Giovedì 23 febbraio 2012 - Madrid, stadio Vicente Calderón - Atletico Madrid-Lazio 1-0

Da LazioWiki.

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23 febbraio 2012 - 3.459 - Europa League - Sedicesimi di finale, gara di ritorno - inizio ore 21.05

ATLETICO MADRID: Courtois, Perea, Godin, Miranda (68' Silvio), A.Dominguez, Assunçao, Gabi, Salvio, Juanfran (57' Arda Turan), Koke, Adrian Lopez (60' Falcao). A disposizione: Asenjo, Filipe Luis, Tiago, Pizzi. Allenatore: Simeone.

LAZIO: Bizzarri, Zauri, Diakite, Dias, Lulic (77' Rozzi), Ledesma (80' Zampa), Matuzalem, Mauri, Hernanes, Candreva (56' A.Gonzalez), Kozak. A disposizione: Marchetti, Biava, Fagioli, Serpieri. Allenatore: Reja.

Arbitro: Sig. Atkinson (ENG) - Assistenti Sigg. Kirkup e Child (ENG) - Assistenti arbitrali aggiunti Sigg. Clattenburg e Oliver (ENG) - Quarto arbitro Sig. Marriner (ENG).

Marcatori: 47' Godin.

Note: ammonito al 41' Godin, al 62' Diakite, al 65' Matuzalem, all'85' Assunçao tutti per gioco scorretto.Calci d'angolo: 8-7. Recuperi: 0' p.t., 2' s.t.

Spettatori: 25.000 circa.

I circa 2.500 tifosi biancocelesti in trasferta
Il riscaldamento del pre-partita
La Lazio al centro del campo prima dell'inizio del match
Edoardo Reja, tecnico biancoceleste dimissionario
Edoardo Reja e Giovanni Lopez
Modibo Diakite in un momento dell'incontro
Libor Kozak in azione
Cristian Ledesma
Antonio Candreva
Stefano Mauri
Senad Lulic
Un momento di gioco
Francelino Matuzalem
I cinque "Primavera" convocati per l'incontro: Rozzi, Fagioli, Zampa, Serpieri e Barluzzi
Locandina TV dell'incontro

I calciatori convocati per la partita odierna

La Gazzetta dello Sport titola: "La Lazio saluta l'Europa. Ma forse fa pace con Reja. L'Atletico Madrid ha una marcia in più e vince 1-0 dopo il 3-1 dell'Olimpico: la squadra di Simeone è agli ottavi di Europa League con un gol di Godin. Il futuro del tecnico in bilico dopo le dimissioni. Lui: "Domani vedremo". Venerdì mattina summit con Lotito per ripartire. Il ds Tare: "Dimissioni? Non irrevocabili". Hernanes: "Spero tanto che resti"."

Continua la "rosea": Tanti saluti all'Europa. Adesso si cerca di evitare anche l'addio a Reja dopo 95 partite sulla panchina della Lazio. Serviva l'impresa e questa non è arrivata, per una Lazio battuta 1-0 dall'Atletico Madrid anche al ritorno dopo l'1-3 dell'andata e fuori dall'Europa League. Lazio in piena confusione in un momento complicatissimo per infortuni a ripetizione e mercato sballato, che è statto pagato con risultati che hanno messo in bilico la posizione di vertice dei biancocelesti, comunque ancora terzi. In più ecco le dimissioni di Reja e le mille voci che già si rincorrono su un suo possibile successore nonostante di fatto sia ancora tutto da vedere (lo scopriremo appena i biancocelesti rimetteranno piede a Roma) se il tecnico e la società divideranno le loro strade e se quella del Vicente Calderon è stata l'ultima partita sulla panchina laziale per l'allenatore goriziano. In tutto questo, fra un'innumerevole serie di infortuni, la Lazio si affidava a Kozak, unico attaccante rimasto dopo il k.o. di Klose, e in panchina portava ben 4 giovani della Primavera. Mauri torna titolare dopo 4 mesi e in porta ci va Bizzarri, una vita nella Liga. Simeone ridisegnava la squadra rispetto all'andata: Falcao, che all'Olimpico aveva segnato due dei tre gol dell'Atletico, è in panchina, così come Tiago, che ha recuperato ma lascia il posto ad Assunçao e si accomoda accanto ad Arda Turan, anche lui non al meglio.

