Mercoledì 12 luglio 2017 - Auronzo di Cadore, stadio Rodolfo Zandegiacomo - Auronzo-Lazio 0-16

Da LazioWiki.

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12 luglio 2017 - Auronzo di Cadore (BL), Stadio Rodolfo Zandegiacomo - Amichevole - inizio ore 17.00


AURONZO: primo tempo Molin, E. Zandegiacomo, Martinig, Bombassei, Tiric, Cella, Del Favero (33' Fontana), De Filippo, Cruzzola, Soravia, G. Zandegiacomo. Secondo tempo: De Polo, O. Doriguzzi, Bombassei, Frescura, E. Zandegiacomo, G. Zandegiacomo, De Silvestro, Fontana, Cruzzola, Cella, G. Vecellio. Entrati nel corso della ripresa: S. Doriguzzi, F. Vecellio, Patis, Pais Bianco, Gnudi, Zanella, Bacco, Pais. Allenatore: Podestà.

LAZIO: Vargic (46' Guerrieri, 70' Adamonis), Bastos (46' Wallace), Wallace (46' Luiz Felipe), Radu (46' Crecco), Basta (46' Lombardi), Milinkovic (46' Murgia), Luis Alberto (46' Mohamed), Crecco (46' Kishna), Patric (46' Oikonomidis), Felipe Anderson (46' Rossi), Keita (46' Palombi). A disposizione: Strakosha, de Vrij, Hoedt, Lukaku, Marusic, Lulic, Immobile. Allenatore: S. Inzaghi.

Arbitro: sig. Zanonato (Vicenza) - Assistenti sigg. El-Khayr e Moro.

Marcatori: 6' Keita, 8' Felipe Anderson, 15' Keita, 20' Keita, 25' Milinkovic, 40' Keita, 41' Keita, 43' Crecco, 45' Keita, 47' Murgia, 55' Oikonomidis, 60' Rossi, 67' Oikonomidis, 81' Rossi, 82' Palombi, 85' Palombi.

Note: dalla metà del secondo la Lazio gioca in dieci uomini per l'uscita dal campo di Wallace. Si tratta del 10° confronto tra Lazio e Auronzo: il bilancio complessivo è di 126 gol fatti e 0 subiti dalla Lazio.


Le due compagini
L'entrata in campo
Lo scambio di saluti prima della partita
Sergej Milinkovic-Savic
Un momento della gara
Keita Balde Diao
Una fase di gioco
Un'azione d'attacco biancoceleste
Un momento della partita
Abukar Mohamed

Il Corriere dello Sport titola: "Keita gioia a metà. Prima uscita per la squadra biancoceleste. Subito in evidenza l’attaccante che è sempre più lontano da Roma. Il senegalese super. Sei reti, una voglia di gol pazzesca, un rapace dell’area. Ma la sua avventura con la Lazio è un rebus. Funziona il nuovo modulo: le squadre di Inzaghi puntano subito la porta. La chiave è nelle fasce da sfruttare in attacco e blindare in difesa".

Prosegue il quotidiano sportivo romano: Keita è sempre Keita, ma la favola è finita, è questo il peccato, nella Lazio ha già dato. E’ più docile ed evangelico, è rimasto esplosivo, con le sue fiammate ha bruciacchiato gli amatori dell’Auronzo (Terza categoria), troppo ballerini dietro. E’ stato un gioco da ragazzi per lui, ha segnato sei gol in 40 minuti nel primo test stagionale, ha giocato solo un tempo, da squalo. Keita ha colpito calibrando e realizzando gol di ogni tipo, sono stati la summa del suo talento seducente: velocità, dribbling, affondi, anche uno scavetto, ha aperto lui il festival, quante specialità. Keita ruggisce nella Lazio da 3-5-2 pensata da Simone Inzaghi, per adesso nuova soltanto nel modulo, con il solo Marusic da segnalare nella casella acquisti, senza Biglia (in ritiro da ieri, forse di passaggio), senza nuovo regista, orfana di un faro, senza partner di Immobile (va comprato), senza contratto di Keita, destinato a non rinnovare. Che Inzaghi possa schierarlo, in caso di permanenza a scadenza, è solo una speranza. Il senegalese non s’è smentito, è andato subito a caccia della porta, ormai il gol ce l’ha nel sangue. Ma è lontano dalla Lazio.

