Sabato 20 dicembre 2008, Roma stadio Olimpico - Lazio-Palermo 1-0

Da LazioWiki.

Stagione

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20 dicembre 2008 - 3.308 - Campionato di Serie A 2008/09 - XVII giornata - inizio ore 18.00

LAZIO: Carrizo, De Silvestri (46' Dabo), Diakitè, Cribari, Radu, Lichtsteiner (75' Kolarov), Ledesma, Meghni, Foggia, Pandev, Zarate (59' Rocchi). A disposizione: Muslera, Firmani, Manfredini, Del Nero. Allenatore: D.Rossi.

PALERMO: Amelia, Cassani, Kjaer, Bovo, Balzaretti, Nocerino, Liverani, Bresciano (86' Guana), Simplicio, Succi, Miccoli (78' Mchedlidze). A disposizione: Ujkani, Dellafiore, Raggi, Migliaccio, Ciaramitano. Allenatore: Ballardini.

Arbitro: Sig. Gava (Conegliano).

Marcatori: 67' Rocchi.

Note: serata fredda, terreno in discrete condizioni. Espulso Balzaretti per doppia ammonizione. Ammoniti: Cassani, Foggia, Bovo, Balzaretti, Meghni, Dabo. Angoli: 4-3 per il Palermo. Recuperi: 3' p.t., 3' s.t.

Spettatori: 35.000 circa.


Il biglietto della gara
Il tocco vincente di Tommaso Rocchi
L'esultanza dell'attaccante biancoceleste sotto la Curva Nord dopo la marcatura
Il bomber veneziano festeggiato dai compagni
Mauro Zarate in azione
Un momento della gara
Un fotogramma dell'incontro
Mister Delio Rossi consola Mauro Zarate dopo la sostituzione

Delio Rossi deve fare a meno di di Rozehnal (febbre) e schiera Meghni con Foggia dietro le due punte Pandev e Zarate. Partita tattica, nel primo tempo, dove protagonista è soltanto la paura di soccombere. Il Palermo è un po' più volenteroso, anche perché si rende subito conto che si può osare al cospetto di una difesa tutt'altro che affidabile. Nel primo tempo, infatti, c'è più Palermo che Lazio: dopo 11' Nocerino, dai 18 metri, sfiora il palo e, 2' più tardi, Bresciano manda a lato. Se le squadre non brillano, va meglio alla terna arbitrale che però commette un grave errore al 23' fermando Miccoli lanciato a rete in posizione regolare. Sul capovolgimento di fronte, Foggia pesca Pandev in area, il macedone controlla e spara a colpo sicuro, ma Amelia compie un miracolo e mette in angolo. Al 28' un gol è annullato a Zarate per un fuorigioco millimetrico su un filtrante di Pandev. Il primo tempo si chiude con i rosanero ancora avanti grazie a Simplicio (fermato da Carrizo al limite dell'area) e Succi (colpo di testa parato dall'argentino).

Delio Rossi non è contento della prestazione dei biancazzurri: fino al 56' solo due uscite di Amelia sono oggettivamente troppo poco. Si cambia allora: dentro Rocchi, fuori Zarate. I due non si amano: l'argentino pur di non uscire dal lato panchine, si fa mezzo giro di campo per non incrociarlo. Sul volto dell'argentino cala la notte mentre su quello del veneziano spunta il sole: il primo colpo di testa è alto di poco, il primo tiro in porta è gol. E' il 66' quando Ledesma pesca Meghni sulla sinistra, il cross d'esterno destro è soltanto da spingere dentro e Rocchi non sbaglia. Ecco poi di nuovo la Lazio: Foggia, indiavolato, prima costringe Amelia ad una grande parata, poi centra il palo esterno. Il Palermo invece perde Balzaretti (espulso per fallo da dietro su Lichtsteiner) e Miccoli (problemi muscolari). La partita si porta al termine stancamente senza piu sussulti. La Lazio ritrova la vittoria dopo oltre un mese e può passare le vacanze natalizie con tranquillità cercando di ritrovare armonia nello spogliatoio dopo le ultime polemiche.

