Domenica 6 gennaio 1991 - Firenze, stadio Comunale - Fiorentina-Lazio 1-1

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6 gennaio 1991 - 2470 - Campionato di Serie A 1990/91 - XV giornata

FIORENTINA: Mareggini, Fiondella, Dell'Oglio, Dunga, Faccenda, Malusci, Fuser, Salvatori, Borgonovo (68' Orlando), Kubik, Nappi (81' Lacatus). A disp.: Landucci, Pioli, Iachini. All. Amarildo - D.T. Lazaroni.

LAZIO: Fiori, Bergodi, Sergio, Pin, Gregucci, Soldà, Madonna, Sclosa, Riedle, Domini, Sosa. A disp.: Orsi, Lampugnani, Bacci, Troglio, Saurini. All. Zoff.

Arbitro: Sig. Pairetto (Torino).

Marcatori: 17' Sosa, 45' Bergodi (aut).

Note: pioggia per tutta la gara, campo allentato. Ammoniti Dell'Oglio e Bergodi. Calci d'angolo 5 a 3 per la Fiorentina. Un tifoso viola è riuscito ad invadere il campo ma è stato subito bloccato dalla polizia.

Spettatori: 10.314, incasso 230.484.500 lire; abbonati 15.061, quota 490.655.204 lire.

Gregucci rinvia e Dunga sembra voler intercettare con le braccia
Bergodi a piedi uniti su Borgonovo
Il gol di Sosa
Il pareggio dei viola

Che strana squadra la Lazio: quando cerca il risultato lo fa con un'autorità assoluta; domina, affetta avversari come la Fiorentina costretta a un'affannosa difesa. Gioca al calcio la squadra di Zoff, ma poi, quando ha il risultato in mano si adagia, sembra riflettere sulla propria bontà, s'impantana permettendo agli altri, anche quando, come i viola, giocano con i polmoni piuttosto che con il cervello, recuperi prodigiosi. Strana squadra che ancora non ha deciso se è da zona Uefa o da ingrigito centro-classifica. La Fiorentina, invece, ha le idee chiare: dovrà soffrire per restare in serie A. Lo ha capito forse in tempo. Tanto da abbandonare le alchimie brasiliane di quest'estate (zona, con cinque difensori) per trincerarsi dietro corse frenetiche, tenendo in panchina la bellezza di 16 miliardi (a tanto assommano i preziosismi di Lacatus, Orlando e Buso). Nasce così l'ennesimo pareggio della Lazio, numero undici, e l'ennesimo salvataggio in extremis dei viola. Per venti minuti la Lazio sembra il Brasile (il paragone è di Bergodi e lo possiamo sottoscrivere) e la Fiorentina sembra... la Fiorentina. Al 3' Riedle sfiora il gol, al 12' Sosa e Pin costruiscono per Madonna: piatto destro dell'ala e palla a fil di palo. Al 17' il gol. Azione ed esecuzione da cineteca: Pin salta tre avversari come fossero i paletti di un comodo slalom, in versione, Tomba-la-bomba entra in area e porge con millimetrica precisione a Sosa, tiro angolatissimo e 1-0. Osservazione a caldo: chi li ferma? Non certo questa Fiorentina in squilibrio totale, incapace di arginare. Fiondella corre dietro a Sosa che gli dà lezioni di calcio. Riedle costringe Malusci ad affannosi recuperi. Pin è addirittura incontenibile. Anche Domini gestisce con intelligenza la sua fetta di campo. Sclosa e Madonna fanno da puntello. Tutto perfetto, tutto funziona. La Fiorentina deve inghiottire e digerire la differenza tecnico tattica. Ma poi la Lazio si addormenta. Già successo, già visto. Cecchi Gori, Zeffirelli e Montesano (trio cinematografico presente in tribuna) sono esperti in remake e la Lazio regala da tempo spettacoli simili. E' tecnicamente superiore, è in vantaggio di un gol; la Fiorentina è tesa, preoccupata, impaurita. Basterebbe poco per chiudere il match. Facile, ma solo in apparenza, perché la Lazio, invece, reagisce male. Si attorciglia su se stessa, tiene troppo palla, non cerca più Riedle e Sosa. E incredibilmente inizia a sbagliare. Ci sono anche i meriti della Fiorentina. I viola reagiscono, si buttano a testa bassa. Al 23' Borgonovo colpisce il palo con un colpo di testa, l'azione prosegue ed esce un gol prontamente annullato per fuorigioco. Al 31' Kubik spara da trenta metri di poco a lato; al 39' Salvatori alza troppo la mira. Al 44' tira Nappi e Fiori blocca in due tempi. Sono le premesse per il pareggio. Al 45' Domini e Pin sbagliano un triangolo e rilanciano Dunga; bella apertura del brasiliano per Dell'Oglio che tira con violenza, Bergodi, preoccupato da Borgonovo sulla linea di tiro, anticipa, ci mette la punta del piede e spiazza Fiori. Classico autogol. Dunga reagisce male ai fischi della tribuna. Gesto polemico e il clima si surriscalda. E pensare che nella curva viola era già scoppiata la battaglia con la polizia, testimone della tensione tra i giocatori e la città. La Lazio non è più in vantaggio, quindi torna a giocare. Nella ripresa, prima subisce un tiro di Dell'Oglio che nessun viola riesce a deviare, poi getta al vento due occasioni da gol. Al 47' Mareggini è miracoloso nel deviare una conclusione di Sosa arrivato solo soletto (nonostante un tentativo di fallo da rigore) davanti al portiere. Al 53' il portierino si ripete su un comodo tiro di testa di Riedle, anche lui colpevolmente abbandonato in area. Il film è quasi finito, la Lazio si adegua mentre i viola reagiscono solo al 77' con un tiro al volo di Faccenda. Pari giusto, fra una squadra che poteva vincere (la Lazio) e una che non meritava di perdere (la Fiorentina).

Fonte: La Stampa