Domenica 7 gennaio 1951 – Roma, stadio Torino – Lazio-Milan 1-1

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7 gennaio 1951 - Campionato Italiano di calcio Divisione Nazionale Serie A 1950/51 - XVIII giornata

LAZIO: Sentimenti (IV), Antonazzi, Furiassi, Alzani, Sentimenti (V), Sentimenti (III), Arce, Flamini, Höfling, Cecconi, Puccinelli. All. Sperone.

MILAN: Buffon, Silvestri, Foglia, Annovazzi, Tognon, Bonomi, Burini, Gren, Nordahl (III), De Grandi, Renosto. All. Czeizler.

Arbitro: sig. Galeati di Bologna.

Marcatori: 11' Sentimenti (V) (rig.), 18' Sentimenti (III) (aut).

Note: temperatura mite, sole tenue con leggera foschia in alto; incidenti di lieve entità a Renosto, Burini, Furiassi e Nordahl. Solo quello incorso a Burini al 80’ è stato di una certa entità ed ha costretto il giocatore a zoppicare fino al termine, rimanendo quasi inoperoso; al 50’ Galeati accorda un calcio di rigore per un fallo di Sentimenti (V) su Nordahl, ma lo specialista Annovazzi lo tira tra le braccia di «Cochi»; calci d’angolo 6-2 in favore della Lazio; presenti in tribuna d’onore: gli on. Campilli, Andreotti, Vischia e Bertone ed il presidente del C.O.N.I. Giulio Onesti.

Spettatori: 33.000.

La Gazzetta dello Sport titola: Il Milan pareggia sul campo della Lazio e Gianni Brera scrive: Meglio dei frombolieri Sentimenti IV° e Buffon. La difesa del Milan ha conquistato con gagliardia, ammirevole coraggio ed uno snervante lavoro di marcatura e d’intercettazione, neutralizzando stoccatori del calibro di Arce, Puccinelli e Cecconi, il pareggio, ma l’attacco, privo di Liedholm e con un condottiero timoroso quale De Grandis al suo posto, ha mancato la vittoria. Nordahl ha resistito ai suoi acciacchi, ma senza fortuna; Gren estremamente impacciato sia in fase d’impostazione che nelle conclusioni e quando i suoi lanci per Nordahl e Burini raggiungevano questi in posizione favorevole immancabilmente quest’ultimi o fallivano il tiro o non lo tentavano nemmeno. Il Milan dopo questo incontro è imbattuto in trasferta (sei vittorie e tre pareggi) ed il pareggio in casa della Lazio molti tifosi l’avrebbero sottoscritto a priori, ma la partita non ha toccato vertici inconsueti di bellezza anche se in alcuni momenti è risultata avvincente per slancio agonistico, per velocità di azioni e per l’impegno dei protagonisti.

La Lazio ha fatto meglio quanto ad impostazione offensiva e varietà di gioco, ma s’è trovata di fronte una mediana mai disposta a cedere, una linea di terzini accortissima ed un portiere che ha strappato applausi sia nelle uscite che nella presa. I romani non sono mai riusciti a trovare lo stoccatore in grado di liberarsi, di tirare a botta sicura. Ogni loro azione ficcante si spegneva in area rossonera, il famoso Arce, buon tocco e scatto bruciante, stacco notevole, dribbling efficace e vario, non è mai riuscito a costruire niente di apprezzabile, comunque è risultato il migliore dei suoi, estroso e guizzante; Flamini, alle prese con Gren in fase arretrata e con Bonomi in fase avanzata, ha perso efficacia e potenza nei dribbling, soprattutto il mediano rossonero non gli ha dato scampo, lo ha anticipato e prevenuto, arrestandolo dopo la prima battuta: un Bonomi magnifico. Cecconi costituiva il pericolo maggiore insieme ad Arce, ma Annovazzi non gli ha dato tregua, non l’ha lasciato un istante, anche nelle mischie di testa o di piede emergeva sempre Carletto Annovazzi; Höfling, uomo di manovra, s’è tanto applicato a trovare uno spiraglio per sé o per i suoi compagni, ma di fronte a Tognon che presidiava ogni zona ha perso tutti i duelli, infatti Tognon oltre che prevalere negli interventi ha spesso operato travolgenti irruzioni; Puccinelli, considerato fuori forma dai critici, è invece apparso vivace come al solito e pericoloso nelle battute da distanza ravvicinata, alternandosi con Arce ha trovato sulla sua strada ora Silvestri ed ora Foglia, senza mai spuntarla.