"Ho segnato un gol importantissimo, una bella soddisfazione. Era importante vincere dopo un periodo nel quale mancavano i risultati. Il fatto che è arrivata una vittoria davanti al nostro pubblico, contro una squadra forte come il Palermo, ci dà più soddisfazioni. Momento non facile per me? Cerco sempre di farmi trovare pronto quando il tecnico Rossi mi chiama in causa - spiega il centravanti della Lazio - ho dato il mio contributo ma soprattutto alla squadra. Il mio gol è servito a far vincere la Lazio e conta questo. Cosa succede alla squadra nei primi tempi? Penso che all'inizio non riusciamo a trovare certi meccanismi - chiude Rocchi - non riusciamo ad essere così aggressivi e continui come nella ripresa. Una spiegazione non c'è, ci capita da tempo. L'importante è che alla fine il risultato sia positivo".


La Gazzetta dello Sport titola: "La Lazio giusta è quella di Rocchi. Partita bruttina, Rossi indovina il cambio: fuori Zarate e il nuovo entrato decide. Balzaretti espulso".

Continua la "rosea": Copione già visto. La Lazio dei secondi tempi, quella delle sostituzioni indovinate di Delio Rossi e del gol facile (22 su complessivi 26) non perdona: così, col subentrato ma per noi irrinunciabile Rocchi che piazza il sinistro sottomisura sul perfetto cross di Meghni mentre il sostituito Zarate non esulta e si mangia le unghie in panchina, i biancocelesti si assicurano una sosta natalizia tranquilla. Mandandola di traverso al Palermo e a Ballardini, che al fischio finale se la prende con il modesto arbitro Gava. Le cadute in area di Simplicio e Liverani alimentano qualche dubbio, ma la spinta di Bovo ultimo uomo già ammonito a Pandev, se non è rigore (più fuori che dentro l'area) vale almeno il rosso del rosanero, che avrebbe lasciato il Palermo, già espulso Balzaretti, in nove uomini. Come al solito, come a Udine domenica scorsa, la Lazio del primo tempo d'una partita comunque mediocre, dove la reciproca paura di perdere la fa da padrone, non funziona. Rossi si conferma però bravo coi cambi: all'inizio della ripresa Dabo al posto dell'irriconoscibile De Silvestri, con Lichtsteiner riconsegnato al ruolo di terzino per riequilibrare un centrocampo fin lì in sofferenza. Poi, dopo un'ora, Rocchi per lo smarrito Zarate, cui il litigio di Udine (e il ruolo di centravanti) non fanno bene. Meno di dieci minuti, ecco il bel gol partita, uno dei pochi momenti del match da salvare.

Il Palermo, che nel primo tempo aveva fatto qualcosina più della Lazio (Carrizo lesto a uscire su Simplicio, Amelia attento a respingere su Pandev) esaurisce la sua reazione in un errore di mira di Bresciano su azione di Simplicio, l'unico davvero vivo dei suoi. L'espulsione (giusta) di Balzaretti per doppio giallo e la zoppia d'un comunque poco incisivo Miccoli chiudono in anticipo un match che solo le due cadute in area della Lazio, comunque di difficile valutazione, prolungherà a chiacchiere fin negli spogliatoi. Delio Rossi aggiunge quelli di Rozehnal e Mauri ai forfait annunciati di Brocchi, Siviglia e Matuzalem. Nel suo incessante sperimentare, la proposta anti-Palermo è un 4-3-3 con Rocchi in panchina e Foggia alto a sinistra, nelle intenzioni pronto ad accorciarsi sulla linea dei centrocampisti in fase di non possesso palla. E' lì, nel cuore del gioco, che intorno a Ledesma il tecnico cerca e fatica a trovare la soluzione più efficace. Lichtsteiner è un terzino laterale, Meghni, stavolta comunque positivo, un trequartista, tutti e due quali mediani appaiono fuori posto. Il risultato è che o Pandev e Zarate (più Foggia) fanno da soli, o c'è poco da costruire calcio. Aggiustata la squadra nel secondo tempo, la Lazio pur senza brillare porta a casa la partita, spezza la serie-no (due punti nelle ultime cinque partite) e si riaffaccia, almeno per una notte, al sesto posto.

