Domenica 29 settembre 1963 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Genoa 1-0

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29 settembre 1963 - Campionato di Serie A 1963/64 - IV giornata

LAZIO: Cei, Zanetti, Carosi, Mazzia, Pagni, Gasperi, Maraschi, Landoni, Galli, Governato, Mari. All. Lorenzo.

GENOA: Da Pozzo, Fossati, Bagnasco, Occhetta, Bassi, Rivara, Bicicli, Locatelli, Piaceri, Pantaleoni, Bean. All. Santos.

Arbitro: sig. Marchese di Napoli.

Marcatori: 75' Mari.

Note: giornata di sole, campo in perfette condizioni. Esordio in serie A per Mari. Espulso Governato all'83' per proteste.

Spettatori: 40.000 circa con 19.000 paganti per un incasso di £. 16.000.000.

Fanno il loro esordio in campionato Mazzia e Mari. Il primo in prestito dalla Juventus, anche grazie al fatto di svolgere il servizio militare a Roma, il secondo, al debutto in serie A, acquistato dalla Sambenedettese per la cifra di 7 milioni di lire e anche lui militare. E' assente Morrone vittima di un leggero risentimento muscolare. Gli ospiti, reduci dal largo successo interno sulla Roma, lamentano diverse assenze. La Lazio comincia bene mostrando un centrocampo assai armonico. Al 13' la prima emozione. Corner di Maraschi, liscio di un difensore e prima Governato e poi Galli non sanno approfittare. Due minuti dopo lo stesso Galli calcia alle stelle dopo un grande spunto di Maraschi il quale al 22' con una cannonata timbra la base del palo. Solo a tempo quasi scaduto il Genoa dà un segnale di vita in avanti con una confusa azione nell'area romana in cui Carosi spedisce nella sua porta dopo una carica di Bicicli nei suoi confronti che non sfugge a Marchese che annulla. Nella ripresa i biancocelesti accusano un po' la fatica degli sforzi dei primi 45 minuti e il Genoa riesce a distendersi in varie occasioni come al 69' e al 74' quando i tiri di Rivara e Bicicli creano qualche problema a Cei. Al 75' la Lazio riesce a passare. Lancio dalle retrovie di Gasperi e colpo di testa di Galli: pallone innocuo su cui Occhetta e Da Pozzo non intervengono consentendo al lesto Mari d'inserirsi e di depositare in rete con un pallonetto. Davvero un esordio felice per il giovane marchigiano perché la sua marcatura è quella che decide l'incontro. Peccato che la festa sia rovinata dall'espulsione di Governato sul finale per una frase polemica nei confronti dell'arbitro. Vittoria meritata per una Lazio ancora imbattuta e che conquista clamorosamente la testa della classifica in condominio con Juventus, Milan e Bologna. L'ambiente biancoceleste attende con fiducia il derby con la Roma previsto per la domenica successiva.







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