Comunque è stato alquanto difficile il compito dei laterali azzurri: Alzani aveva vita facile con De Grandi e poi anche con Renosto ebbe il sopravvento, ecco perché Sperone lo dirottò a sinistra sulle orme di Gren agevolando così Sentimenti III, autore di pregevoli lanci, di tocchi per i laterali e ali nonché di varie staffilate; il più piccolo dei Sentimenti, nel ruolo di centro mediano, ha controllato Nordahl col cuore in gola, spesso ha stretto i denti e talvolta il suo piede, spinto con troppo slancio, non sempre ha colpito il pallone, ma Nordahl, che iniziò cautamente, gli concesse vita facile per lunghi periodi, salvo lasciarlo sul posto quando riceveva il lancio buono, nel qual caso irrompeva su di lui un terzino od i laterali che retrocedevano sulle estreme avversarie, ma Nordahl, ogni qual volta riuscì ad eludere, se la vide con il colosso Sentimenti IV. Antonazzi è risultato il migliore dei terzini azzurri, mentre Furiassi venne talvolta sorpreso da Burini il quale ultimo non trovò mai il tiro della stoccata decisiva.

Nel primo tempo le squadre si sono equivalse, nella ripresa ebbe il sopravvento il Milan senza però trovare mai la via della rete e la Lazio reagiva con fulminee puntate offensive arrivando a valanga nell’area di Buffon, ma la difesa rossonera ha retto benissimo anche al serrate finale. Tutto sommato il pareggio è risultato giusto. Quanto alla cronaca: batte la Lazio il calcio d’inizio e subito si lancia con Arce il quale trova Bonomi che ben appostato respinge verso l’area opposta, qui Sentimenti V manca l’intervento di testa allora il pallone è di Nordahl che però viene arpionato da Sentimenti III il quale serve erroneamente Burini, ma questo per evitare Furiassi restituisce a Nordahl che è già circondato e Furiassi respinge talmente lungo che il pallone è preda di Buffon; al 6’ azione di tutta la prima laziale conclusa da Flamini con uno spiovente, risolto di pugno da Buffon e ripreso da Höfling che appoggia per Cecconi il quale in mischia liscia da non più di quattro metri dalla porta; al 7' contropiede rossonero con Gren che indovina l’allungo per Nordahl il quale spara sull'esterno della rete; all'8’ Gren apre su Burini la cui fuga viene stoppata ed allontanata da Sentimenti III; al 9' applausi per Buffon che agguanta in presa alta un lancio di Flamini; seguono momenti di pressione laziale con mischia in area rossonera; all'11' Arce tira ma colpisce l'addome di Tognon, ma anche il braccio, forse è volontario, Tognon si accascia, ma Galeati decreta il rigore che Sentimenti V trasforma.

La Lazio continua ad attaccare: al 13' Buffon anticipa di un soffio Flamini che conclude dopo un magnifico scambio con Höfling ed Arce e subito dopo è Silvestri che arresta energicamente Cecconi al limite dell’area, la conseguente punizione di Arce viene deviata in tuffo da Buffon, quindi è Puccinelli che ribatte in mischia, e poi Arce al volo che staffila a rete ma la mano di Tognon arresta nettamente tanto che Buffon raccattata la palla non sa se la debba rimettere, il «mani» lo hanno visto tutti, ma Galeati questa volta lascia correre. Poi De Grandi imposta un’azione su Nordahl, il quale apre per Burini, ma intercetta Sentimenti V che respinge di testa; segue un ulteriore passaggio di Burini per Nordahl che di testa spedisce alto sopra la traversa; finalmente si sveglia Gren che al 18' dalla destra crossa per servire Nordahl o Burini ed invece il tiro è raccolto da Renosto che rilancia in avanti ancora Gren, contrastato da Sentimenti III, ma nel frattempo Sentimenti IV esce per afferrare la sfera ed invece è suo fratello che beffardamente tocca la palla per servirlo non accorgendosi che lui è uscito e la spedisce nella porta incustodita. Gren gioca spazioso e tende a lanciare sempre avanti non importa come e dove, purché il gioco sia volante e stavolta gli è andata bene.

