Sabato 14 aprile 1990 - Roma, stadio Flaminio - Lazio-Ascoli 3-0

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Stagione

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14 aprile 1990 - 2451 - Campionato di Serie A 1989/90 - XXXII giornata

LAZIO: Fiori, Bergodi, Sergio, Pin G. (46' Troglio), Monti, Soldà, Bertoni, F. Marchegiani, Amarildo, Sclosa (73' Icardi), Sosa. A disp. Orsi, Nardecchia, Piscedda. All. Materazzi.

ASCOLI: Lorieri, Destro, O.Mancini, Colantuono, Benetti, Arslanovic, Chierico (18' Bugiardini), Cavaliere, Aloisi, P.Giovannelli (80' Ferraresi), Cvetkovic. A disp. Bocchino, Fusco, Didoné. All. Agroppi.

Arbitro: Felicani (Bologna).

Marcatori: 6' Sosa, 37' Amarildo, 38' F. Marchegiani.

Note: sole, caldo estivo, terreno buono. Ammoniti Monti, Cvetkovic, Destro e Colantuono. Angoli 9-1 per la Lazio.

Spettatori: 16.715 per lire 453.200.000 (abbonati 8.716 per lire 293.020.000, paganti 7.999 per lire 160.180.000.

Il biglietto della gara
Dal Guerin Sportivo: la notizia della morte di Frustalupi
Marchegiani blocca come può il giocatore bianconero
Destro cerca di bloccare Amarildo
Monti e Soldà cercano di bloccare Cvetkovic
Il resoconto de Il Messaggero

SAN SALVATORE. Il più grave incidente del weekend pasquale sulle strade della provincia e costato la vita a cinque persone: un ex calciatore e un'intera famiglia del Varesotto. Lo scontro è avvenuto sabato, verso le 13, sull'autostrada A 26. nelle vicinanze della galleria di San Salvatore. Nell'incidente hanno perso la vita Mario Frustalupi, 48 anni, ex giocatore di calcio, che attualmente faceva l'assicuratore, e la famiglia composta da Francesco Crivellari, 38 anni, di Induno Olona, in provincia di Varese, Maria Petrozzini, 36 anni, sua moglie, Isa Crivellari, di tre mesi, figlioletta della coppia, e Maria Luisa Crivellari, 56 anni, nonna della piccina. Sul luogo della tragedia sono accorse pattuglie della polizia stradale e due squadre dei vigili del fuoco di Alessandria. Si sta ancora cercando di ricostruire la dinamica del tragico incidente, a cui non era presente nessun testimone. Mario Frustalupi, a bordo della sua Lancia Thema, stava percorrendo l'autostrada A 26 in direzione Nord. Era diretto a Cervinia, dove la famiglia stava trascorrendo le vacanze. A bordo dell'auto aveva anche alcune uova di Pasqua. Sulla corsia opposta, diretta probabilmente verso qualche località della Liguria, procedeva la Golf targata Varese guidata da Crivellari. Le condizioni meteorologiche, alle 13 di sabato, erano pessime, a causa della fitta pioggia che diminuiva notevolmente la visibilità e rendeva la strada particolarmente sdrucciolevole. Secondo la prima ricostruzione dell'incidente fatta dalla polizia stradale, Frustalupi, sulla sua Lancia Thema, si sarebbe trovato improvvisamente di fronte la Golf. Al momento non è stato possibile accertare se il Crivellari abbia tentato di fare un'inversione di marcia approfittando di un varco nel guard-rail oppure se, a causa della scivolosità della strada o di un'improvvisa manovra, abbia perso il controllo della guida e sia balzato sulla carreggiata opposta. Lo scontro è stato violentissimo. Una pattuglia della Polstrada di Alessandria, che stava compiendo un servizio di controllo nella zona, ha dato l'allarme. Purtroppo per i cinque occupanti delle due vetture non c'era più nulla da fare. I vigili del fuoco di Alessandria hanno dovuto lavorare più di un'ora per tagliare con le cesoie la carrozzeria accartocciata ed estrarre i cinque corpi. La piccola Isa, di tre mesi, che viaggiava sul sedile posteriore della Golf, ha ancora emesso qualche lamento, ma ha quasi subito cessato di vivere. Anche l'ex calciatore Mario Frustalupi, quando è stato liberato dalla vettura, ha respirato ancora per qualche minuto. I cadaveri degli altri tre componenti della famiglia Crivellari sono stati ricomposti con molta difficoltà. Per circa tre ore il traffico sulla corsia nord della A 26 è defluito lentamente, sotto il controllo della polizia stradale, fino a quando sono state completate le operazioni di sgombero della carreggiata. Ci sono volute alcune ore per identificare le vittime e per avvertire i famigliari, che hanno raggiunto Alessandria nella notte di Pasqua. La notizia della tragedia ha destato molta commozione, anche per la notorietà dell'ex calciatore, Mario Frustalupi. Nativo di Orvieto, aveva esordito in serie A nel 1962 con la maglia della Sampdoria, dopo una brillante stagione nell'Empoli. Nel '70 fu ceduto all'Inter, dove si fermò per due anni, per passare poi, dal '72 al '75, alla Lazio, in cui rivestiva anche il ruolo di capitano e con la quale vinse lo scudetto. Dal '75 al '77 militò nel Cesena e chiuse la sua carriera nella Pistoiese, società della quale divenne poi presidente.

Fonte: La Stampa