Domenica 7 novembre 1993 - Napoli, stadio San Paolo - Napoli-Lazio 1-2

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7 novembre 1993 - 2584 - Campionato Italiano di calcio Divisione Nazionale Serie A 1993/94 - XI giornata

NAPOLI: Taglialatela (42' Di Fusco), Ferrara, Francini, Gambaro, Cannavaro, Nela, Di Canio, Bordin, Fonseca, Policano (64' Buso), Pecchia. A disp. Corradini, Corini, Bresciani. All. Lippi.

LAZIO: Marchegiani, Bacci, Favalli, Di Matteo, Bonomi, Cravero (79' Bergodi), Winter, Doll, Boksic, Di Mauro, Signori. A disp. Orsi, Sclosa, De Paola, Casiraghi. All. Zoff.

Arbitro: Stafoggia (Pesaro).

Marcatori: 68' Favalli, 70' Fonseca, 82' Signori (rig).

Note: cielo coperto, temperatura mite, terreno in buone condizioni. Ammoniti Favalli e Francini. Sorteggio antidoping per Ferrara, Corradini, Di Matteo e Doll. Esordio in serie A per Alen Boksic classe 1970. Calci d'angolo: 4-7.

Spettatori: 52.234 (38.862 paganti e 13.372 abbonati).

Duello Boksic-Ferrara
Ferrara contrasta Boksic
Alen Boksic a fine partita
Favalli sblocca il risultato
Il pareggio partenopeo con Fonseca
Signori trasforma il rigore della vittoria
Fasi della gara
Il biglietto del treno speciale per sportivi
Il biglietto in "Tribuna Posillipo" (grigio)
Il biglietto nei "Posti Popolari" (viola)
Il biglietto in "Tribuna Ospiti" (beige)

Lazio sotto choc e allo sbando. Lazio all'ultima spiaggia, con Dino Zoff in bilico, valigia pronta e panchina pericolante. Ma chi, ignaro di tutto, compresa l'eliminazione dalla Coppa Uefa, fosse casualmente capitato ieri al San Paolo avrebbe creduto che le parti si fossero invertite e che ad essere in crisi fosse il Napoli, non certo quella Lazio che ha dominato per sessanta minuti e che, soprattutto nel secondo tempo, ha strapazzato l'avversario meritando ampiamente di vincere. Il Napoli infatti, dopo un inizio promettente, ha sempre di più sbandato, ha sbagliato partita, è parso certo irriconoscibile rispetto a precedenti prestazioni forse sin troppo elogiate ed ingannevoli. Nel primo tempo è accaduto poco o nulla. Il Napoli, con Di Canio in gran forma, attaccava ma sbatteva inesorabilmente contro il "muro" laziale, che evidenziava la giornata nera di Fonseca; il gioiellino Pecchia correva molto, ma con poco ordine. Il fatto è che il vituperato Zoff, giudicato in bilico tra panchina e aereo, ha dimostrato di conoscere bene i limiti del Napoli e li ha sfruttati a dovere. Bacci è stato inserito all'ultimo momento al posto di Bergodi e si è incollato a Di Canio, non impedendogli di fare ottime cose ma comunque contrastandolo sempre con molto vigore. Davanti a Cravero si vedevano difensori quasi perfetti: Bonomi annullava Fonseca, Di Mauro anticipava Pecchia, Di Matteo conteneva brillantemente l'irruenza di Policano, chissà perché preferito a Buso, tardivamente inserito da Lippi quando i giochi erano ormai già stati fatti. A centrocampo dava una mano anche il brillante Favalli, emergeva il solito motorino Winter, si sacrificavano il bravo Doll e lo stesso Signori, anche se Boksic al suo debutto nel campionato italiano risultava fatalmente isolato. Il Napoli combinava poco, era annebbiato, sbagliava tutti i passaggi o quasi e Marchegiani doveva intervenire solo al 37' su tiro di Di Canio. Già negli ultimi dieci minuti del primo tempo la Lazio aveva preso in mano il gioco, costringendo il Napoli ad affannosi recuperi. Taglialatela si infortunava, ma la riserva Di Fusco parava impeccabilmente al 46' un bel tiro al volo di Signori. Insomma questa Lazio, considerata in picchiata libera ed intorno alla cui bara già si accendevano i primi ceri, nella ripresa confermava la sua netta superiorità. Doll, sempre più bravo, si portava in avanti; Signori, in netta ripresa, ad ogni scatto superava Cannavaro. Francini era incerto, Nela doveva correre a destra e sinistra per mettere una pezza agli errori dei compagni. Anche Boksic prendeva coraggio e faceva la sua parte, pure se Ferrara lo controllava bene. Ma era la manovra della squadra di Zoff ad essere fluida, non travolgente ma sicuramente superiore a quella di un avversario quasi intimidito, incapace di reagire. Un tiro di Di Matteo andava fuori di poco, Di Fusco parava su Boksic all'11 e al 17' era di nuovo Boksic a provarci con un colpo di testa, ma il portiere salvava ancora. Possibile che tanta superiorità non dovesse concretizzarsi in gol? Al 26' arrivava anche la rete. Boksic difendeva di forza la palla sulla sinistra e il suo centro era raccolto da Doll, che con un tocco delizioso lanciava Favalli: tiro prepotente e palla in rete. Il Napoli accusava il colpo, ma con le ultime forze rimaste si gettava in avanti. Al 26' Di Canio, con un guizzo disperato, metteva al centro una palla che sembrava facile preda dei difensori laziali. Ma Bonomi e soprattutto Cravero avevano un indugio fatale, Marchegiani usciva con un attimo di ritardo e Fonseca poteva così siglare il pareggio. Giochi fatti? Tutto lasciava credere di sì, ma la Lazio aveva la forza di reagire, mentre quelli del Napoli erano sussulti poco convinti. Al 38' arrivava la svolta decisiva. Palla vagante in area napoletana che andava verso Doll e sulla cui traiettoria Francini, impaurito, interveniva con la mano. Signori, con un gran tiro, trasformava l'inevitabile rigore. Ora si dirà che i laziali hanno giocato per salvare Zoff e che, chissà, la vittoria di Napoli rilancia i biancazzurri verso l'alta classifica. La verità è che la Lazio ha un parco giocatori di tutto rispetto, mentre il Napoli (che per la cronaca, pur senza troppa convinzione, ha protestato per due presunti rigori) è stato forse troppo lodato ed è stato giustamente punito.

C'era anche Cragnotti, a sorpresa: "Non avrei mai esonerato Zoff: non è nello stile della Lazio, chiuderemo il campionato con lui. Ho letto critiche vergognose sulla Lazio e sui miliardi spesi: perché non vediamo anche quelli delle altre società ?...". In casa biancazzurra è il momento delle rivincite. I giocatori sono in silenzio stampa, tranne Boksic che, in uno scontro con Ferrara, ci ha rimesso un incisivo: "Ho portato fortuna? Può darsi, ma la squadra si è espressa bene. Il collettivo è ottimo". Francini spiega il rigore: "C'è stato un rimbalzo strano, ho visto con la coda dell'occhio una maglia gialla, ho avuto un gesto istintivo. Mi dispiace". Triste pure Taglialatela: distorsione alla caviglia, out un mese.

Fonte: Corriere della Sera