Reja apre uno spiraglio sul suo futuro biancoceleste e sentenzia a fine partita: "Domani torneremo a Roma, chiariremo qualcosa col presidente e vedremo. Sono qui e ho rassegnato le mie dimissioni tramite una lettera, ora rientro e aspetto notizie da parte della società. Se sono convinto? Quando uno le dà, prima di darle è convinto. Poi... Domani vediamo, non bisogna mai precludere eventuali cambiamenti e scenari che si possono aprire. Se si è tra persone equilibrate e coscienti del momento... Poi bisogna vedere le intenzioni della proprietà". E allora in casa Lazio adesso parte il toto-Reja. Il mercoledì le dimissioni, il giovedì l'abbraccio dei tifosi a Madrid e un sorriso tirato, il venerdì è in arrivo un summit a Roma con Lotito che dovrebbe riportare la pace fra allenatore e società. Almeno per chiudere il campionato e cercare di salvare il terzo posto. Il ds Igli Tare è intervenuto al Vicente Calderon rassicurando: "Dimissioni non irrevocabili? Penso di sì, parla il fatto che oggi il mister è qui con la squadra, per onorare fino in fondo questa competizione. Il colloquio di due giorni fa è stato solo per il bene di tutti, per cercare di uscire con una situazione difficile. Siamo terzi in classifica e vogliamo rimanerci a tutti i costi". Sapremo entro poche ore. Hernanes: "Speriamo che Reja resti con noi, abbiamo fatto un buon cammino con lui, vorrei restasse".

Pronti via e tanti saluti agli schemi: muscoli, corsa, grinta e lanci lunghi. L'Atletico Madrid la mette così dal primo minuto e per la Lazio, che ha bisogno di ragionare e gestire palla per cercare la rimonta dopo l'1-3 del match d'andata, la partita si mette subito in salita. Corrono il doppio, quelli dell'Atletico Madrid, e Juanfran, Adriano Lopez e Salvio mettono a ripetizione in difficoltà la difesa biancoceleste. Troppo solo Kozak, che invece di rimanere davanti a raccogliere i lanci dei compagni, deve anche rientrare per dare un mano a una squadra incapace di arrivare al tiro per l'intero primo tempo. Ma la partita è di rara intensità, grazie anche a un raddoppio feroce dei madrileni su ogni portatore di palla laziale. Reja mescola le carte, spostando Hernanes a sinistra e Mauri al centro, ripensandoci dopo 20 minuti, vista l'inconcludenza del brasiliano, che ha bisogno di stare in mezzo al gioco ed è invece un fantasma in mezzo a tutto questo correre e rilanciare. In casa Lazio mancano le sovrapposizioni e i cross in area, manna dal cielo per uno come Kozak. Alla fine arrivano gli errori per i romani: prima Matuzalem si perde Juanfran che serve a destra Salvio, il cui destro si stampa sul palo dopo una deviazione di Bizzarri, il quale deve poi arrivare quasi a metà campo per uno sciagurato retropassaggio di Diakite che poteva costare caro. Bene in questa battaglia Ledesma in mezzo al campo. Funzionano le difese e lo 0-0 non può che essere l'unico risultato possibile.

