Mercoledì 18 aprile 2001 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Parma 1-0

Da LazioWiki.

Stagione

Turno precedente - Turno successivo

18 aprile 2001 - 2946 - Campionato di Serie A 2000/01 - XXV giornata

LAZIO: Peruzzi, Negro, Nesta, Fernando Couto, Favalli, Castroman (89' Pancaro), Baronio (71' Stankovic), Simeone, Nedved, Crespo, C.Lopez (80' Ravanelli). A disposizione: Marchegiani, Pesaresi, Mihajlovic, Poborsky. Allenatore: Zoff.

PARMA: Buffon, Thuram, Torrisi, F.Cannavaro, Sergio Conceicao, Appiah (65' Fuser), Bolano (58' Micoud), Lamouchi, Falsini, Mboma, Milosevic (46' Di Vaio). A disposizione: Guardalben, P.Cannavaro, Benarrivo, Almeyda. Allenatore: Ulivieri.

Arbitro: Sig. Messina (Bergamo).

Marcatori: 12' Thuram (aut).

Note: ammoniti Bolaño, Couto, Simeone, Micoud, Ravanelli. Recupero: 0' p.t., 3' s.t.

Spettatori: 50.000 circa.


Un'azione della gara
Diego Pablo Simeone esulta dopo il vantaggio biancoceleste

La Lazio rivede la vetta, il Parma si inginocchia ancora davanti a una squadra romana, dopo la sconfitta con i giallorossi all'ultima di andata (1-2) e otto giornate senza una battuta a vuoto. Dieci giorni al derby e, adesso, sette punti dalla Roma, ultima castiga-Tanzi. Non diluvia sull'Olimpico come il 7 aprile, anche se non sembra proprio primavera. L'aria di sfida stracittadina ispira i biancocelesti, ma forse anche gli ospiti. Sta di fatto che dopo 13 minuti Thuram pensa bene di imitare Negro, jellatissimo primattore del derby d'andata. Stessa porta, stessa scena, sotto gli occhi stavolta divertiti della curva Nord: Simeone addomestica un altissimo pallone rimesso a centroarea da Castroman e lo scarica sulle ginocchia di Buffon, il francese arriva in corsa a testa bassa e incorna nella sua rete. Lazio in vantaggio, Parma subito costretto al forcing. Buona la ragnatela tessuta dai gialloblù in tenuta quasi rugbistica a righe orizzontali. La squadra di Zoff la spezza solo al 20', con il gran duetto Crespo-Nedved (troppo centrale il sinistro al volo del boemo), ma per il resto, il campo è tutto del Parma.

Deve superarsi Peruzzi su Mboma (25'): straordinaria la risposta alla martellata aerea del camerunense, su cross di Sergio Conceiçao, prima salutato con un affettuoso striscione ("sei sempre uno di noi"), poi fischiato dai suoi ex tifosi; a lato di poco la capocciata di Milosevic al 29'; clamoroso, soprattutto, il palo centrato da Appiah (37') con un formidabile sinistro obliquo dal limite. Nell'intervallo, solito ironico saluto a Cragnotti junior, ventiseienne digì evidentemente poco stimato dal pubblico: "Massimo Cragnotti ceduto alla Rocco giocattoli", lo striscione steso in tribuna Tevere. In campo, subito di nuovo Parma: gran lancio di Appiah e destro scaricato in corsa sull'esterno della rete da Di Vaio (4'), subentrato a Milosevic. Ma sarà una fiammata isolatissima, almeno fino al disperato assedio di Mboma e compagni a tempo quasi scaduto. Immediata infatti la replica laziale, con due gran botte a lato di Crespo e Claudio Lopez. E grandissimo Buffon sul sinistro ravvicinato scagliato ancora da Crespo al 12': spettacolare il duello a distanza tra quelli che sono probabilmente i due più grandi portieri del mondo. Andrebbe ammonito Conceiçao (16'), che simula un contatto col connazionale Couto nell'area laziale: Messina lo grazia.

Ma ormai gioca solo la Lazio, che fiuta la vittoria numero 16 nella scia di Roma e Juventus: fuga di Lopez, sinistro diagonale di Nedved, palo pieno con Buffon battuto al 17'. Strano cambio di Ulivieri, tre minuti più tardi: fuori Appiah, sin lì il migliore ("ma era un po' stanco", la giustificazione del tecnico), dentro l'ex biancoceleste Fuser. Zoff peraltro imita il collega al 26', rinunciando al brillante Baronio per Stankovic. Più comprensibile la staffetta Lopez-Ravanelli (35'): lo Speedy Gonzales argentino ancora non vola. Finale del Parma, che lancia tutti (compreso Buffon, su un paio di corner) all'assalto di Peruzzi, che ferma però i tentativi di Cannavaro (42') e Mboma (44'). Niente da fare per la squadra di Ulivieri: è bella ma non graffia. Proprio il contrario di questa Lazio tornata in piena corsa, che regala un piccolo sorriso a Zoff, molto arrabbiato in panchina, "perché credo che se si gioca tutti, si possono segnare più gol. Però mi rendo conto che gli attaccanti sono anche un po' egoisti per natura". Però nell'insieme Zoff ha visto una "buona Lazio", mentre il presidente Cragnotti è andato oltre: "Roma, stiamo arrivando, anche perché partire da dietro fa comodo. Siamo pronti per la volata finale e possiamo colpire al momento giusto. Poi vinca il migliore. Io ci ho sempre creduto, contro il Parma ho visto i ragazzi battersi con lo spirito giusto. Con un cuore così si può arrivare molto lontano e centrare un grandissimo traguardo". Cragnotti ha annunciato anche il braccio di ferro con la Federcalcio argentina: "La linea della Lazio è quella di far partire i quattro convocati da Bielsa dopo la partita con il Vicenza, quindi domenica sera". Ma il regolamento Fifa è chiaro: in questo caso, la Lazio rischia di perdere la partita con il Vicenza.

Fonte: Corriere della Sera