Giovedì 22 agosto 1968 - Ostia, campo Stella Polare - Lazio-Selezione Laziale 10-1

Da LazioWiki.

Stagione

Amichevole precedente - Amichevole successiva

22 agosto 1968 - Amichevole pre-campionato 1968/69

LAZIO: Di Vincenzo (46’ Fioravanti); Zanetti (46’ Masiello), Facco; Governato (46’ Massa), Soldo (46’ Fontana), Marchesi (46’ Soldo); Cucchi (46’ Mazzola (II)), Morrone, Fortunato, Ghio (46’ Di Giovanni), Mazzola (II) (46’ Dolza). All. Lovati.

SEL.LAZIALE: Meraviglia; D’Alberto, Tramontini; Cozzi, Petronilli, Bonifazi; Scotti, Rosati, Calderari, Malavisita, Zickovich. All. Petrovich.

Arbitro: sig. Tesone di Roma.

Marcatori: 11’ Cucchi, 13’ Scotti, 18’ Ghio, 19’ Fortunato, 32’ Fortunato, 36’ Mazzola (II), 37’ Ghio, 38’ Ghio, 61’ Massa, 62’ Dolza, 85’ Morrone.

Note: cielo sereno, terreno in ottime condizioni. Nessun incidente da segnalare. Calci d’angolo: 7-3 per la Lazio.

Spettatori: 4.000 circa.

