Martedì 30 ottobre 2001 - Nantes, stadio Beaujoire - FC Nantes Atlantique-Lazio 1-0

Da LazioWiki.

Stagione

Turno precedente

30 ottobre 2001 - 2970 - Champions League - Fase a gironi gruppo "D" - gara 6

NANTES: Landreau, Laspalles, Fabbri, Gillet, Armand, Olembe, Djemba, Delhommeau, Ziani, Ahamada (67' Da Rocha), André (87' Deroff). A disposizione: Grondin, Devineau, Quint, Savinaud, Vahirua. Allenatore: Denoueix.

LAZIO: Peruzzi, Negro, Stam, Nesta, Favalli, Cesar, Mendieta (68' Kovacevic), Giannichedda, Fiore (83' Stankovic), Crespo, C.Lopez (46' S.Inzaghi). A disposizione: Concetti, Couto, Poborsky, Baggio. Allenatore: Zaccheroni.

Arbitro: Sig. Hauge (Norvegia).

Marcatori: 72' André.

Note: ammoniti Nesta, Favalli, Giannichedda.

Spettatori: 35.000 circa.

Il biglietto della partita
Il Corrsport del giorno dopo

Gli zero si somigliano tutti ma non sono tutti uguali. L'ultimo zero della Lazio alla casella dei gol segnati è più disastroso degli altri. Fuori dalla Champions League, fuori anche dall'Europa di scorta della Coppa Uefa, fuori da un bilancio a posto perché ai 77 miliardi di rosso che c'erano già (nell'ultimo esercizio non sono entrate le cessioni di Nedved e Salas) se ne aggiungeranno altri 30 di mancati introiti. Non è stata la peggior Lazio, ma non segnare mai e creare sempre poco è un peso insopportabile. Da oggi si aprono i processi (Crespo e Mendieta due fantasmi) e le indiscrezioni di mercato: se davvero Nesta dovesse partire a gennaio per il Real Madrid non sarebbe la fine di un ciclo ma qualcosa di ancora peggiore: la fine di un'idea. Finisce con il Nantes in trionfo, grazie al gol di André (colpo di testa a precedere Stam su cross di Laspalles, sfuggito a un inguardabile Cesar al 27' della ripresa). Perfino troppo, perché ai francesi sarebbe bastato anche lo 0-0. La gara è una cronaca annunciata, vista troppe volte quest'anno. Zaccheroni cambia pochissimo rispetto al derby: Fiore prende il posto di Liverani, tesserato troppo tardi per la Champions League. Non cambiano né il modulo né le mansioni in campo. Confermati in attacco Lopez e Cesar come esterno sinistro di centrocampo. La Lazio parte come si deve: alza il pressing e i ritmi di partita per non permettere al Nantes di tenere palla e perdere tempo prezioso.

Zaccheroni ha chiesto alla vigilia una squadra "più dinamica". È questa la chiave per non finire come nel derby, dove le palle-gol laziali si erano cristallizzate in due soli minuti su novanta (Crespo e Lopez). La prima occasione e la prima polemica danno ragione in pieno all'allenatore. É Fiore, al 10', che recupera palla in mezzo al campo e fa ripartire Crespo, largo a sinistra. Il lento Delhommeau va a chiudere e Crespo lo salta con un ricamo a rientrare di sinistro: il francese, in ritardo, viene scavalcato dalla palla e travolge l'avversario. Un arbitro più coraggioso fischierebbe il rigore, il norvegese Hauge fa segno a Crespo di rialzarsi. Il Nantes sembra paralizzato. Resta a metà tra l'idea di una fase difensiva con almeno otto uomini e la tentazione di ripartire in velocità. La Lazio mette i francesi in difficoltà, ma dopo 25 minuti rallenta e regala sicurezza all'avversario. Arriva il colpo di testa di Armand (26') che sfiora il palo e, soprattutto, non ci sono più le accelerazioni del centrocampo biancoceleste. La ripresa inizia con Simone Inzaghi al posto di Lopez. Poi addirittura Kovacevic per l'inguardabile Mendieta al 23'. Non serve a niente. Arriva il gol di André. Arriva, come nel derby, un finale in cui la Lazio non ha più nulla dentro la maglia. Quattro sconfitte su 6 partite in Europa, 9 gare su 14 tra Coppa e Campionato senza segnare nemmeno 1 gol: il fallimento ha la semplice forma di due numeri.

Fonte: Corriere della Sera