Mercoledì 16 luglio 2014 - Auronzo di Cadore, stadio Rodolfo Zandegiacomo - Top 11 Radio Club 103-Lazio 0-9

Da LazioWiki.

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16 luglio 2014 - Auronzo di Cadore (BL), Stadio Rodolfo Zandegiacomo - Amichevole - inizio ore 17.00

TOP 11 RADIO CLUB 103: Anzanello, Mares, Pederiva, De Col, M. Frescura, Lazzaretti, Bortot, Tremonti, D. Ostet, Pizzol, T. Ostet. A disposizione: Torres, Battaiola, L. Frescura, Nardi, Maschio, Hepp. Allenatore: Cesca.

LAZIO: Marchetti (46' Guerrieri, 64' Berisha), Konko (46' Basta), Cana (46' Novaretti), Filippini (46' Ciani), Radu (46' Braafhied), Cataldi (46' Antic), Elez (46' Ledesma), Vinicius (46' Mauri), Felipe Anderson (46' Cavanda), Rozzi (46' Djordjevic), Oikonomidis (46' Keita). A disposizione: Strakosha, Pereirinha, Alfaro. Allenatore: Pioli.

Arbitro: Sig. Del Toso (Maniago) - Assistenti Sigg. Polo Grillo e Segat.

Marcatori: 14' Rozzi, 21' Rozzi, 42' Rozzi, 44' Vinicius, 47' Djordjevic, 52' Djordjevic, 58' Ciani, 59' Ciani, 81' Mauri.

Note:

Spettatori:

Filip Djordjevic
Foto La Presse
Un momento della gara
Foto La Presse
Michael Ciani
Foto La Presse
Abdoulay Konko
Foto La Presse
Keita Balde Diao
Foto La Presse
Olimpia in volo durante la gara
Foto La Presse
Luis Pedro Cavanda
Foto La Presse
Antonio Rozzi
Foto La Presse
Josip Elez
Foto La Presse
Felipe Anderson
Foto La Presse
Dusan Basta
Stefan Radu
Djordjevic anticipato dal portiere avversario
Il centravanti serbo cerca la via del gol

La Gazzetta dello Sport titola: "Lazio, buona la seconda: Djordjevic in copertina, Pioli fa le prove di 4-3-3".

Continua la "rosea": Nella seconda uscita della Lazio la copertina spetta a Filip Djordjevic. Il bomber serbo, giunto dal Nantes, firma una doppietta che esalta la sue doti di tecnica e opportunismo. Tripletta di Rozzi, rientrato dopo l'anno a Madrid col Castilla. Due gol anche per il difensore Ciani. I biancocelesti, impegnati ad assimilare il 4-3-3 di Pioli, sono apparsi appesantiti dagli allenamenti. Sul piano tattico, la squadra ha provato una serie di soluzioni nuove in attacco. Ritardo nell'inizio della ripresa: l'aquila Olimpia, simbolo della Lazio, ha allungato il suo volo prima di rientrare a bordo campo, creando qualche apprensione.


Il Corriere dello Sport titola: "Cataldi-Djordjevic, le conferme. Secondo test per la Lazio: il centrocampista e l'attaccante sono sempre più protagonisti".

Prosegue il quotidiano sportivo romano: Nove gol ai Top 11 del Cadore, due notizie suggerite dal campo, giudice inesorabile e infallibile: Cataldi ha confermato di essere una realtà della nuova Lazio, è pronto per essere lanciato in serie A e sta davvero dimostrando qualità superiori alla media. Può essere considerato un titolare aggiunto, diventerà il capitan futuro di Formello. E poi i segnali promettenti di Djordjevic, in costante ascesa, pronto a entrare presto in concorrenza con Klose, a meno che Pioli ad agosto non dovesse decidere di sposare un modulo diverso, virando sulle due punte. Il centravanti serbo sta cominciando a entrare in forma ed è apparso ancora più brillante rispetto alla prima uscita di domenica. Ha firmato una doppietta, ha costruito tre assist, non sfruttati a porta vuota da Cavanda e Keita, che lo affiancavano nel tridente sceso in campo nella ripresa. Vede il gioco, possiede movenze eleganti, ha un sinistro potente e chirurgico, perché riesce anche a rifinire l'azione con tocchi morbidi e illuminanti al limite dell'area. Ha provato invano a far segnare il talento cresciuto nella Cantera del Barcellona, poco ispirato, troppe volte smarrito alla ricerca della giocata difficile invece di centrare il bersaglio con semplicità. Dovrà riacquistare in fretta concretezza e stimoli che amichevoli di questo tipo evidentemente non gli garantiscono. Ha sofferto come gli altri, quasi tutti al di sotto del livello dimostrato domenica con i dilettanti dell'Auronzo. La Lazio nel complesso è sembrata più lenta e appesantita, forse imballata dai carichi di lavoro in aumento e dall'allenamento, assai pesante, sostenuto in mattinata. Dal punto di vista del gioco e della brillantezza, un leggero passo indietro, ma è normale in questo periodo e le vere amichevoli, con Bari e Perugia, sono in calendario tra una settimana.