Capitolo Palermo. Cavani va a aggiungersi alle assenze di Budan e Carrozzieri. Così, a fiancheggiare Miccoli c'è in attacco il lungo Succi, molta buona volontà, buona cura della fase difensiva, poca rapidità in area. Il rombo di centrocampo però funziona decentemente perché è formato da gente che, chi più chi meno, conosce lo spartito, anche se di Nocerino avevamo tutt'altro ricordo. Per un tempo le cose vanno benino, ma quando la Lazio quadra il cerchio e aumenta le cadenze, il Palermo si smarrisce. E' il carattere che sembra fare difetto a una squadra che lontano da casa infila la sesta sconfitta in nove partite. Subito il gol, Ballardini cercherà correttivi in panchina solo dopo l'espulsione di Balzaretti. Un po' tardi.


La Repubblica titola: "All'Olimpico va in scena una partita piuttosto brutta. Padroni di casa poco brillanti, ospiti evanescenti. La Lazio ritrova la vittoria. Rocchi piega il Palermo. Decide l'attaccante subentrato al 13' della ripresa a Zarate".

L'articolo così prosegue: La Lazio torna a vincere dopo cinque turni e supera all'Olimpico il Palermo. Decide un gol di Tommaso Rocchi, subentrato nella ripresa a uno spento Zarate. Non è una bella partita, poco brillante la Lazio e altra prova scialba del Palermo formato trasferta (alla sesta sconfitta esterna) con un atteggiamento poco propositivo. Con questo successo i biancocelesti si rilanciano in zona "Europa", mentre il Palermo resta in una parte anonima della classifica. Delio Rossi opta per il 4-3-1-1 con Foggia dietro le due punte Pandev e Zarate, mentre Rocchi va in panchina; out Rozehnal a causa della febbre e coppia centrale formata da Diakite e Cribari; non recupera Mauri. Gli altri indisponibili sono Siviglia, Matuzalem e Brocchi. Ballardini perde il guerriero Carrozzieri e al centro della difesa c'è il giovane danese Kjaer ad affiancare Bovo; niente da fare neppure per Cavani e come contro il Siena posto da titolare per Succi; rientra dalla squalifica Fabrizio Miccoli.

Parte bene la Lazio che si proietta subito in avanti con Foggia particolarmente attivo. E' il Palermo a creare i primi veri pericoli: al 7' Simplicio serve in area Bresciano, fermato da un ottimo tackle di Diakite. Al 10' punizione di Liverani per Nocerino che conclude fuori di un soffio alla sinistra di Carrizo. Al 14' bella iniziativa di Succi che lanciato da Liverani controlla, si gira e tira di destro, palla deviata che va a Carrizo. La partita si mantiene equilibrata, con ritmi piuttosto bassi. Al 23' è la Lazio a farsi pericolosa con una bella iniziativa di Pandev che si presenta davanti ad Amelia, ma il portiere della nazionale gli risponde con una grande parata. Al 29' Zarate va a segno dopo una bella iniziativa di Pandev, ma Gava aveva fischiato giustamente il fuorigioco. Al 37' punizione pennellata di Liverani per la testa di Cassani, anticipato da Foggia. Al 40' ci prova Miccoli, il tiro è forte ma centrale. A inizio ripresa la Lazio presenta l'unica novità con Dabo per De Silvestri, poco incisivo sulla corsia di destra. Al 4' altra uscita tempestiva di Amelia che di piede anticipa Foggia. Al 6' la risposta del Palermo con Miccoli che da ottima posizione prova il destro a girare. Al 13' Rossi prova la carta Rocchi, a uscire è Zarate, visibilmente contrariato. L'attaccante si fa notare subito e su cross di Lichtsteiner di testa manda alto di poco.

Partita sempre poco spettacolare, ma si vede di più la Lazio. E al 21' i padroni di casa vanno in vantaggio: cross d'esterno dalla sinistra di Meghni per Rocchi che anticipa Kjaer e infila Amelia. Il Palermo potrebbe pareggiare subito dopo ma Bresciano da solo in area conclude clamorosamente fuori al volo. Al 27' Palermo in 10 per l'espulsione di Balzaretti per doppia ammonizione. Gran giocata di Foggia al 29' che si fa spazio e conclude dalla destra, palo esterno. Altro cambio con Kolarov per Lichtsteiner, alle prese con una lieve distorsione alla caviglia. Al 33' primo cambio per Ballardini, obbligato perché Miccoli ha problemi al polpaccio e lo sostituisce Mchedlize. Nel finale spazio anche a Guana per Bresciano. Il Palermo ci crede e anche in 10 chiude in avanti, ma non punge mai.