Ezio Luzzi sul Corriere dello Sport scrive: "Bravo anche Di Giovanni alla Stella Polare. Tuona la Lazio guidata da Ghio. L’esibizione della Lazio ha richiamato oltre 4.000 tifosi alla Stella Polare. C’era una certa curiosità di vedere la squadra biancazzurra dopo le recenti amichevoli e la curiosità dei tifosi è stata appagata e confortata da una prestazione decisamente positiva di tutti i giocatori e, in modo particolare di quello che comincia ad essere definito l’attacco mitraglia. Anche oggi la Lazio ha segnato dieci gol che, sommati agli altri delle quattro partite ufficiali sin qui disputati fanno la bella cifra di 38 gol. Decisamente una bella media, e anche se questi incontri hanno un valore relativo, cioè non vanno presi per oro colato e ovviamente bisogna moderare gli entusiasmi. Comunque non c’è esibizione in cui la squadra non dimostri miglioramenti sia sul piano individuale che su quello collettivo. La squadra si «trova» ogni giorno di più ed è in grado di fornire un gioco piacevole e redditizio. Al contrario dello scorso anno va avanti con decisione; attacca a valanga anche con i difensori, e si chiude a riccio quando si tratta di difendersi. Praticamente si sta adattando a quel gioco a fisarmonica di cui Lorenzo è un fautore, e si tratta di un gioco decisamente valido. Non ci si deve esaltare certamente perché l’avversario odierno ha opposto una resistenza relativa, ma bisogna anche sottolineare che quella resistenza è stata relativa anche perché la Lazio l’ha frastornata con una girandola di azioni che hanno strappato applausi a scena aperta. Il pubblico si è divertito, poi si esaltato ed alla fine ha gridato a gran voce i nomi dei suoi beniamini: Ghio, Mazzola (II), Fortunato e Morrone. Anche il «gaucho» si è battuto con grinta, ha corso continuamente, impegnandosi in un lavoro possente, sta bene e sta ritrovando la forma dei giorni migliori. Con Morrone in evidenza anche Fortunato ha realizzato una bella doppietta ed ha confermato la sua intesa con Ghio. Ghio è stato il protagonista della partita ed ha fatto rifulgere le sue doti di giocoliere e di sfondatore, ha realizzato tre reti e specialmente il secondo gol ha scatenato un uragano di applausi. Giampiero è veramente formidabile ed è così abile da trovarsi all’appuntamento su ogni pallone, ha un tempismo veramente sconcertante, solo lui sa come fare a trovarsi nel posto giusto al momento giusto. Anche Mazzolino ha effettuato una bellissima prestazione ed i tifosi l’hanno più volte chiamato alla ribalta al termine della partita. «Uccio» s’è inserito rapidamente nel gioco della squadra, che risulta illuminata dai suoi passaggi smarcanti. La disanima va completata con l’onesto primo tempo condotto da Cucchi anche lui sempre pronto ad inserirsi nel gioco corale. Anche in difesa le cose non sono andate meno bene che all’attacco, sia quando Soldo ha giocato «stopper» e sia quando è entrato Fontana e l’ex interista si è spostato a libero. Positive le prove dei terzini e dignitose quelle dei mediani, ma è ovvio che la squadra schierata nel primo tempo è piaciuta di più. Anche il gioco corale va migliorando di giorno in giorno. Quindi la Lazio ha ottime possibilità di ben figurare nel prossimo campionato ed i tifosi possono guardare al futuro con buone speranze. Per la cronaca la partita iniziava alle 18,30 e la Lazio effettuava subito due puntate con Cucchi e Ghio, si creava un rapido spostamento di fronte ed al 3’ Bonifazi da posizione favorevole sparava fuori, la Lazio invece andava a rilento e dava l’impressione che non riuscisse ad ingranare; ma stava solo studiando l’avversaria, poi partiva in quarta all’11’ Morrone galoppava sulla sinistra, allungava a Mazzola (II) che stoppava la palla, si tirava addosso tre avversari e serviva lo smarcato Cucchi, che non aveva difficoltà a realizzare. La rappresentativa reagiva con decisione e inaspettatamente agguantava subito il pareggio su calcio di punizione per fallo di Zanetti su Zickovich, barriera, tiro di Calderari, rimpallo, guizzo e tiro di Scotti in rete. Lorenzo si sfregava le mani perché voleva proprio vedere come avrebbero reagito i suoi; infatti reagivano con grande foga: ricominciavano a filtrare le trame, gioco ricco di passaggi e di rapidi scambi, una rete di Ghio veniva annullata per discutibile fuori gioco e l’arbitro sorvolava anche per un mani in area, ma al 18’ Ghio centrava il bersaglio con rara potenza e precisione al volo raccogliendo un passaggio offertogli da Mazzola (II); sul 2-1 Fortunato partiva in gran carriera in dribbling, entrava in area e lasciava partire una legnata che s’infilava nell’angolino alto; ma la Lazio non arrestava il suo show ed andava a bersaglio ancora quattro volte al 32’ con Fortunato al 36’ con Mazzola (II) e poi con una doppietta di Ghio. Il pubblico si stropicciava gli occhi e si alzava ad applaudire. Che spettacolo! Nella ripresa usciva Ghio ed entrava Di Giovanni e c’era la sorpresa di rivedere in campo Fontana la cui caviglia era completamente ristabilita, si schierava «stopper» e Soldo passava a «libero» e anche Masiello rilevava Zanetti. Cambiavano gli uomini, ma non la musica, la Lazio continuava a macinare azioni su azioni; al 61’ un’azione partita da Fortunato che serviva il «gaucho» e Morrone centrava per Massa che di testa spediva in fondo al sacco; nemmeno il tempo che la Selezione centrasse la palla che Dolza era di nuovo in gol dopo aver riconquistato una palla respinta da Meraviglia su tiro di Di Giovanni. Poi l’onnipresente Morrone realizzava, ma arbitro annullava per fuori gioco, ma si rifaceva al 85’ quando su passaggio di Fortunato insaccava la decima rete".

La Gazzetta dello Sport riporta: "Dieci gol ad una selezione dilettantistica. La Lazio di Lorenzo con un doppio centravanti".

Nota: a differenza del Corriere dello Sport, la Gazzetta indica come arbitro Pedoni di Tivoli e nella formazione della Selezione: Del Verso anziché D’Alberto; Dotti, Petravilla in mediana anziché Cozzi, Petronilli e Calzorai, Malattima, Zucovich in attacco anziché Calderari, Malavisita, Zickovich.