Mercoledì 23 luglio 2014 - Auronzo di Cadore, stadio Rodolfo Zandegiacomo - Lazio-Bari 3-2

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23 luglio 2014 - Auronzo di Cadore (BL), Stadio Rodolfo Zandegiacomo - Amichevole - inizio ore 17.00

LAZIO: Marchetti (91' Strakosha), Basta (67' Konko), Cana (67' Novaretti), Ciani (67' Filippini), Radu (67' Braafheid), Cataldi (67' Antic, 97' Minala), Ledesma (67' Elez), Mauri (67' Vinicius), Felipe Anderson (67' Pereirinha), Djordjevic (67' Tounkara), Keita (67' Oikonomidis, 97' Cavanda). A disposizione: Guerrieri, Alfaro. Allenatore: Pioli.

BARI: Guarna (80' Pena), Sabelli (71' Salviato), Rossini (71' Saal), Contini (71' Samnick), Calderoni (71' Mercadante), Galano (71' Partipilo), Romizi (71' Longo), Sciaudone (71' Albadoro), Defendi, Caputo (71' Lugo Martinez), De Luca (71' Da Silva). A disposizione: Micai. Allenatore: Mangia.

Arbitri: Sigg. Ros (Pordenone) nel 1° e 3° tempo e Merchiori (Ferrara) nel 2° tempo - Assistenti Sigg. Colella (1° e 2° tempo), Santuari (1° e 3° tempo), Bellutti (2° e 3° tempo).

Marcatori: 26' Djordjevic, 33' Caputo, 48' Djordjevic, 83' Albadoro, 108' Tounkara.

Note: la gara si è giocata su tre tempi: due da 45 minuti e uno di 30. Al 30' Ledesma si fa parare un calcio di rigore.

Spettatori:


Filip Djordjevic, doppietta odierna, festeggiato da Felipe Anderson
Foto LaPresse
Un momento dell'incontro
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Stefano Mauri
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Una fase della gara
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Un'azione di gioco
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Filip Djordjevic
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Un momento della gara
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Anche l'ex tecnico biancoceleste Edoardo Reja assiste alla gara
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La formazione laziale

La Gazzetta dello Sport titola: "Djordjevic, ansia biancoceleste. Due gol al Bari ma ginocchio k.o.".

Continua la "rosea": Buona Lazio, ma il Bari non è da meno. Sfida tosta, combattuta, test probante al di là del 3-2 finale. Il guaio per Pioli è che Filip Djordjevic, ancora a segno, si dovrà fermare per una botta al ginocchio sinistro, con sospetta distorsione al legamento collaterale. Prima dello stop aveva segnato due volte, sfruttando due papere di Guarna, ma non prima di pregevolissimi controlli tecnici. Il serbo è sempre andato in gol: 6 reti in 4 gare. Poi il colpo all'articolazione: il serbo ieri ha subito messo del ghiaccio per ridurre il gonfiore, oggi ulteriori accertamenti ma si sospetta l'interessamento del legamento collaterale. Gli applausi ieri sono andati anche a Marchetti, che con due paratone ha frenato la partenza a razzo del Bari con De Luca e Caputo. Alla fine ha deciso il giovane Mamadou Tounkara: era stato escluso da ritiro per motivi disciplinari, riammesso giorni fa, entrato nel supplementare da 30'. Bene anche Stefano Mauri, il 4-3-3 di Pioli fila a sufficienza anche se la fatica si sente (Guarna para un rigore a Ledesma). Il Bari ha fatto un'ottima impressione (a segno con una prodezza di Caputo e una punizione di Albadoro) e ha perso pagando caro tre svarioni difensivi.


Il Corriere dello Sport titola: "Djordjevic si ferma ora la Lazio trema. Trauma distorsivo al ginocchio: si teme per il collaterale. Nella vittoria con il Bari aveva segnato una doppietta".

Prosegue il quotidiano sportivo romano: Una giornata nera per la Lazio: ha perso anche Djordjevic. S'è fatto male il serbo, protagonista con una doppietta contro il Bari. Ha preso una botta al ginocchio sinistro, non è quello che s'era infortunato a marzo. Si tratta di un trauma contusivo-distorsivo, sarebbe interessato il collaterale, qualcuno parla di lesione, è tutto da verificare. Il ginocchio è stato sbloccato con un tutore, il serbo effettuerà gli accertamenti oggi, potrebbe rientrare a Roma. I controlli chiariranno i tempi di recupero, vanno accertati i danni. La società ieri era ottimista, l'attaccante potrebbe restare fermo anche solo una settimana. Il ritiro per il ragazzo è finito. Djordjevic più Astori, due perdite. L'unica vittoria? Contro il Bari. La partita giocata ad Auronzo è stata vera e lunghissima. E' successo di tutto: errori su errori, s'è sfiorata una rissa, hanno ballato le difese e Guarna (portiere dei pugliesi) è andato in tilt. I gol totali son stati cinque, davanti a l'ex Reja (spettatore doc ad Auronzo, ha salutato tutti, alla fine ha parlato con Pioli) l'ha spuntata la Lazio nel terzo tempo (3-2). S'è giocato per 120', l'ultima zampata è stata di Tounkara, l'ex baby castigato, ha colpito subito sfruttando uno degli strafalcioni del match (sono stati tantissimi da una parte e dall'altra). E' stata una maxigara, è servita per ruotare gli organici, si sono giocati due tempi da 45 minuti e uno da 30. In campo si son visti 46 giocatori. Si sono sfidati Pioli e Mangia (subentrò al primo a Palermo), hanno armato le squadre schierandole col 4-3-3 e col 4-4-2. Nella Lazio bene Marchetti (è in ripresa, ha pagato gli errori degli altri), Djordjevic (ottimi movimenti senza palla, dà profondità, fornisce assist, picchia, rischia e segna) e Cataldi (ha confermato tutte le doti caratteriali, tecniche e tattiche). Non esplode Keita, cerca i colpi, non li trova, lo stimolano solo le gare ufficiali (deve crescere).

