Boscaini Pietro
Nuotatore. Nato a Roma il 22 aprile 1947 e deceduto nelle acque dell'Isola di Montecristo (LI) il 30 giugno 1973. Si avvicina al nuoto da ragazzino con i centri C.O.N.I. vincendo poi la Coppa Scarioni per debuttanti nel 1960 come dorsista. Entra quindi nei quadri della S.S. Lazio sotto le sapienti cure di Enzo Zabberoni. Diviene campione d'Italia tra i ragazzi (200 s.l.) nel 1961 e due anni più tardi nella categoria juniores. Il 1964 è l'anno della sua completa affermazione. Per due volte secondo (indoor ed estivi) alle spalle di Bruno Bianchi, debutta in Nazionale nel triangolare con Spagna e Inghilterra (Sanremo 18-19 luglio). E' primatista con le staffette sia nel debutto azzurro quindi a Dieren in Olanda nella 4 x 100 (con Rora, Bianchi e Borracci) e nella 4 x 200 (con Bianchi, De Gregorio e Orlando). Alle Olimpiadi di Tokyo, semifinalista sui 100 stile libero, stabilisce il record nazionale con 55"8 , quel record che Pucci e Bianchi detenevano con 56"1; con le staffette ottiene la soddisfazione di disputare due finali. Campione d'Italia nel 1965 quando a Milano segna il nuovo record sui 100 fermando il cronometro sui 55"4 . E' secondo sia nel Sette Colli (alle spalle di Wiegand) quanto nel Sei Nazioni (dietro Klein). Il 28 gennaio 1966 il tragico incidente aereo di Brema porta via 8 nuotatori della nazionale italiana, l'allenatore Costoli e il telecronista della RAI Nico Sapio. Per pura casualità Boscaini non era nel gruppo degli sfortunati connazionali, ma il dramma di perdere amici così cari lo segnerà per il resto dei suoi giorni. Si assicura due titoli indoor al Foro Italico di Roma sui 100 e 200. Arriva un secondo titolo italiano nel 1967 quindi ai Giochi del Mediterraneo a Tunisi è due volte secondo (100 s.l. e 4 x 100) ottenendo l'oro con la staffetta mista (con Del Campo, Gross e Fossati). Con la staffetta veloce riesce ad abbassare il suo personale scendendo a 55"1. La sua ultima grande annata è Il 1968 quando ottiene il suo ennesimo primato con 54"7 (tempo di grande valore internazionale) quindi l'ingresso nella semifinale all'Olimpiade messicana. Sempre in quell'anno altri due titoli nelle distanze preferite oltre ai due indoor in vasca corta. A Napoli nell'agosto dell'anno seguente si fregia del suo ultimo titolo italiano sui 100. Si congeda dalla nazionale azzurra, con i gradi di capitano, in occasione di un incontro con la Polonia nel luglio 1970. Lasciato l'agonismo entra nella Scuola Centrale dello Sport del C.O.N.I. ottenendo con una tesi sul "tapering" del nuoto la qualifica di Maestro di Sport. Il 5 aprile 1973 sposa Elisabetta "Dudù" Aureli, ex dorsista azzurra dell'Aniene con la quale era insieme da molti anni. Neanche tre mesi dopo in vacanza con la giovane moglie e una coppia di amici compie una gita con la sua barca "Dentice IV" nelle acque dell'Isola di Montecristo. Si getta in acqua per effettuare un'immersione in apnea, ma non vedendolo riemergere l'amico si getta in acqua trovandolo a circa 15 metri di profondità e riuscendo a riportare il corpo in superficie. Purtroppo non vi è più nulla da fare e così Pietro Boscaini, il velocista azzurro dominatore in Italia dal 1964 al 1968 perde proprio nell'acqua la sua vita. Atleta dal grande fisico, impostato tecnicamente in modo perfetto, con un crawl composto e razionale, è stato il primo dei nuotatori italiani ad infrangere, oltre il muro dei 56" e quello dei 55" nei 100, anche il limite dei due minuti, seppur in vasca piccola, nei 200. Sotto il profilo umano resta il ricordo di un ragazzo tranquillo, sorridente, di grande equilibrio. Degno successore delle altre frecce del nuoto della S.S.Lazio come Lisardi, Costa, Pedersoli, Pucci, rimane uno dei più grandi protagonisti della storia della società biancoceleste.