/

Operazione No stop. Operazione zoom. Doppio obiettivo: minutaggio per gli esclusi dalla burocrazia, e test probante per i titolari. Nessuno riposi, nessun dorma. Il big match contro il Napoli si allontana per i ragazzi di Bollini, rinviato a data da destinarsi causa impegni della Nazionale Under 19 di Evani. Il mister non vuole cale di tensione o smarrimenti fisico-mentali: manda in campo gli aquilotti contro l’Aprilia, sotto le nuvole della provincia di Latina. Un discreto pubblico attende il match al Quinto Ricci, l’Aprilia è imbattuta in testa alla Seconda Divisione Lega Pro, 5 vittorie e un pareggio, 6 partite 16 punti, nello stesso girone della Salernitana, feudo lotitiano (con il doppio dei punti ndr). Il banco di prova è ostico, nonostante mister Vivarini schieri molti ragazzi della Berretti. Operazione zoom: sotto gli occhi del mister i nuovi in attesa di poter esordire in gare ufficiali: l’esterno sinistro Quintero, il centrocampista Milos Antic, la punta ex-Barca Keita. Tounkara è out per infortunio, dopo due trasferte senza punta di peso rientra finalmente Catalin Tira. Operazione zoom, no stop: non ci si ferma, nessun calo, mai.

FORMAZIONI – Al centro del campo il blocco dei titolari: il fosforo di Falasca, la potenza di Crecco e la classe di Cataldi per rifornire le punte Lombardi, Tira e Keita. In porta Di Piero, out di sinistra per Filippini, Ilari e Vilkaitis al centro, Serpieri sulla destra. Classico 4-3-3 per i Bollini-boys: Cataldi al rientro dopo l’esclusione di Evani è capitano biancoceleste, Antonio Rozzi è alle prese con la ricaduta dell’infortunio al naso, che gli è costato la trasferta albanese dell’Under 19.

LA GARA – Tutto tranne che un'amichevole, per lo spessore dell'avversario e il ritmo-gara. Può passare il tempo, due settimana con il gesso, possono passare le partite, ma Tira rimane lo stesso. Il n.9 biancoceleste al rientro sfoggia un tutore nero, residui di stop, out per le ostiche trasferte di Castellamare e Torre del Grifo( Juve Stabia e Catania), si muove tra il centro dell’attacco, scambiandosi spesso con il vivace Keita Balde Diao. Fischio d’inizio, 8’ di studio, e Tira riprende da dove aveva lasciato: dal gol contro la Ternana, pregevole girata al volo, non contano le categorie ne lo spessore degli avversari. Al 9’ contro la Ternana, all’8’ contro l’Aprilia: il lancio del n.8, Capitan Cataldi, è millimetrico, la punta è rapace, si invola verso la porta, supera Di Vincenzo freddamente (simil Klose contro Perin all’Adriatico ndr) e deposita in rete. Niente male come rientro: fare gol è come andare in bicicletta, non si scorda mai. Tre minuti, ed è botta e risposta: Marfisi non arriva su un pallone danzante di fronte Di Piero, sull’altro fronte Keita prova il tiro a giro, Di Vincenzo devia malamente sui piedi di Cataldi. Da buona posizione il tiro del capitano viene ribattuto in angolo. L’Aprilia fa tutto in due minuti: prima sfiora il gol ancora con Marfisi, che mette fuori un cross di Criaco, e poi pareggia i conti con Ferrari, abile a svettare tra Vilkaitis e Filippini, e a depositare alle spalle di Di Piero l’ottimo assist di Tundo dalla destra. Qualche tensione prima che l’arbitro mandi tutti a prendere un tè caldo: a farne le spese Crecco, che si beccherà una manata in faccia. Al rientro dall’intervallo, doppia sostituzione: Antic per Cataldi e Quintero per Lombardi. Il nazionale serbo offre sostanza e grinta sulla mediana, la gara si riscalda, anche Bollini deve intervenire per ottenere chiarimenti su alcuni interventi poco ortodossi. L’esterno Quintero inizialmente viene provato esterno sinistro, poi viene abbassato sulla linea difensiva, quando, sostituito Vilkaitis con Pace, al centro va Filippini. Esce anche Tira, 60’ di buon livello impreziositi dal gol del vantaggio. Secondo tempo macchiato dal raddoppio fortunoso dell’Aprilia al 63’: un lancio lungo dalle retrovie dei padroni di casa è facile preda di Ilari, che alleggerisce verso l’estremo difensore biancoceleste, il neo entrato Guerrieri (convocato anche per la gara contro il Maribor in Europa). Il portierino si lascia trovare impreparato sul retropassaggio, e il pallone beffardo si deposita in fondo al sacco. L’Aprilia, messo in cassaforte il vantaggio, abbassa il baricentro, la Lazio prova a recuperare, invitando un paio di volte Alleva alla conclusione, senza i risultati sperati. Ultima chance per Keita Balde Diao: doppio passo e dribbling secco, ma il tiro dell’ex blaugrana viene deviato in angolo. Siamo all’ultimo respiro del match, il triplice fischio dell’arbitro manda tutti negli spogliatoi. Il bilancio non è negativo, operazioni No Stop e Zoom viste dal triplice fischio: nessun calo fisico o mentale, nonostante la prestanza gagliarda dei padroni di casa, pronti ad usare anche le maniere forti. Per i nuovi c’è tempo, molti test li aspettano, intanto corrono e sudano per mettere minuti nelle gambe, rimandati, con qualche spunto interessante. Al rientro, Tira regala un sorriso a Bollini realizzando un altro gol. Nessun dorma, sabato prossimo si va a Lanciano, contro la Virtus, per riprendersi la vetta. Unico obiettivo possibile: vincere.