Felipe Anderson sta provando a scuotersi, incanta con alcune giocate, non è ancora decisivo. La manovra è sembrata un po' lenta e prevedibile. Cana e Ciani fanno pasticci. La difesa, senza Biava e Dias, con Astori saltato, preoccupa, imbarca acqua continuamente: il Bari nei primi venti minuti è andato vicino al gol tre volte! Era il primo reparto da rinforzare, i problemi si conoscono. Il Bari ha velocità e qualità, è tonico, è affamato, mena, ha fatto sentire i tacchetti alla Lazio, non sembrava solo una squadra di alta serie B. Sono tante le storie da raccontare: la doppietta di Djordjevic (segnava a raffica prima dell'infortunio), i gol di Caputo (la squalifica per il calcioscommesse è alle spalle) e Albadoro (splendida la sua punizione sotto l'incrocio) dopo due stagioni anonime perché sfortunate. Ha iniziato a tremare la Lazio, è servito il vero Marchetti (è in ripresa) per salvare la porta tre volte: su De Luca e due volte su Caputo (s'è mangiato la terza occasione-gol dopo un erroraccio di Ciani). Giocava la Lazio tenendo la palla a terra (un tratto distintivo del calcio che chiede Pioli), il Bari colpiva in contropiede sfruttando la velocità supersonica di Galano. Il gol l'ha tirato fuori Djordjevic. Primo errore di Guarna: palla consegnata al serbo, rete in mezza rovesciata (pallonetto). Il portiere ha provato a farsi perdonare parando un rigore a Ledesma (se l'era procurato Mauri su assist di Djordjevic). Il Bari ha continuato a colpire in velocità, con scambi stretti. E Caputo ha acciuffato la Lazio con un tiro chirurgico (1-1).

Djordjevic s'è rifatto vivo nella ripresa, ha ringraziato di nuovo Guarna (liscio su passaggio di Contini), il serbo è entrato in porta con tutto il pallone (2-1). La partita è stata vibrante, Galano ha colpito una traversa da fuori (gran tiro), la rissa s'è sfiorata al 13' del secondo tempo. Sabelli ha rifilato un calcetto a Radu, il romeno l'ha rincorso, l'ha afferrato per il collo. L'arbitro Ros ha tenuto i cartellini nel taschino, perché mai? Al 21' del secondo tempo rivoluzione nella Lazio: dieci cambi, è rimasto solo Marchetti. Mangia ha atteso il 26' per ruotare i suoi uomini. Il 2-2 l'ha servito il nuovo entrato Albadoro con la punizione-gioiello (poco prima del 40'). Il terzo tempo non ha regalato grandi emozioni, ha offerto l'ultima papera. Al festival dell'errore s'è iscritto il barese Samnick, s'è impappinato col pallone tra i piedi, l'ha gentilmente offerto a Tounkara (piattone a giro e 3-2). Non c'era solo Reja ad Auronzo. Prima del match in ritiro è stato avvistato Roberto Mancini.


Il Messaggero titola: "Djordjevic, gioia e dolori: due gol poi si infortuna".

Prosegue il quotidiano romano: Doppietta, smorfia e tutore: distorsione al collaterale del ginocchio sinistro, il ritiro di Djordjevic rischia di finire qui. E pensare che il serbo aveva strappato uno dei pochi sorrisi a Pioli nel 3 a 2 – gol vittoria di Tounkara nel terzo tempo – col Bari. Servono di corsa due difensori. Per carità, i carichi di lavoro si fanno sentire, le gambe sono imballate, ma Marchetti deve compiere tre miracoli per scongiurare la figuraccia nei primi venti minuti: il portiere sbaglia solo il rinvio sulla rete di Caputo, imprendibile invece la punizione di Albadoro nella ripresa. La retroguardia scricchiola sempre, improbabile la coppia Cana-Ciani, non va meglio Novaretti. Nessuno di loro sa far ripartire l'azione. Ed è impossibile far pressing senza centrali solidi. Gli schemi di Pioli si vedono, ma gridano gli appoggi sbagliati e una certa sufficienza: inguardabile il rigore – il secondo sbagliato in questo ritiro – di Ledesma. Conquistato da Mauri, su un ottimo assist di Djordjevic. Che, insieme all'altro acquisto Basta, dà altre conferme del suo talento. Djordjevic si scalda, aspettando Klose. Il panzer e il finalista Biglia anticiperanno le vacanze, ci saranno nella tournée in Germania e nelle amichevoli contro Amburgo e Hannover. Ieri Djordjevic era invece assistito da Keita, ancora in "versione Zarate". Migliorano per personalità - ma restano sterili – le giocate di Felipe Anderson. Cataldi continua invece a confermare la sua crescita, meriterebbe già un posto da titolare: "E' il nostro futuro", assicura il ds Tare.



La formazione iniziale biancoceleste: Ciani, Mauri, Radu, Cana, Ledesma, Marchetti; Keita, Felipe Anderson, Cataldi, Basta, Djordjevic





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