Nella ripresa Reja sposta ancora la posizione di Hernanes, che parte da destra, con Candreva a sinistra. Ma la partita inizia subito col gol dell'Atletco che chiude di fatto la pratica: Godin stacca di testa su angolo battuto da destra, lasciato libero da una difesa laziale immobile, e insacca. La Lazio balla pericolosamente: prima Bizzarri in tuffo devia un gran tiro di Koke, poi ancora Godin libero su calcio d'angolo e la palla sfiora la traversa. La Lazio sparisce e l'Atletico prova a chiudere la partita. Bravi i biancocelesti a resistere, ma di fatto quando si affacciano nella metà campo avversaria i biancocelesti non pungono mai. Reja toglie un deludente Candreva e inserisce Gonzalez. Simeone risponde facendo entrare Arda Turan e Falcao per Juanfran e Adrian Lopez. La Lazio ci mette un po' di generosità, ma senza costrutto e lasciando praterie libere all'Atletico che a ripetizione arriva alla trequarti avversaria. La Lazio che vinceva fuori casa non c'è più e anche in questa partita tarda a mostrare lampi di qualità, tramortita da una grinta e un'intensità dell'Atletico che impedisce a chiunque di ragionare. Lulic non riesce a portare a termine una sgroppata, Zauri sbaglia passaggi a ripetizione e Matuzalem e Diakite incappano in due gialli per falli dovuti soprattutto alla scarsa lucidità. In più Mauri, inevitabilmente, alla lunga sparisce per evidente carenza di fiato. Reja butta nella mischia i baby Rozzi e Zampa per Lulic e Ledesma. E proprio i due baby finalmente arrivano al tiro in un finale in cui i biancocelesti cercano disperatamente di evitare la sconfitta. Nulla da fare: Atletico superiore atleticamente, fisicamente. E, soprattutto, moralmente. Tanti saluti all'Europa. Ed è un vero peccato, per questa Lazio.


Il Messaggero titola: "Lazio, a Madrid triste addio all'Europa. Reja tiene tutti in ansia: presto chiarisco. Dirigenti, giocatori e tifosi provano a far cambiare idea al tecnico sulle dimissioni. Al ritorno a Roma si decide".

Continua il quotidiano romano: La Lazio esce dall'Euroleague. L'Atletico vince anche la gara di ritorno, gol di Godin. Tutta l'attenzione torna su Reja, il tecnico dimissionario che adesso la società, la squadra e i tifosi provano a trattenere. "Domani chiarisco con Lotito" le parole ambigue di Reja. A Madrid la Lazio parte con ritmo e convinzione. Cerca il gol nel primo quarto d'ora che potrebbe riaprire la qualificazione. L'Atletico ha capito la furia biancoceleste e cerca di addormentare il gioco con grande possesso di palla e pressing. La Lazio però rischia in contropiede e soprattutto non riesce ad essere pericolosa. Al 12' gran botta di Salvio, Bizzarri devia in angolo. Atletico insidioso nelle ripartenze. Al 14' Zauri cerca Kozak, esce Courtois. Sul contropiede palo di Salvio: Bizzarri riesce a deviare. Errore di Matuzalem, che apre un'autostrada a Salvio. Partita molto vivace. Sui lanci lunghi della Lazio Kozak soffre la velocità dei centrali dell'Atletico. Al 27' proteste dell'Atletico, c'è qualche dubbio sul contatto in area laziale tra Dias e Juanfran, proprio sotto gli occhi del giudice di porta. Affondo di Adrian, contrastato al momento della conclusione. Fase offensiva prolungata degli spagnoli, che tengono costantemente in allarme la difesa della Lazio. Simeone dice ai suoi di stare calmi e tenere palla.

I minuti passano e diminuiscono le possibilità della Lazio di strappare una qualificazione miracolo. Reja sposta Hernanes a destra, ma non c'è quasi tempo per schierarsi: l'Atletico gela la Lazio. Il gol: corner di Gabi dalla destra, Godin ruba il tempo a Kozak e gira a rete verso il palo lontano, la palla rimbalza sull'interno del montante per poi insaccarsi alle spalle di Bizzarri. Due minuti dopo, colpo di testa di Godin alto di pochissimo: altro brivido per la Lazio. I biancocelesti in affanno, in grande sofferenza ma restano in partita. L'Atletico ormai gioca in scioltezza e nelle sue percussioni riesce sempre ad essere percoloso. Al 60' Simeone dice a Falcao di scaldarsi, che entra al posto di Adrian. Al 77' botta di Matuzalem dalla distanza: la Lazio ci prova ancora. Ma non sfonda. Finita. La Lazio esce dall'Europa. Da domani tutta l'attenzione su Reja e sul campionato, soprattutto sul terzo posto da difendere.


