Domenica 9 ottobre 1988 - Cesena, stadio Dino Manuzzi - Cesena-Lazio 0-0

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9 ottobre 1988 - 2382. Campionato Italiano di calcio Divisione Nazionale Serie A 1988/89 - I giornata - Inizio ore

CESENA: S.Rossi, Cuttone, Limido, Bordin, Calcaterra, Jozic, Agostini, Leoni, Piraccini, Domini, Holmqvist (69' Traini). A disp. Aliboni, Flamigni, Chiti, Masolini. All. Bigon.

LAZIO: Martina, Monti, Beruatto, Pin, Gregucci, Piscedda, Dezotti (88' Rizzolo), Icardi, Di Canio, Sclosa (82' Marino), Sosa. A disp. Fiori, Muro, Greco. All. Materazzi.

Arbitro: Amendolia (Messina).

Note: ammoniti Calcaterra, Sclosa, Jozic, Dezotti e Icardi. Esordio in serie A per Monti, Gregucci, Dezotti, Rizzolo, Di Canio, Sosa. Angoli 3-3.

Spettatori: 18.000 circa di cui 11.422 paganti per un incasso complessivo di L. 330.530.400.

Un contrasto Monti Holmqvist
Bordin inseguito da Icardi
Sclosa in azione
Il biglietto della gara
La cronaca della gara

Finisce senza gol la prima uscita stagionale della Lazio in serie A dopo il più lungo purgatorio della sua storia e un doppio rischio di serie C. Volti nuovi. Giuseppe Materazzi in panchina, un pacchetto di esordienti che va dal terzino Monti, al centrale Gregucci (uno dei baluardi della difesa di Fascetti), al giovane prodotto del vivaio Paolo Di Canio, reduce da una tormentata esperienza a Terni, con tanto di grave infortunio. A loro si aggiungerà, nel finale di questa partita di Cesena, l’altro giovane attaccante Antonio Rizzolo. E poi ci sono due dei tre stranieri: Dezotti e Ruben Sosa, mentre Gutierrez è ancora fermo e come “libero” è sostituito stavolta da Piscedda.

Il primo avversario non è dei più semplici: il Cesena di Albertino Bigon è squadra pratica, che in casa sa farsi valere. E poi i ricordi biancocelesti non sono dei migliori in terra romagnola. Se il buon giorno si vede dal mattino, questo 0-0 sarà il risultato più frequente della stagione laziale: 12 pareggi senza reti sui 19 totali, un record. Il motivo? Evidente. Materazzi è tipo pratico che sa far stare la squadra ben coperta. Quanto agli attaccanti, beh non sono certo dei bomber: il migliore, alla fine, sarà Sosa con 8 gol in un bottino totale di 23 (una rete in meno del Como ultimo in classifica). Insomma, fin dall'inizio la Lazio si comporta da neo-promossa quale è. Rischi pochi: ferrea la marcatura di Gregucci sull'ex romanista Agostini, ottimo Monti sullo sgusciante Holmqvist. Non ci fosse Cuttone a respingere sulla linea un tiro di Di Canio (ammiratissimo: per lui già si parla di grande futuro) e l’arbitro a ignorare un netto fallo da rigore di Jozic su Gregucci, forse la Lazio porterebbe a casa addirittura il bottino intero. Non accade anche perché Sosa latita e Dezotti spara alta la sua occasione, come Traini dalla parte opposta. Mugugni negli spogliatoi a fine gara: Marino e Muro sono tutt'altro che sereni, l’esclusione brucia. Materazzi allarga le braccia: la rosa gli pare fin troppo ampia e qualcuno dovrà scontentare.

Nota: La curiosità è che anche la Roma giocò in trasferta (a Pescara) in questa prima giornata del campionato '88-89. Al ritorno, per ovviare al problema, i giallorossi scesero in campo di sabato e i biancocelesti di domenica.