Ladispoli

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Una veduta della cittadina

L'area di Ladispoli corrisponde all'antica Alsium porto della città etrusca di Caere (l'odierna Cerveteri), e più tardi colonia romana. I resti testimoniano che fu luogo di villeggiatura della nobiltà al tempo della repubblica ed in epoca imperiale. Il porto d'Alsium venne distrutto nel VI secolo dopo aver subito l'assedio assedio del generale Totila nel corso della guerra greco-gotica. Nel 1500 vi sorse il castello di Palus, feudo degli Orsini, acquistato nel 1693 dagli Odescalchi, venduto al Duca Grillo di Genova, al Marchese Loffredo di Treviso e ritornato agli Odescalschi nel 1870. Nel 1884 Don Livio III Odescalchi fece donazione del possedimento al secondogenito, Ladislao, che scelse il castello come luogo di residenza. Intanto intorno al castello era sorto un piccolo borgo di artigiani, contadini e pastori. Nel 1888 il Principe decise di allontanare gli abitanti e i villeggianti che in estate arrivavano con il treno fin sotto al Castello, lottizzò così la striscia di terra tra i torrenti Vaccina e Saguinara e fondò la cittadina che da lui (città di Ladislao) prese il nome. Tra gli anni settanta e ottanta fu sede di brevi ritiri della Lazio svoltisi durante il campionato, e numerose gare amichevoli fra i biancocelesti e la squadra locale. Attualmente è una delle mete preferite dai romani per trascorrere qualche ora di relax sulle sue spiagge.