Il sito web Uefa.com così commenta la gara:

Il Club Atlético de Madrid batte ancora la S.S. Lazio e si qualifica per gli ottavi di finale di UEFA Europa League. Al Vicente Calderón, nel ritorno dei sedicesimi, i Colchenoros piegano 1-0 i Biancocelesti grazie al colpo di testa di Diego Godín a inizio ripresa. Alla Lazio, sconfitta 3-1 all'Olimpico sette giorni fa, serviva un'impresa per centrare il passaggio del turno. Dopo una turbolenta vigilia per le dimissioni del tecnico Edoardo Reja, respinte dalla società, la squadra biancoceleste non è riuscita a raggiungere l'obiettivo, arrendendosi ai Colchoneros malgrado l'incitamento di oltre 2.500 tifosi. Gli spagnoli confermano l'ottimo momento di forma e ottengono il nono risultato utile in altrettante partite con Diego Simeone in panchina. Il "Cholo", indimenticato ex applauditissimo già all'andata, lascia in panchina il bomber Falcao, scegliendo un modulo a una sola punta con Adrián López terminale offensivo. Eduardo Salvio e Juanfran giocano in appoggio al numero 7, a centrocampo torna titolare Paulo Assunção. Reja deve rinunciare ad Abdoulay Konko e Giuseppe Biava, al centro della difesa ci sono André Dias e Modibo Diakitè. Torna titolare Stefano Mauri, in avanti come previsto Libor Kozák sostituisce l'acciaccato Miroslav Klose.

Nel primo tempo la Lazio tiene bene il campo, ma manca di coraggio e incisività in attacco: così le occasioni più pericolose sono tutte degli spagnoli. Al 12' il centrocampista argentino Salvio fa tutto da solo, ma il suo connazionale Albano Bizzarri, schierato al posto di Federico Marchetti, riesce a salvarsi. Poco dopo è ancora il numero 8 dell'Atletico Madrid, favorito da un errore di Matuzalem, a calciare al termine di una ripartenza, ma il pallone si stampa sul palo. I padroni di casa insistono. Ci prova in area Adrián López, che trova la chiusura di Dias. L'attaccante dei Colchoneros, a segno all'Olimpico, si ripete al 40' dopo un favoloso controllo, ma Bizzarri è ancora attento. La Lazio si spinge in avanti sul finire del primo tempo: è João Miranda, difensore brasiliano dei padroni di casa, a liberare sull'insidioso cross di Luciano Zauri. La squadra di Simeone sblocca il risultato in apertura di ripresa. Sul corner di Gabi, Kozák perde la marcatura su Godín che di testa anticipa Diakite e mette in rete dopo la carambola del pallone sul palo. La Lazio accusa il colpo e poco dopo Bizzarri è costretto a una parata plastica sul destro dell'accorrente Koke.

Ci prova Diakite di testa, senza fortuna, poi è ancora Salvio a sfiorare il gol smarcato dalla grande giocata di Juanfran: ancora una volta è provvidenziale Dias, che si "immola" e devia il pallone in corner. Inizia la girandola dei cambi – entra anche Falcao – con la Lazio che avanza il baricentro alla ricerca del gol che eviterebbe l'ennesima sconfitta in trasferta: Matuzalem trova l'opposizione del portiere belga Thibaut Courtois, il giovane Enrico Zampa ha una buona opportunità ma è fermato da un difensore. L'Atletico Madrid vince ancora e si qualifica, negli ottavi affronterà i turchi del Beşiktaş JK. La Lazio abbandona la competizione: ora i Biancocelesti dovranno concentrarsi sul futuro e sul campionato.