Sono stati risparmiati i nazionali Immobile, Strakosha, De Vrij, Hoedt, Lulic e Marusic. E’ stato un allenamento, nulla di più. Ma all’occhio sono balzate alcune impressioni: le squadre di Simone sono sempre squadre d’attacco, lo documentano i tabellini. Vuole esserlo anche questa che sta nascendo, pur se ispirata ad un’altra filosofia rispetto al 4-3-3. Il 3-5-2 è in fase di costruzione, va sperimentato nelle prossime amichevoli, le più vere. La Lazio di oggi appare più avanti nella preparazione rispetto ad un anno fa, il lavoro svolto negli ultimi 12 mesi ha dato i suoi frutti, non si è ripartiti da zero. Nel 3-5-2 vanno sfruttate le fasce, ma vanno anche blindate per evitare contrattacchi. Il gioco deve scorrere velocemente su entrambi i fronti, si dovrà andare al cross per le punte. L’idea è sganciare Marusic a destra e Lukaku a sinistra (ancora ai box per l’infortunio di maggio). Simone, nel primo tempo, ha scelto Vargic in porta, Bastos, Wallace e Radu in difesa. A centrocampo la regia è stata affidata a Luis Alberto, provato per due giorni nel ruolo, adattato ieri. Ai suoi fianchi c’erano Milinkovic e Crecco. Basta (a destra) e Patric (a sinistra) hanno occupato le corsie esterne del centrocampo a 5. Felipe e Keita erano le due punte. Milinkovic ha fatto spesso da ispiratore, la regia di Luis Alberto è apparsa pulita, ma a ritmi bassi e davanti ad avversari accomodanti è stato facile orchestrare. Si aspetta Lucas Leiva (se Biglia partirà), dovrà governare il reparto e la squadra. Un gol, nella prima fase, l’ha realizzato anche Felipe.

Nel secondo tempo è stata la volta di Guerrieri (in corsa è entrato Adamonis), di Wallace, Luiz Felipe e Crecco in difesa. Lombardi, Murgia, Mohamed, Kishna e Oikonomidis hanno composto il centrocampo a 5. Da regista ha giocato il baby Mohamed perché Murgia è stato schierato da mezzala, è il ruolo che vuole occupare e li lo ha piazzato Inzaghi. Prima della fine si è fermato Wallace, lasciando così la squadra in dieci. Sembrerebbe nulla di grave da una prima analisi, ma il giocatore brasiliano, arrivato in biancoceleste a luglio dello scorso anno, sarà ricontrollato anche oggi, per scongiurare ogni timore. Dicevamo, Lazio d’attacco. In rete sono andati Milinkovic, Crecco, Murgia e due volte Oikonomidis (ormai ben rodato per il ritiro). Palombi e Rossi hanno giocato di punta, hanno colpito due volte a testa nel finale, si sono fatti apprezzare per movenze e fiuto. Sono piccoli bomber che crescono, sono il nuovo che avanza, il prodotto del vivaio biancoceleste. Ma Keita è e resta Keita, l’inconfondibile. C’è ancora, l’attaccante, ma forse non ci sarà anche se resterà. Beato chi l’avrà, quest’anno o il prossimo.


Il Messaggero titola: "Keita show in amichevole: messaggio ad Allegri".

