Domenica 16 aprile 1972 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Reggiana 1-0
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16 aprile 1972 - 1722 - Campionato di Serie B 1971/72 - XIX giornata - calcio d'inizio ore 15.30
LAZIO: Bandoni, Facco, Papadopulo, Wilson, Polentes, Martini, Massa, Fortunato, Chinaglia, Moschino, Abbondanza (85' Facchin). A disp. Di Vincenzo. All. Maestrelli.
REGGIANA: Boranga, Marini, Benincasa (60' Rizzati), Vignando, Barbiero, Stefanello, Spagnolo, Galletti, Zandoli, Picella, Zanon. A disp. Bertolini. All. Galbiati.
Arbitro: Gonella (Torino).
Marcatori: 47' Massa.
Note: giornata fredda con raffiche di tramontana e di pioggia. Terreno scivoloso. Ammoniti: Papadopulo e Martini per gioco falloso, Zanon e Massa per condotta scorretta. Calci d'angolo: 9-2 per la Lazio.
Spettatori: 18.248 paganti e 10.200 abbonati per un incasso di £. 33.428.500.
Il maltempo che flagella Roma da oltre 24 ore tiene lontano il grande pubblico previsto per questa delicata e decisiva partita per i destini della Lazio. Le polemiche dell'incontro d'andata, con l'incredibile espulsione di Chinaglia a seguito della sceneggiata di Boranga, non sono state dimenticate dai supporters biancocelesti che accolgono la squadra emiliana e in particolare il suo portiere con ululati e boati di scherno. Già al 3' quando Papadopulo colpisce duramente Spagnolo, finendo nel taccuino di Gonella, si comprende quale sarà il tono agonistico del match. Lazio che s'impadronisce del centrocampo e che dopo dieci minuti di schermaglie inizia a minacciare la porta degli avversari. Massa porta lo scompiglio tra l'11' e il 14' e al quarto d'ora Boranga deve volare su un cross tagliente di Fortunato. Rispondono gli emiliani con qualche contropiede ben controllato dal pacchetto difensivo biancoceleste e quindi Abbondanza va vicino al vantaggio con una cannonata su cui s'immola Benincasa che per la violenza del colpo finisce ko. All'inizio della ripresa arriva il vantaggio. E' Martini che opera da destra un bel traversone in direzione di Massa appostato al centro dell'area. Il napoletano calcia con prontezza, ma senza molta forza. Il tiro rasoterra sembra innocuo, ma Boranga fallisce l'elementare presa e il pallone entra in rete facendo esplodere l'Olimpico di gioia. Lazio in avanti a tutta birra sospinta dal rientrante Chinaglia che impegna severamente Boranga con un gran colpo di testa. Al 53' ci prova Fortunato e quindi ancora Long John in rovesciata con il pallone non lontano dalla traversa. Il monologo biancoceleste continua sino al 70' quando Martini spara una bordata che Boranga riesce a stento a deviare in calcio d'angolo. A venti minuti dal termine però la Lazio inizia a tirare indietro il suo baricentro e la paura di non farcela comincia a farsi sentire in maniera preoccupante. La Reggiana comprende lo sbandamento psicologico dei romani e si lancia all'assalto. Al 79', dopo un fortuito salvataggio di Moschino che sventa un pericolo nella sua area, Bandoni esce alla kamikaze su Stefanello lanciato a rete. Due minuti più tardi è Picella ad arrivare con un attimo di ritardo su traversone di Vignando e lo stesso interno impegna poi Bandoni in una parata a terra. Ad un minuto dalla fine calcio di punizione dal limite per gli ospiti. Galletti appoggia per Vignando che calcia fortissimo con il pallone che sfiora il palo. Quando Gonella emette il triplice fischio di chiusura un sospiro di sollievo si alza tra i trentamila spettatori. Mentre le squadre lasciano il campo, Chinaglia e Boranga si stringono la mano riappacificandosi. Al termine di una prestazione di notevole rilievo agonistico, la Lazio conquista due punti d'oro nella corsa verso la serie A e i risultati della giornata sono per di più tutti a lei favorevoli. Perde infatti la capolista Ternana nel derby umbro, pareggia il Palermo e due big come il Bari e il Genoa franano in casa staccandosi dal treno dei primi. La classifica alla decima di ritorno è la seguente: Ternana e Palermo (p.39), Lazio (p.36), Reggiana e Como (p.35), Cesena (p.34), Bari e Perugia (p.33), Genoa e Foggia (p.30), Catania, Taranto e Novara (p.29), Brescia e Arezzo (p.27), Reggina (p.23), Monza (p.22), Livorno (p.17), Sorrento e Modena (p.16).
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