Domenica 8 febbraio 1987 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Parma 1-1

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Stagione

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8 febbraio 1987 - 2308 - Campionato di Serie B 1986/87 - 20ª giornata

LAZIO: Terraneo, Podavini, Camolese, Acerbis (66' Piscedda), Gregucci, Marino, Poli, Caso, Magnocavallo, Pin, Mandelli. A disp. Ielpo, Filisetti, Brunetti. All. Fascetti.

PARMA: M.Ferrari, Mussi, W.Bianchi, Galassi, R.Bruno, Signorini, Valoti (86' Zamagna), Fiorin, M.Rossi (82' Giandebiaggi), Bortolazzi, Sormani. A disp. Bucci, Andreoli, Corti. All. Sacchi.

Arbitro: Sig. Bruschini di Firenze.

Marcatori: 22' Mandelli, 75' Sormani.

Note: ammoniti Bianchi e Rossi entrambi per gioco scorretto. Osservato un minuto di silenzio per commemorare Adriano Basaglia, storico tifoso biancoceleste. Esordio in serie B per Giandebiaggi. Angoli 3-2 per la Lazio

Spettatori: 35.000 circa (10.174 abbonati e 22.227 paganti)

La rovesciata-gol di Mandelli

Al momento del decollo la Lazio ha chiuso di botto le ali. Dopo la sosta che le aveva permesso di tirare il fiato, eccola incappare in un pareggio interno, questo col Parma di Arrigo Sacchi, non certo preventivato. La più brutta Lazio della stagione almeno fin qui: lo hanno detto tutti alla fine, da Calleri a Fascetti, che ha salvato il solo instancabile Camolese. E' vero che mancavano Fiorini, Schillaci ed Esposito e che Acerbis stava male, ma pure gli ospiti erano privi di Melli, Fontolan e Piovani. E dire che il match non si era messo affatto male, grazie alla prodezza del baby Mandelli, una girata volante irresistibile su punizione di Caso corretta in assist dall'avanzato Gregucci. E in precedenza Caso e Magnocavallo avevano a loro volta sfiorato il centro. Ma, sotto gli occhi di un Olimpico incredulo, piano piano i biancocelesti hanno iniziato a sbagliare l'impossibile, lasciandosi intontire dal pressing avverso e non arrivando più pericolosamente in area avversaria, nonostante Poli e Mandelli sembrassero ispirati. Poca assistenza dal centrocampo, tutti sotto tono e troppi campanelli d'allarme inascoltati: un'occasione incredibile fallita da Bortolazzi a tu per tu con Terraneo, una prodigiosa uscita del portiere sul terzino Bianchi.

Nella ripresa, sparito di scena anche il propositivo Magnocavallo, si è visto il Parma giostrare in libertà pur senza rendersi quasi mai pericoloso. Finché, a un quarto d'ora dalla fine, Poli ha perso palla sull'out sinistro, Valoti ha crossato in libertà e Podavini si è lasciato beffare come un pivello dal giovane Sormani, spuntatogli alle spalle in piena area di rigore e freddissimo nel trafiggere Terraneo. Un peccato non aver portato a casa i due punti mentre stentavano le altre pretendenti alla promozione: Lazio prima con la Cremonese nella classifica purtroppo solo virtuale. Ma il calo fisico e mentale evidente in questo match ha lasciato perplesso tutto l'ambiente.