Giovedì 16 settembre 2004 - Donetsk, Shakhtar Stadion - FC Metalurh Donetsk-Lazio 0-3

Da LazioWiki.

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16 settembre 2004 - 3105 - Coppa UEFA 2004/05 - Primo turno - gara d'andata

METALURH DONETSK: Virt, Ne, Lolo, Checher, Beqiri, Neziri, Toure, Ristic (67' Markovic), Jamarauli, Demetradze (78' Oleksiyenko), Mendoza (57' Stolica). A disposizione: Dolgansky, Gjuzelov, Tkachenko, Melikyan. Allenatore: Muslin.

LAZIO: Sereni, Oddo, Negro, Siviglia, Seric (71' Zauri), A.Filippini, Dabo, E.Filippini, Cesar (85' Oscar Lopez), Muzzi, Rocchi (82' Pandev). A disposizione: Casazza, Couto, Baggio, Giannichedda. Allenatore: Caso.

Arbitro: Sig. Briakos (Grecia).

Marcatori: 72’ Rocchi, 75' Cesar, 85' Pandev.

Note: serata calda, terreno in buone condizioni. Nessun ammonito. Recuperi: 0' p.t., 2' s.t.

Spettatori: 30.000 circa.


Il biglietto della gara
Paolo Negro abbraccia Cesar
Cesar Rodriguez Aparecido dopo la rete del raddoppio biancoceleste (Foto AFP)
Esultanza biancoceleste
Cesar in azione
Un momento della gara
La rete di Goran Pandev
Il goal di Cesar

La Gazzetta dello Sport titola: "La Lazio si scatena in Ucraina. Tre reti nella ripresa a Donetsk. In gol Rocchi, Cesar e Pandev. La squadra di Caso parte piano e accelera quando il Metalurg cala alla distanza".

Continua la "rosea": Vola anche in Europa la Lazio di Mimmo Caso. Dopo il confortante esordio di campionato con la Sampdoria, la squadra biancoceleste supera alla grande anche il primo impegno di coppa Uefa. Contro un avversario non irresistibile (ma neppure scarso) i romani vincono largo e rendono solo una formalità la gara di ritorno fra due settimane all'Olimpico. Il 3-0 finale punisce forse eccessivamente un Metalurg che, a tratti, ha fatto anche soffrire la Lazio. Ma è il giusto premio ad una formazione che, senza fronzoli, ma anche senza sbavature, ha saputo interpretare nel migliore dei modi una partita che qualche insidia la nascondeva. Come promesso, Caso cambia molto rispetto alla squadra che ha sbancato Marassi nella gara d'esordio di campionato. A Donetsk scende infatti in campo una Lazio diversa per sette undicesimi. I superstiti della vittoriosa gara contro la Sampdoria sono Oddo, Siviglia, Antonio Filippini e Cesar. Mutano i protagonisti, ma resta identico lo spirito (e il risultato) che aveva animato i biancocelesti a Genova. Anche a Donetsk la Lazio comincia infatti in maniera molto guardinga, senza curarsi di dover onorare il blasone di squadra di rango. Il baricentro della formazione romana resta piuttosto basso, anche se l'atteggiamento non è comunque rinunciatario.

I padroni di casa cadono nel tranello teso dagli uomini di Caso, il cui atteggiamento guardingo si rivelerà alla distanza soltanto puro attendismo, un po' come era successo anche domenica scorsa a Genova. Gli ucraini (che alla lunga si rivelano parenti poveri e molto meno forti di quello Shakhtar che, pur perdendo, ha fatto comunque soffrire il Milan) comunque ci provano. Le occasioni prodotte dal Metalurg nella prima parte della gara non sono molte, ma sono pericolose. Più che Sereni (che comunque si fa trovare sempre pronto) la Lazio deve ringraziare soprattutto la scarsa vena realizzativa del peruviano Mendoza. Lo scorso anno, quando giocava col Bruges, l'attaccante sudamericano riuscì a segnare un gol a San Siro contro il Milan. Stavolta, invece, non si ripete nonostante due colossali opportunità che gli capitano sui piedi. E buon per la Lazio che anche il suo compagno di reparto Demetradze non sfrutti a dovere una palla invitante offertagli dai compagni attorno alla mezzora. La Lazio comincia a carburare nell'ultimo quarto d'ora della prima frazione. E sono subito segnali importanti, perché con Muzzi e Negro i biancocelesti vanno vicinissimi al vantaggio. Sui piedi dell'attaccante, prima, e del difensore dopo erano capitate due ottime opportunità anche in avvio di partita. L'impressione è che con ritmi meno intensi (gli ucraini sono più avanti dei romani in quanto a condizione fisica) la Lazio non avrebbe alcun problema a disporre degli avversari. Una considerazione della quale gli uomini di Caso fanno tesoro (raccogliendo i frutti) nella ripresa. Il copione della gara nella seconda frazione è infatti identico ai primi 45 minuti.