Dribbling, assist e gol. Sei. È un Keita-show quello che va in scena nella prima amichevole stagionale. Da reietto a re nel giro di 12 mesi. Il senegalese, nei 45 minuti in cui è impiegato, strappa applausi con le sue giocate. Un ossimoro se si pensa che l’anno scorso di questi tempi era tutto un botta e risposta a colpi di lettere infuocate. L’impegno dei primi giorni, la serietà, il volto sereno hanno trasformato anche i giudizi dei tanti tifosi laziali presenti sotto le Tre Cime di Lavaredo. Mondo capovolto, facilitato forse anche dal comportamento di Biglia. È il capitano biancoceleste l’oggetto delle maggiori "attenzioni". Al posto dell’argentino, in cabina di regia, ha giocato Luis Alberto. Lo spagnolo ha dettato i tempi e impostato il gioco. I ritmi blandi dell’Auronzo, battuto per 16-0, hanno di sicuro aiutato. Il 3-5-2 è già ben rodato e gli undici scelti da Inzaghi, nazionali a riposo, si muovono a memoria. Molti scambi stretti e velocità sulle fasce dove Patric e Basta hanno sfoggiato una buona condizione fisica. I tre di difesa hanno potuto provare con tranquillità i movimenti. Davanti, come detto, Keita l’ha fatta da padrone e la sua intesa con Felipe è già alle stelle. È tutto un "Feli", "Balde" e occhiolini. Ma il futuro cosa riserva? Il problema emerso durante le visite mediche di Schick ha fatto venire più di un dubbio alla Juventus. Il mancato arrivo del ceco potrebbe indurre Marotta a virare su Keita. I bianconeri arrivano ad offrire 15 milioni, anche perché Balde ha un contratto in scadenza nel 2018. La Lazio ne chiede 20. Con un piccolo sforzo si potrebbe fare. Per il momento però stallo. Keita, intanto, segna, sorride e abbraccia i suoi compagni. Tutti Allegri, anche Massimiliano.


Il Corriere delle Alpi titola: "Lazio, il primo test è nel segno di Keita - Sedici reti all’Auronzo, con ben sei centri dell’attaccante in odore di addio. Domenica si replica contro il Top 11 bellunese"

Tutto come da copione. La prima uscita stagionale della Lazio nel ritiro di Auronzo si chiude in goleada. Per il decimo anno consecutivo non c’è scampo per i padroni di casa dell’Auronzo militante in Terza Categoria. Sul risultato finale c’è il marchio di Keita Balde: l’attaccante quotidianamente in odore di cessione, schierato inizialmente in coppia con Felipe Anderson, segna sei gol tutti nel primo tempo. Inzaghi schiera i suoi con il 3-5-2, l’Auronzo replica con un più coperto 9-1 dove il solo Alex Soravia in avanti ha poco spazio al cospetto dei colossi Wallace e Bastos. L’unico a divertirsi tra i rossoblu di casa è il portiere Molin che compie qualche bella parata ma poco può davanti ad uno scatenato Keita Balde che apre le danze già al 6’ con un cucchiaio. Felipe Anderson raddoppia poco dopo e da quel momento in poi è monologo biancoceleste. Keita segna ancora al 15’ ed al 20’ mentre al 21’ si registra l’unica occasione da rete dell’Auronzo con Soravia che calcia a lato da buona posizione. È un fuoco di paglia. La Lazio non brilla ma segna a ripetizione. Milinkovic al 25’ insacca su assist di Basta poi Keita segna due gol in meno di un minuto. Crecco e ancora Keita proprio sul duplice fischio fissano il punteggio dopo i primi 45’ sul 9-0.

La ripresa si apre con la tradizionale girandola di cambi, da una parte e dall’altra. Il leit motiv non cambia: pronti, via e la Lazio fa dieci con Murgia. Inzaghi ne cambia nove su undici lasciando in campo solo Wallace e Crecco. Oikonomidis segna su punizione poi il giovane Rossi fa dodici confermando tutte le buone indicazioni emerse in questo primo scorcio di ritiro. Nonostante i cambi l’Auronzo fatica a superare il centrocampo ma la Lazio conferma i ritmi blandi del primo tempo senza peraltro affondare il coltello nella piaga. Inzaghi lascia a riposo tutti i big in attesa di test più impegnativi ma le buone indicazioni comunque non mancano. Oikonomidis di testa fa 13 a metà tempo mentre il pubblico presente sugli spalti applaude divertito. Alla fine il pallottoliere dirà 16, tre in meno rispetto al "record" che rimane il 19-0 dello scorso anno. Primissime indicazioni: in attesa di capire quale sarà il futuro di Biglia al momento Inzaghi in cabina di regia si gioca la carta Luis Alberto che però non scalda i tifosi. Domenica nuovo impegno soft contro i dilettanti della rappresentativa Top 11 di Radio Club 103 mentre per assistere ad una partita "vera" bisognerà attendere ancora una settimana.






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