Sabato 15 marzo 2008 - Udine, stadio Friuli - Udinese-Lazio 2-2

Da LazioWiki.

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15 marzo 2008 - 3.276 - Campionato di Serie A 2007/08 - XXVIII giornata - inizio ore 18.00

UDINESE: Handanovic, Zapotocny (84' Floro Flores), Felipe, Lukovic, Ferronetti (70' Mesto), D'Agostino (31' Isla), Inler, Dossena, Pepe, Quagliarella, Di Natale. A disposizione: Chimenti, Coda, Pinzi, Candreva. Allenatore: Marino.

LAZIO: Ballotta, Behrami, Siviglia, Cribari, Radu (78' Kolarov), Mudingayi (63' Dabo), Ledesma, Manfredini, Meghni (53' Vignaroli), Bianchi, Rocchi. A disposizione: Muslera, De Silvestri, Rozehnal, Tare. Allenatore: D.Rossi.

Arbitro: Sig. Tommasi (Bassano del Grappa) - Assistenti Sigg. Pirondini e Maggiani - Quarto uomo Sig. Brighi.

Marcatori: 11' Rocchi, 56' Ferronetti, 80' Ledesma, 86' Di Natale.

Note: giornata serena, terreno in buone condizioni. Ammoniti: 24' Bianchi, 26' Ferronetti, 49' Felipe tutti per comportamento scorretto, 94' Di Natale per proteste. Calci d'angolo: 8-7. Falli commessi: 18-16. Tiri in porta 7-6. Tiri fuori 2-4. Fuorigioco 3-6. Recuperi: 1' p.t., 4' s.t.

Spettatori: paganti 1.030 per un incasso di 17.054 euro, abbonati 12.054 per una quota di 101.628 euro.


La rete di Tommaso Rocchi per il primo vantaggio laziale
Un altro fotogramma della rete del bomber biancoceleste
L'esultanza dell'attaccante veneziano
Cristian Ledesma scocca il tiro del secondo vantaggio laziale
L'esultanza del centrocampista argentino
Rolando Bianchi in azione
Gaby Mudingayi in un momento dell'incontro

Si chiude con un giusto pareggio e due gol per parte Udinese-Lazio, sfida con in palio punti importanti per l'Europa. La Lazio sfiora il colpaccio andando in vantaggio per ben due volte, mentre l'Udinese conferma di essere una formazione dalle mille risorse. I friulani subiscono l'avversario per tutto il primo tempo, chiuso giustamente in svantaggio. Nella ripresa Di Natale e compagni cambiano atteggiamento e sfiorano anche il successo mancando proprio nel finale con Pepe la palla del 3-2. Il punto serve più all'Udinese, mentre la Lazio non riesce a ridurre il distacco dalla zona Uefa. Marino risolve a favore di Zapotocny il ballottaggio con Coda in difesa per rilevare l'indisponibile Zapata; rientrano Lukovic e Dossena; in attacco il consueto tridente Pepe-Di Natale-Quagliarella, con quest'ultimo che festeggia la centesima presenza in serie A. Delio Rossi decide di concedere un giorno di riposo a Pandev (in vista del derby di mercoledì meglio non rischiare visto che il macedone è diffidato), spazio a Meghni a supporto delle due punte Bianchi e Rocchi; a centrocampo rientra Mudingayi; Mauri a casa per scelta tecnica.

Ritmi gradevoli e la Lazio si fa subito pericolosa con Handanovic costretto a rifugiarsi in angolo per un pericoloso colpo di testa a liberare del suo compagno Lukovic. Qualche ingenuità di troppo della retroguardia bianconera che al 7' consente a Bianchi di saltare di testa su azione di calcio d'angolo, la mira è sbagliata. L'Udinese è in netta difficoltà, la Lazio insiste e passa in vantaggio all'11' con Tommaso Rocchi che, lanciato in area da Ledesma, scarta il portiere e insacca con freddezza. I biancocelesti fanno la partita e pochi secondi dopo il gol Handanovic si salva su Bianchi lanciato a rete. Gioco piuttosto confuso con diversi errori. L'Udinese non riesce a dare un ritmo diverso alla partita e a costruire in fase offensiva. Al 31' primo cambio obbligato per Marino perché D'Agostino si fa male e deve lasciare il posto a Isla. I bianconeri restano in balìa della Lazio e al 40' è Ledesma a sfiorare il raddoppio con un gran tiro, ottima la riposta di Handamovic. L'unico tiro in porta di marca friulana al 42' con una girata di Di Natale. Non ci sono cambi ad inizio ripresa. Muta, invece, l'atteggiamento dell'Udinese che si spinge in avanti anche se lo fa in maniera confusa. Rossi inserisce Vignaroli al posto di Meghni. All'11' l'Udinese pareggia: angolo di Pepe, colpo di testa di Inler sul primo palo, respinge sulla linea Mudingayi e tap-in vincente di Ferronetti. Al 18' altro cambio della Lazio con Dabo per Mudingayi. Dall'altra parte poco dopo Mesto per Ferronetti.

