Storia della stagione 1929/30

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Storia delle Stagioni calcistiche


Una formazione della Lazio 1929/30
La presentazione della Lazio per la stagione 1929/30 sulle pagine de La Gazzetta dello Sport del 31 agosto/1 settembre 1929
La classifica finale della stagione 1929/30

Il campionato 1929/30 non fu felice per la Lazio. Venne confermato come DT Ferenc Molnar, che aveva concluso egregiamente la stagione precedente, affiancato dall'allenatore Pietro Piselli. La squadra non si era troppo rinforzata rispetto al deludente precedente torneo e i risultati si videro ben presto. Dopo un inizio travolgente, culminato con la strepitosa vittoria per 3-0 contro i campioni d'Italia in carica del Bologna, la squadra fece registrare una serie di risultati negativi che culminarono con la sconfitta casalinga patita nel derby con la Roma (0-1) e con quella, sempre in casa, con il Napoli (0-2). La Lazio riuscì a vincere con squadre di modesto livello ma perse inesorabilmente con le altre. Soprattutto in trasferta la Lazio non riuscì a conquistare che pochi punti (l'unica vittoria esterna fu quella con la Cremonese che retrocesse). Anche il derby di ritorno si concluse con una sconfitta a Testaccio (3-1), con uno dei goal segnati dal "traditore" Fulvio Bernardini. La classifica a 90' dalla fine del torneo era la seguente: Lazio, Modena, Triestina, Pro Patria punti 28, Livorno 27, Padova 26, Cremonese 16.

Sebbene i biancocelesti avessero perso all'ultima giornata con la Juventus, si salvarono per la sconfitta subita dal Padova contro la Roma (8-0) e quella casalinga della Triestina con il Napoli (3-4). Il campionato (a 18 squadre) fu vinto dall'Ambrosiana che totalizzò 50 punti e precedette il Genova 1893 di 2 punti; terza a 45 punti finì la Juventus. Retrocessero in serie B la Cremonese ed il Padova. Furono promosse in serie A il Livorno ed il Legnano. La Lazio vinse 10 partite, ne pareggiò 8 e ne perse 16. Segnò 49 reti e ne subì 50. Il cannoniere della squadra fu Luigi Ziroli con 11 reti, che precedette Piero Pastore con 10, Aldo Spivach e Mario Malatesta con 9. Il giocatore più presente fu Leopoldo Caimmi con 32 gare disputate, che superò Ezio Sclavi con 31 e Ziroli con 30.




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