Al 25' Antonazzi interviene egregiamente su Nordahl lanciato dal solito Gren e successivamente «Cochi» si fa perdonare parando una cannonata di Nordahl da otto metri, anche questa volta su lancio di Gren. Però sull'altro fronte Foglia, Tognon e Buffon salvano a turno altrettante girandole laziali e due spunti di Burini finiscono nel nulla. Tognon arresta un’azione volante di Höfling, e Buffon eguaglia «Cochi» alzando in angolo una staffilata di Sentimenti III, una palla che usciva da una mischia furibonda ed il tiro del mediano era forte ed inesorabile. Nell'intervallo Czeizler deve aver detto qualcosa a Nordahl e Gren tanto che il «professore» al 47' sferra un tiro ma «Cochi» lo afferra senza muoversi, al 50' Nordahl scatta verso la rete su intelligente tocco di Burini ma Sentimenti V, bruciato sullo scatto, lo atterra: rigore! Annovazzi si appresta al tiro in un uragano di fischi e «Cochi» con dei saltelli si sposta sulla destra, lo specialista rossonero ingenuamente glielo tira forte e «Cochi» senza nemmeno tuffarsi devia la palla sulla sinistra dove s’avventano Renosto, con il suo ginocchio malconcio, ed Antonazzi: il rigore ha incattivito tutti, né Annovazzi né alcun altro milanista protesta perché il portiere s’è mosso anzitempo, ma ha parato e si prosegue; al 52' Nordahl tenta un tiro da lontano nonostante Burini fosse libero sulla destra ed in posizione favorevole; poi su un cross di Puccinelli Foglia colpisce di gomito, involontario!; al 55' ed al 56' due tiri fuori di Cecconi e di Flamini, quindi buoni interventi difensivi di Annovazzi; al 60' Nordahl scarta Sentimenti V e si avvia a rete, ma Antonazzi lo anticipa e mette in angolo; dalla bandierina calcia Renosto che tocca corto per Burini il quale effettua un traversone e mezz'altezza, ma De Grandi lo manca ad un metro dalla porta e Sentimenti V lo respinge, lo riprende Silvestri che rischia il tiro da lontano, ma il suo bolide esce alto di poco.

Il Milan domina: al 63' Renosto tira a rete, ma Sentimenti III respinge; al 64' Puccinelli da destra crossa per Cecconi che tira, ma Buffon blocca in tuffo; al 72' Burini lancia Nordahl che dribbla Antonazzi, ma Sentimenti IV con un'uscita volante gli soffia la palla; al 73' Gren riceve una punizione a favore, tocca per Nordahl e questi a Burini che gliela restituisce, quindi di nuovo a Nordahl che tira ma manca la porta di almeno tre metri; al 75' bellissima palla di Nordahl per Gren, il «professore» potrebbe tirare ma scorge Burini, allora apre per lui che tira sfiorando l’incrocio dei pali; al 77' fuga di Renosto da centro campo che traversa benissimo, ma non la raccoglie nessuno; all'80' Alzani salva su Nordahl, lanciato da Burini; all'82' Flamini interrompe il riposo di Buffon e tenta di beffarlo con un pallonetto, ma questi con un tuffo all'indietro devia all'ultimo istante sopra la traversa; all'89' un ultimo spunto di Nordahl senza troppa convinzione, ma in area laziale acciacca, volontariamente, sullo slancio Furiassi; finisce qui, Galeati fischia il termine.





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