Finché le forze lo sorreggono (anche in questa occasione per circa mezzora) il Metalurg costringe la Lazio a restare prevalentemente nella sua metà campo, facendola anche un po' ballare. Nel momento in cui, però, gli ucraini staccano il piede dall'acceleratore la Lazio colpisce duro, mettendo a nudo l'enorme divario tecnico che c'è tra le due formazioni. Succede nell'ultimo quarto d'ora della ripresa, quando nel giro di 120 secondi la Lazio sferra l'uno-due con cui si assicura la vittoria e poi arrotonda ulteriormente il risultato. A sbloccare il risultato ci pensa Tommaso Rocchi. L'ex giocatore dell'Empoli (al suo debutto in una coppa europea), imbeccato alla perfezione da Emanuele Filippini, prima supera i difensori ucraini eludendo la loro tattica del fuorigioco, quindi fredda il portiere avversario con un'esecuzione da killer. Ancora più bello il raddoppio di Cesar, che sfrutta sì un'uscita sbagliata di Virt, ma realizza da posizione quasi impossibile, sulla fascia sinistra. Il terzo gol arriva nei minuti finali ed è realizzato dall'altro debuttante laziale in una coppa europea, il macedone Goran Pandev, che pochi istanti dopo essere entrato in campo supera il portiere Virt con un bel tiro dal limite dell'area.


La Repubblica titola: "Partita equilibrata. Poi i biancazzurri colpiscono due volte nel giro di 180 secondi: Rocchi e Cesar. Terzo gol di Pandev. Lazio pratica e spietata. Donesk travolto per 3-0. Bell'esordio in coppa Uefa per la squadra di Mimmo Caso".

Continua il quotidiano: La Lazio torna dalla trasferta in Ucraina, a Donetsk, con un rotondo 3-0 sul Metallurh, risolvendo una partita abbastanza equilibrata nel giro di due minuti. Succede intorno alla mezz'ora della ripresa: un "uno-due" mette il ginocchio l'undici di Muslin. Tocca prima a Tommaso Rocchi bagnare il suo esordio in campo europeo e due minuti più tardi al brasiliano Cesar punire il portiere locale Virt, fino a quel momento il migliore dei suoi, con un lungo pallonetto dalla sinistra, dopo uno svarione fuori area dell'estremo difensore. Al 40', poi, la rete del ko del macedone Pandev, appena subentrato a Rocchi. La Lazio si rende immediatamente pericolosa al 6' con un'azione Dabo-Muzzi ma il portiere ucraino Virt è bravo a salvarsi con i piedi. Quattro minuti più tardi il portiere si ripete salvando a terra su una girata di Negro. Il Metallurh risponde al quarto d'ora con una discesa di Demetradze sulla sinistra che serve Mendoza davanti a Sereni: l'attaccante peruviano sbaglia l'intervento in mezza sforbiciata. Al 21' ancora una palla-gol per Mendoza, che però calcia addosso al difensore biancazzurro Siviglia, che libera. La Lazio replica al 27' con un tiro dalla cortissima distanza di Muzzi sul quale è bravo a distendersi Virt, che si salva in corner. Due minuti più tardi assist di Oddo per Muzzi sul quale ancora una volta è il portiere del Metallurh a salvare, togliendogli la palla dai piedi. Alla mezz'ora bella discesa di Neziri che attraversa trequarti di campo con la palla ai piedi, prima di essere fermato dalla difesa biancoceleste.