Nel primo tempo Pioli ha mandato in campo una Lazio quasi sperimentale e imbottita di giovani, fatta eccezione per la linea difensiva allestita da Konko, Cana, Filippini (altro ragazzo da tenere d'occhio) e Radu. Ha sfruttato bene l'occasione Antonio Rozzi, rientrato dal prestito al Real Madrid e autore di una tripletta. Primo gol di rapina dopo una respinta corta del portiere, raddoppio ispirato da un'apertura bellissima di Cataldi per Konko, proiettato al cross, e il terzo ancora da un'iniziativa del terzino francese, abile a triangolare con Felipe Anderson. Konko motivatissimo, come forse non era mai capitato di vedere a metà luglio. L'arrivo di Basta deve aver contribuito a stimolarlo. Ancora alla ricerca di se stesso il brasiliano, capace di alternare spunti irresistibili in velocità ad errori sotto porta o nel fraseggio. Voleva il gol e sta forse soffrendo dal punto di vista psicologico, freme per imporsi e dimostrare il suo valore. Pioli ha cercato di trasmettergli fiducia dalla panchina. Una maggiore tranquillità gli consentirebbe di esprimersi meglio. Padrone, invece, del campo il nuovo gioiello della Lazio e dell'Under 21, Danilo Cataldi. La manovra, nonostante fosse partito da mezz'ala, passava quasi tutta dai suoi piedi e l'impressione avuta domenica è stata confermata ieri: sembra, in prospettiva, un playmaker di grandissima qualità.

Dopo il quarto gol firmato da Vinicius e l'intervallo animato dall'aquila Olimpia, che si è divertita a volare tra le Dolomiti e non voleva saperne di atterrare, la ripresa si è aperta con le doppiette di Djordjevic e Ciani. Stop di destro e sinistro in rete del serbo, abissimo a raddoppiare arpionando il pallone in piena area, e poi a proteggerlo e spedirlo tra i pali, sugli sviluppi di una punizione calciata da Ledesma. Poi è toccato al difensore francese esaltarsi in attacco. E' andato a segno con una girata dal limite dopo un angolo a favore e poi di testa su cross di Keita. Nel mezzo ci sono stati venti minuti di sbadigli, di gol mancati per troppa superficialità e poca lucidità per poter portare avanti la partita come forse avrebbe voluto Pioli, che però può ritenersi soddisfatto perché la squadra ha già assorbito le sue lezioni tattiche e avverte la necessità di confrontarsi a livelli più alti. Il conto lo ha chiuso Stefano Mauri, il capitano del presente, motivato come se fosse Cataldi, con le qualità di sempre e nelle formazioni estive senza un posto garantito da titolare. Se continua così, sarà durissima tenerlo fuori.


Il Tempo titola: "Djordjevic non si ferma e Rozzi cala il tris".

Prosegue il quotidiano romano: Sono ormai chiare le idee di Pioli, la sua Lazio plasmata sul 4-3-3 è un indizio che si fa prova. I biancocelesti schiantano la Top 11 Radio Club 103 con il punteggio di 9 a 0 nella seconda amichevole del ritiro di Auronzo di Cadore. Nel primo tempo Marchetti in porta, Konko e Radu sulle corsie esterne, Cana e Filippini al centro della retroguardia; in mediana Cataldi, Elez e Vinicius; Felipe Anderson e Oikonomidis ali a supporto di Rozzi. È l'attaccante romano, lo scorso anno in prestito al Real Madrid B, il vero mattatore nei primi 45 minuti con la selezione cadorina. Firma una tripletta, il classe '94, si fa trovare sempre pronto sotto porta. Nel secondo tempo – il primo si era chiuso sul parziale di 4-0 col poker di Vinicius – Lazio rivoluzionata ma con lo stesso modulo: Guerrieri (e poi Berisha) tra i pali; Basta, Novaretti, Ciani e Braafheid in difesa; Antic, Ledesma e Mauri a centrocampo; Cavanda, Djordjevic e Keita nel tridente d'attacco. Ha tutta la voglia di mettersi in mostra il nuovo attaccante serbo, ci mette lo zampino due volte nella goleada dei capitolini. Tre reti nelle prime uscite, l'ex Nantes prepara lo sgambetto al Miro campione del Mondo.



Le due squadre prima del fischio d'inizio





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