Al 23' Rocchi si divora il nuovo vantaggio: l'attaccante, servito davanti ad Handanovic da una rovesciata di Siviglia, manda fuori di un soffio un diagonale a botta sicura. Al 33' anche l'Udinese ha una palla gol con Quagliarella che dopo una bella giocata manda di poco a lato. Al 35' la Lazio torna in vantaggio con un gran tiro di Ledesma che sorprende un non impeccabile Handanovic. Marino le tenta tutte con l'inserimento di Floro Flores al posto di un difensore, Zapotocny. E al 41' arriva il pareggio: cross basso di Pepe, Cribari si fa anticipare da Di Natale che con un diagonale supera Ballotta. L'Udinese potrebbe anche vincere ma Pepe, servito da Floro Flores, manca clamorosamente il gol calciando fuori a porta vuota.


La Gazzetta dello Sport titola: "Udinese indomabile. La Lazio si butta via. La squadra di Rossi 2 volte in vantaggio, con Rocchi e Ledesma. Ferronetti e Di Natale rilanciano i friulani, ma poi Pepe spreca".

Continua la "rosea": Qualche annuncio ufficiale dallo stadio Friuli. L'Udinese conferma di essersi ritrovata, anche se all'inizio della sfida pareva si fosse persa di nuovo. Dalla batosta casalinga col Genoa, 3 risultati positivi. La Lazio invece non la smette di infilare punti buoni per l'inseguimento Uefa e manda segnali positivi per il derby. E poi ci sono i gol d'autore dei soliti noti, Rocchi e Di Natale, ad arricchire un pari divertente diretto, e diciamolo, discretamente dall'arbitro Tommasi all'esordio in A. A proposito di gol, Pepe si sognerà quello che si è mangiato. Si è fatto un mazzo tanto per tutta la partita e fino al tramonto è stato uno dei migliori. Poi, sull'ottimo lavoro dell'appena entrato Floro Flores, ha sciupato la chance della vittoria con uno sciagurato piattone davanti a Ballotta. Certo, l'Udinese con Pepe ha gettato due punti alle ortiche, ma forse la dea Giustizia ha fatto diventare di legno il suo destro. Il pari è giusto, perché se la Lazio ha sofferto nel finale, bisogna dire che ha dominato la prima mezzora. Il lavoro di Meghni tra le linee e il ritmo dei giocatori ha messo subito in difficoltà il centrocampo udinese, formato da un D'Agostino non al meglio. Il primo tiro made in Friuli è stato di Di Natale al minuto 44'.

La Lazio senza il diffidato Pandev, a casa per prudenza derby, è andato presto in vantaggio con Rocchi, che ha raccolto un lancio appena deviato di Ledesma e dribblato il portiere, e ha avuto altre chance. Quando Marino ha messo Isla per l'acciaccato D'Agostino le cose sono migliorate per l'Udinese che ha trovato benzina per le fasce. Come succede spesso, si sono viste più occasioni e trame nel secondo round, a squadre stanche e lunghe. E, ristabilito l'equilibrio al centro, le due se le sono divise. Ferronetti all'11' ha sfruttato un salvataggio sulla linea di Manfredini con un tap-in. Ledesma un appoggio di Rocchi su cui ha sfoderato una stupenda sassata da fuori. Poi, a chiudere i conti c'è stato il capolavoro di Totò: taglio per intercettare il passaggio di Mesto, anticipo su Cribari e destro implacabile nell'angolino lontano. Non c'è che dire: i friulani hanno gli uomini per far gol in qualsiasi momento. Persino un Quagliarella da "chi l'ha visto?" ha avuto la sua chance. Ma devono mettersi in moto le fasce: quando Dossena da una parte e Pepe dall'altra si son messi a girare, la musica è cambiata. Per tacere di un Inler granitico in mezzo.

La squadra è da Uefa, perderla sarebbe un mezzo fallimento. Anche la Lazio sarebbe da Uefa, non avesse perso parecchi punti per strada, con partite svogliate e alti e bassi come solo i ciclotimici hanno. Da qualche gara la squadra si riconosce: ha un bel gioco, e finalmente una buona condizione fisica, che era stata il serio handicap di buona parte della stagione. E ha pure ritrovato pedine che si erano smarrite, come appunto Meghni o Manfredini, con l'Udinese uno dei più attivi. Così Rossi può anche permettersi il turn over senza rischiare di farsi venire l'ulcera. L'Europa non è ancora persa, se a scendere in campo sarà questa Lazio.