Al 39' Muzzi vede Rocchi al limite dell'area, ma il mestrino si allarga troppo sulla destra e il suo tiro dall'out è facile preda di Virt. Dall'altra parte risponde Sereni alzando a due mani sulla traversa un tiraccio dal limite di Mendoza. In apertura di ripresa è ancora la punta peruviana a graziare la difesa laziale, non riuscendo a concludere, al 4', da pochi passi dalla porta. Al 12' su di un calcio della bandierina, Cecer, da buona posizione manca lo specchio della porta con Sereni battuto. Due minuti più tardi, Rocchi, lanciato da Cesar, non riesce a controllare la palla, consentendo a Virt di uscire sui suoi piedi. Al 20' Oddo mette una palla al centro, Virt esce a vuoto, ma con la porta vuota nessun laziale riesce ad approfittarne. Al 28', però, Virt nulla può su un tiro al volo di sinistro di Tommaso Rocchi, pescato con un lancio perfetto di Emanuele Filippini. Passano 90 secondi e Cesar raddoppia: Virt esce fuori dall'area, cercando di anticipare il brasiliano lanciato sulla sinistra, manca la palla e il laziale insacca nella porta vuota con un lungo e perfetto pallonetto. Dieci minuti più tardi Pandev, entrato al posto di Rocchi, dribbla due avversari e dal limite batte un Virt in uscita non proprio impeccabile, fissando il risultato su un 3-0 che garantisce di fatto il passaggio del turno alla squadra romana. Appuntamento tra 15 giorni all'Olimpico.


Il sito web "Uefa.com" commenta così la gara:

L'SS Lazio soffre nel primo tempo ma si afferma nel corso della ripresa grazie a una prova di carattere. In gol Tommaso Rocchi, Cesar e Goran Pandev. La gara di ritorno si annuncia come una semplice formalità. Il tecnico dei biancocelesti Mimmo Caso apporta numerose varianti all'undici che ha superato l'UC Sampdoria nel turno di campionato scorso. Matteo Sereni sostituisce Angelo Peruzzi tra i pali mentre l'inedita linea difensiva è composta da Massimo Oddo e Oscar Lopez sulle corsie esterne e dalla coppia centrale formata da Paolo Negro e Sebastiano Siviglia. A centrocampo spazio a Ousmane Dabo ed Emanuele Filippini supportati sulle fasce da Cesar e Antonio Filippini. In avanti debutto europeo per Rocchi al fianco di Roberto Muzzi. Il Metalurg Donetsk occupa il secondo nella classifica del campionato ucraino, a pari merito con la più blasonata Dinamo Kiev, e sin dall'avvio si conferma squadra solida e ben organizzata. Al 15' i padroni di casa sfiorano il vantaggio con Anders Mendoza che da pochi passi gira sopra la traversa un cross di Georgi Demetradze. Sei minuti più tardi ancora protagonista in negativo l'attaccante peruviano che a tu per tu con Sereni invece di concludere a rete opta per un assist a Demetradze favorendo la chiusura di Siviglia.

La reazione della Lazio è poco ordinata ma con il passare dei minuti il movimento di Muzzi e Rocchi mette in crisi la retroguardia ucraina e alla mezz'ora il portiere del Donetsk Yuriy Virt è costretto a neutralizzare in uscita una pericolosa combinazione tra i due. Poco dopo però è ancora Mendoza a sfiorare il gol con un tiro dalla distanza alzato sopra la traversa in tuffo dall'estremo difensore biancoceleste Sereni. Il Donetsk va ancora vicino al vantaggio al 58' con Viacheslav Checher ma il tiro del centrocampista ucraino a portiere battuto finisce sul fondo. Sul rovesciamento di fronte Rocchi da posizione favorevole non controlla un assist di Cesar. E' il preludio al vantaggio biancoceleste che si arriva al 73': ottimo lancio di Emanuele Filippini e gran tiro al volo dell'inesauribile Rocchi che batte Virt per l'1-0. Passano solo due minuti e la Lazio raddoppia con Cesar che sfrutta al meglio un errore del portiere ucraino e insacca da posizione defilata la rete che vale il doppio vantaggio. I padroni di casa perdono fiducia e la squadra di Caso prende il comando delle operazioni dominando la partita. A 5 minuti dalla scadere arrotondano il risultato con il nuovo entrato Pandev che va a segno con un splendido diagonale dalla distanza. Il ritorno si annuncia una semplice formalità.