Mercoledì 5 novembre 1975 - Barcellona, Estadio Nou Camp - Barcellona-Lazio 4-0

Da LazioWiki.

Stagione

Turno precedente

Coppa UEFA - Sedicesimi di finale - gara di ritorno. Ore: 20,45

BARCELLONA: Mora, Tomè, Migueli, Costas, De la Cruz, Neeskens, Marcial, Asensi (71' Corominas), Cruyff, Sotil, Fortes. A disp. Sadurni, Clarés, Rexach. All. Weisweiler.

LAZIO Pulici, Polentes, Di Chiara, Manfredonia, Ghedin, Re Cecconi, Garlaschelli, Brignani, Chinaglia, Badiani, Giordano (55' Ferrari). A disp. Moriggi, Agostinelli, Borgo, Masuzzo. All. Corsini.

Arbitro: sig. Vigliani (Francia).

Marcatori: 6' Sotil, 43' Cruyff, 79' Neeskens, 83' Fortes.

Note: partita giocata per non incombere nella squalifica UEFA, e senza nessun valore visto il risultato a tavolino dell'andata. Serata primaverile, terreno in ottime condizioni. Prima dell'incontro il direttore di France Football, Max Urbini, ha consegnato a Cruyff il "Pallone d'Oro", riconoscimento quale miglior giocatore d'Europa per il 1974. Al 62' Chinaglia sbaglia un calcio di rigore.

Spettatori: 35.000.

GIordano contro Cruijff
(Foto archivio Bruno Giordano)

La vittoria assegnata al Barcellona dall'Uefa danneggia anche la squadra spagnola. La danneggia nell'incasso. Stasera il magnifico estadio Camp Nou uno degli impianti più moderni d'Europa, presenta larghi spazi vuoti. Circa 40 mila spettatori con 100 mila posti disponibili. Si comincia con la festa a Cruyff, per la terza volta — unico nella storia (due volte fu Di Stefano) —, calciatore d'Europa. Il direttore di France Football consegna al campione olandese un pallone d'oro, grosso più di una bella mela. Entrano i laziali in compagnia degli spagnoli: si odono molti applausi e qualche fischio, fischi che aumentano all'annuncio della formazione.

E' questa l'unica reazione negativa al forfait della Lazio nella gara di andata. I giocatori spagnoli, che avevano detto al loro presidente di non volere premi di qualificazione senza una vittoria sul campo iniziano a pieno ritmo rovesciando nel settore della Lazio uno spaventoso volume di gioco. La squadra romana è chiusa, ma reagisce con coraggio. Sotil potrebbe segnare al 3' su lancio di Cruyff, ma perde il passo giusto. Il gol viene poco dopo, al 5': Marcial serve Sotil (in pratica centravanti); il peruviano ora anche nazionale di Spagna, tira. Pulici respinge, riprende ancora Sotil e colpisce il montante; sempre Sotil, di testa, butta in rete. Dov'erano i difensori laziali?

Passano i minuti e la partita si fa più equilibrata, entra in fase di stanca, il gioco del Barcellona si svolge secondo schemi fissi. L'estro di Cruyff non basta sempre. La squadra catalana è forte e attacca, non può accettare i giochetti a centrocampo. Unica nota di cronaca in questo periodo: Neeskens di testa sfiora il palo. Il secondo gol degli spagnoli viene comunque prima della fine del tempo: al 43' Sotil lancia Cruyff che batte Pulici. Due a zero. Si va al riposo.

Il Barcellona non gioca una grande partita, ma la Lazio pare in soggezione. Ha troppi giovani in formazione. Di Chiara, Manfredonia e gli altri sembrano soggiogati dal valore di Cruyff, Neeskens e Sotil. Nella ripresa attacca ancora il Barcellona. Gli spagnoli non hanno più la grinta di prima, ma continuano a dominare con una certa autorità il campo. Al 48' il giovane attaccante spagnolo Fortes sbaglia un gol facile: potrebbe calciare direttamente in rete, invece vuol passare al centro, e l'occasione finisce. Al 55' esce Giordano ed entra Ferrari. La Lazio non disarma. E al 62' su contropiede, avanza Garlaschelli su lancio di Chinaglia. Il laziale è atterrato da Costaz due metri entro l'area di rigore. Vigliani concede il penalty. Chinaglia batte di piatto sulla destra di Mora che prima ferma, poi agguanta la palla. Una grande occasione sbagliata.

La Lazio insiste, il Barcellona appare stanco. Al 65' Chinaglia, pressato, sfiora la traversa con tiro ravvicinato. La difesa spagnola non è certo fortissima. Poco dopo (72') Corominas entra al posto di Asensi, azzoppato. Il Barcellona insiste all'attacco e al 79' Neeskens, con un'azione portata avanti tutta da solo, segna il terzo gol. La Lazio è ormai alle corde e all'82' Fortes porta a quattro il grasso bottino del Barcellona. La Lazio è eliminata dalla Coppa Uefa. Non c'era proprio niente da fare. La squadra ha accusato difficoltà in difesa dovute a troppi giovani messi in formazione all'ultimo momento; generosa la prova di Badiani messo al controllo di Cruyff, all'attacco Chinaglia e Garlaschelli hanno fatto quanto era possibile ma la situazione per loro diventava difficile. Non c'è niente da dire. Il Barcellona è più forte. Cruyff è l'ispiratore impareggiabile del gioco del Barcellona. Estroso, imprevedibile, efficace, suggerisce e va a concretizzare la manovra. Quest'anno non segna molto, almeno per ora (cannoniere della squadra è il suo connazionale Neeskens, con quattro gol in otto partite), ma tutto il Barcellona gioca se Cruyff gioca.

Fonte: La Stampa



Torna ad inizio pagina