Domenica 9 maggio 1954 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Triestina 5-1
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9 maggio 1954 - Campionato di Serie A 1953/54 - XXXI giornata
LAZIO: De Fazio, Antonazzi, Di Veroli, Fuin, Spurio, Bergamo, Burini, Bredesen, Vivolo, Lofgren, Fontanesi (I). All. Allasio.
TRIESTINA: Nuciari, Maldini, Valenti, Petagna I, Travaglini, Ganzer, Lucentini, Curti, Secchi, Dorigo, Rossetti. All. Feruglio.
Arbitro: sig. Corallo di Lecce.
Marcatori: 20' Fontanesi (I), 32' Dorigo, 37' Vivolo, 46' Lofgren, 53' Burini (rig), 76' Valenti (aut).
Note: clima umido. Cielo semicoperto, terreno leggermente scivoloso.
Spettatori: 18.000 circa.
Chi si aspettava una Triestina con il coltello tra i denti, scesa a Roma per conquistare i punti che le occorrevano per tirarla fuori dalla lotta per non retrocedere, è rimasto deluso. Una squadra languida, remissiva e priva di vis agonistica ha ceduto il campo ad una Lazio per nulla smaniosa di infierire sui deboli rivali. L'equilibrio è durato appena diciassette minuti, dal 20' al 37', il tempo che hanno impiegato i biancocelesti per passare in vantaggio con una folgore di Fontanesi, farsi rimontare e riportarsi in vantaggio con un altro potente tiro di Vivolo. Sino al 20' non era successo niente o quasi e la Triestina giocava prudentemente ma senza ostruzionismi eccessivi, mentre la Lazio, pigra e tranquilla, tentava di portare il pallone verso l'area alabardata quasi senza intenzione di colpire. Al 20, però, il pallone arrivava a Fontanesi, nella zona centrale appena fuori area. Da quella posizione il giocatore capitolino non tralascia mai di tirare e questo lo sanno tutti i difensori che lo marcano tranne, forse, l'aitante Maldini che gli ha lasciato un varco in cui è passata una bordata che si è infilata alla destra di Nuciari a fil di palo e sotto il sette. La Triestina per due volte, al 27' e 29', era pericolosa con un traversone di Dorigo e uno spiovente di Ganzer deviato da De Fazio in angolo. Al terzo tentativo i Giuliani riuscivano a passare con un'azione arrembante che si concludeva con un tiro di Secchi, deviato di testa da Dorigo e con il pallone che superava De Fazio a fil di palo. La giornata storta del difensore Spurio e il pareggio repentino della Triestina erano elementi che davano preoccupazione ad Allasio che dalla panchina dava continue indicazioni ai suoi uomini. I timori dell'allenatore duravano fino al 37', allorché l'arbitro puniva con un calcio di punizione un fallo di Ganzer. Burini pescava Vivolo al centro dell'area. Il giocatore laziale, che era stato fischiato dal pubblico per aver perso qualche pallone di troppo, faceva due passi e scaricava una legnata spaventosa che gonfiava la rete. La Triestina spariva totalmente e la partita vedeva un monologo dei biancocelesti che incrementavano il punteggio progressivamente. Eppure alcuni giocatori della formazione romana non erano esenti da qualche critica: oltre il già menzionato Spurio che però si era ripreso nel corso dell'incontro, palesavano difficoltà sia Bredesen che Lofgren che si ostinava a trattenere il pallone perdendolo di continuo. Per fortuna il trio Fontanesi, Vivolo, Burini funzionava perfettamente e ciò bastava a costringere la Triestina in difesa. Nella retroguardia non si sono notate smagliature, anche in considerazione della pochezza dell'attacco triestino, e il migliore è apparso De Fazio che ha agguantato con sicurezza i traversoni degli avversari. La Triestina ha denotato un attacco evanescente in cui solo Dorigo e in parte Secchi hanno provato a combinare qualcosa, mentre il centrocampo e la difesa, molto macchinosi e lenti, hanno permesso ai Laziali di fare il proprio comodo. Onesta la prestazione del Direttore di gara Corallo di Lecce. La cronaca della ripresa può essere riassunta nella breve descrizione delle tre reti biancocelesti. Al 46' uno stretto scambio Bredesen-Fontanesi-Bredesen permetteva a Lofgren di inserirsi in corsa e battere Nuciari nell'angolo basso. Al 53' Burini veniva falciato da Valente in area e lo stesso giocatore laziale batteva il rigore superando Nuciari con un tiro radente e preciso. Al 76' Fontanesi raccoglieva un servizio di Burini e scaricava un tiro che, rimpallato da Valenti, finiva la sua corsa in rete.