Sabato 25 ottobre 1975 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Messico 0-1

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25 ottobre 1975 - Amichevole 1975/76

LAZIO: Moriggi, Ammoniaci, Polentes, Manfredonia, Di Chiara, Martini (15' Agostinelli, 46' Masuzzo), Garlaschelli (46' Giordano), Re Cecconi (58' Ceccarelli), Chinaglia, Badiani (46' Borgo), Ferrari G.C. A disposizione: 12 Rezzonico. All. Corsini.

MESSICO: Cortes, Rico, Ramos, Trejo, Majera, Sanchez, Figueroa, Delgado, Alverado (59' Medina), Jimenez, (72' Acevel), Cuellar.

Arbitro: sig. Serafino di Roma.

Marcatori: 41' Delgado.

Note: assente Pulici impegnato con la Nazionale Under 23, contestato Corsini dagli ultras al grido di Vattene vattene. Presente in tribuna d'Onore Tommaso Maestrelli con la sua famiglia, Can Bartu e Franco Carraro. Angoli 3-3.

Spettatori: 9.000 circa incasso £. 16.000.000.

Da l'Unità: la cronaca della gara
Scambio di gagliardetti fra i capitani (gent.conc. Sig.ra Carolina Di Cola)
Cuellar in azione
(gent.conc. Francesco Di Salvo)

La partita amichevole che la Lazio ha giocato all'Olimpico contro la nazionale messicana si è rivelata un fallimento sotto tutti gli aspetti. Poco pubblico, scarso incasso (appena 16 milioni), gioco noioso e mediocre, inevitabile sconfitta laziale per una rete a zero (marcatore al 41' Delgado, che sfruttava una ottima combinazione con i compagni Rivera e Jimenez) e una vivace contestazione nei confronti di Corsini che ha accentuato il clima di malessere che serpeggia nell'ambiente biancoazzurro. Verso la fine dell'incontro il pubblico ha cominciato a scandire a gran voce il nome di Maestrelli presente in tribuna. L'ex trainer, con il volto pallido, ha abbandonato velocemente il suo posto per sottrarsi ad una situazione che stava diventando molto imbarazzante. Ma non è finita qui la movimentata giornata dei laziali. Dopo la partita, fra gli altri argomenti, Corsini ha affrontato il "caso-Chinaglia". dichiarando con tono deciso: «Il giocatore avrebbe dovuto far ritorno venerdì dall'America. Invece non si è presentato all'allenamento. Non voglio conoscere i motivi che hanno causato il ritardo. Non mi interessano. Lo considero assente ingiustificato, io mi sono limitato ad informare la società. Oggi Chinaglia ha giocato soltanto per opportunità di carattere tecnico ». A Chinaglia, però, non è piaciuta l'espressione di "assente ingiustificato". Il centravanti ha chiarito subito di essere tornato dagli Stati Uniti stamane non per l'impossibilità di imbarcarsi sull'aereo per gli scioperi in corso (come si era supposto), ma per sua libera scelta: «Potrò rivedere la mia famiglia fra due mesi - ha dichiarato il giocatore - Qualche dirigente era informato che sarei rientrato sabato. Non credo di aver fatto niente di male ritardando di un giorno. Se Corsini vuole proporre una multa, faccia pure. Ma per favore la pianti. Finora sono stato zitto, ho seguito disciplinatamente i suoi ordini. Ma non si abusi della mia pazienza».

Fonte: La Stampa