Tratte da Il Messaggero, alcune dichiarazioni post-gara:

"Se sono convinto delle dimissioni? Quando uno le dà vuol dire che è convinto. Ho consegnato una lettera e aspetto notizie da parte della società". Dopo il ko 1-0 con l'Atletico e l'eliminazione in Europa League, il tecnico della Lazio Edy Reja rimanda la decisione definitiva sul suo futuro a domani: "Ora dormiamo tranquilli. Domani quando torno a Roma chiariremo con il presidente Lotito e poi vedremo. Era giusto che venissi qua, non potevo lasciare la squadra, non sarebbe stato corretto. La volontà di dimettermi è venuta martedì e resta tuttora". Sulla decisione di dare le dimissioni pesano anche i mancati arrivi nel mercato invernale? "No - assicura l'allenatore biancoceleste - avevamo dei problemi. Il presidente non è che non voleva acquistare, è che la società non è riuscita a centrare gli obiettivi". Il tecnico della Lazio assicura poi che il rapporto con i giocatori è ottimo: "con i giocatori c'è un legame profondo e un rapporto ottimo". La partita? "I ragazzi hanno profuso energie in tutta la partita ma purtroppo come organico non eravamo competitivi, mi sarebbe piaciuto affrontarli con l'organico completo, potevamo farli soffrire".

«Abbiamo cercato di venire qui e onorare maglia della Lazio. Nella prima partita abbiamo sofferto e sbagliato. Ci siamo proprosti di fare bene, abbiamo subito gol, ma alziamo la testa». Il centrocampista della Lazio Hernanes ha commentato così a caldo la sconfitta con l'Atletico Madrid che sancisce l'eliminazione del club italiano dall'Europa League. Sul futuro del tecnico Edy Reja, l'auspicio del brasiliano è che rimanga alla guida della squadra. «Vediamo quello che succederà domani. Auguriamoci che continuerà con noi perché fino adesso abbiamo fatto bene. Il tecnico ci ha salutato? No no, tutto normale».

"Abbiamo cercato di venire qui e onorare maglia della Lazio. Nella prima partita abbiamo sofferto e sbagliato. Ci siamo proprosti di fare bene, abbiamo subito gol, ma alziamo la testa". Il centrocampista della Lazio Hernanes ha commentato così a caldo la sconfitta con l'Atletico Madrid che sancisce l'eliminazione del club italiano dall'Europa League. Sul futuro del tecnico Edy Reja, l'auspicio del brasiliano è che rimanga alla guida della squadra. "Vediamo quello che succederà domani. Auguriamoci che continuerà con noi perché fino adesso abbiamo fatto bene. Il tecnico ci ha salutato? No no, tutto normale".


Da Il Messaggero una nota di cronaca:

La polizia spagnola conferma che ci sono stati tafferugli fra tifosi dell'Atletico di Madrid e della Lazio poco prima della gara di Europa League tra le due squadre allo stadio Vicente Calderon. Secondo i servizi di emergenza medica spagnoli, sono stati medicate 6 persone rimaste contuse. Cinque sono italiane ed una di nazionalità spagnola. Gli incidenti si sono registrati nella zona dei bar davanti allo stadio, quando un gruppo di tifosi laziali ha iniziato a cantare inni in un locale. Diversi tifosi spagnoli si sono avvicinati e dopo uno scambio di insulti i due gruppi sono passati alle mani. La polizia è intervenuta caricando per separare i due gruppi. I tifosi laziali protagonisti dell'incidente erano arrivati allo stadio con mezzi propri, mentre altri duemila "aficionados" romani giungevano scortati dalla polizia dal centro della città.




Il gol vittoria della formazione spagnola



► Per questa partita il Mister biancoceleste Edoardo Reja ha convocato i seguenti calciatori:




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