Spositi Vittorio

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Vittorio Spositi nel 1929
Vittorio Spositi nella 1^ Guerra mondiale. Era in Aeronautica
Vittorio Spositi nel 1928
Spositi n.15 nella foto
Spositi visto frontalmente
Una caricatura di Spositi del disegnatore Carlin pubblicata su Sportalmanacco del Guerin Sportivo del 1931

Polisportivo e Presidente della Sezione Ciclismo, nato a Roma il 31 agosto 1883 in Via Capo d'Africa 2, da Enrico e Pia Caraffa ed ivi deceduto il 1° aprile 1960. Detto "zi' Vittorio" e "Gran Pedalino". Quest'ultimo era il soprannome che gli fu dato quale vicecapo, il capo era Augusto Pompa-Pacchi detto "Testa Lucente", della "Tribù dei Pelle Rossa", una delle tante bande di ragazzi che imperversavano sulle rive del Tevere.

Fu uno dei primi atleti che si iscrissero alla S.P. Lazio nel 1900. Fu notato da Arturo Balestrieri mentre nuotava controcorrente sul Tevere. Si iscrisse perché affascinato dal costume che indossava Arturo, celeste con la scritta S.P. Lazio sulla cinta. Appassionato anche di altri sport come la pallanuoto e il canottaggio, trovò nel ciclismo la sua disciplina preferita. Nel 1924 fu nominato Segretario dell' U.V.I. e mantenne questo incarico per molti anni. A cavallo del 1930 fu Commissario Tecnico per la pista e la strada della Nazionale Italiana. Straordinaria è la lista dei suoi successi. Tre titoli mondiali professionisti su strada con Alfredo Binda, e uno con Learco Guerra, e tre successi iridati con i dilettanti su strada con Allegro Grandi, Pierino Bertolazzo, e Adolfo Leoni. Guidò la squadra italiana nel Tour de France vinto da Bartali nel 1938. Fu presidente della Sezione Ciclismo della S.S. Lazio dal 1939 al 1944. Divenne anche un ottimo giornalista de "La Nuova Italia Sportiva" che iniziò le pubblicazioni nel maggio 1921 e, più tardi, del "Littoriale". A lui si devono diverse e preziose testimonianze dirette sulla nascita della Lazio. Dopo la sua scomparsa numerosi e prestigiosi Premi giornalistici furono istituiti in suo onore.



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