Domenica 6 febbraio 2011 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Chievo Verona 1-1

Da LazioWiki.

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6 febbraio 2011 - 3.409 - Campionato di Serie A 2010/11 - XXIV giornata - inizio ore 15.00

LAZIO: Muslera, Lichtsteiner, Biava, Dias, Radu (18' Scaloni), Brocchi, Matuzalem, Bresciano, Hernanes (69' Sculli), Zarate (78' Mauri), Kozak. A disposizione: Berni, Stendardo, Ledesma, Gonzalez. Allenatore: Reja.

CHIEVO: Sorrentino, Sardo (72' Morero), Cesar, Frey, Mantovani, Fernandes, Guana (62' Pulzetti), Jokic, Bogliacino, Pellissier, Moscardelli (46' Thereau). A disposizione: Squizzi, Constant, Rigoni, Granoche. Allenatore: Pioli.

Arbitro: Sig. Baracani (Firenze) - Assistenti Sigg. R.Bianchi e Iannello - Quarto uomo Sig. Orsato.

Marcatori: 48' Hernanes, 64' Cesar.

Note: giornata mite, terreno in buone condizioni. Ammoniti: Biava, Moscardelli, Kozak, Jokic, Pulzetti, Fernandes. Angoli: 8-4 per la Lazio. Recuperi: 2' p.t., 3' s.t.

Spettatori: 20.000 circa con 8.850 paganti e 12.850 abbonati.


Il calcio di punizione vincente di Hernanes
L'esultanza del brasiliano
Un altro fotogramma del brasiliano che festeggia la marcatura
Il pareggio clivense
Cristian Brocchi
Giuseppe Biava contrasta Pellissier
Frey salva la rete veronese
Libor Kozak sconsolato
L'attaccante ceco in azione


La Gazzetta dello Sport titola: "Cesar risponde a Hernanes. E la Lazio rallenta ancora. All'Olimpico finisce 1-1 tra i biancocelesti e il Chievo: a Reja non basta la prodezza del brasiliano su punizione. I veronesi si confermano squadra solida e difficile da affrontare".

Continua la "rosea": "Ci difendiamo bene, ma davanti creiamo poco". Lo aveva detto Edy Reja dopo lo 0-0 a S. Siro col Milan. E l'incisività offensiva manca anche nell'1-1 interno col Chievo, che rappresenta un'occasione persa. Terza in attesa del posticipo Inter-Roma, la Lazio non sfrutta il gioiello di Hernanes e si fa rimontare da un Chievo giunto al sesto risultato utile consecutivo. Difficile parlare di Champions. Ci sentiamo di condividere le parole di Reja, che realisticamente ha parlato di Europa League. Pioli, reduce da un turno infrasettimanale nel quale ha cancellato il Napoli dal campo, cambia qualcosa. In difesa Frey affianca Cesar in mezzo: Mandelli e Andreolli non stanno benissimo. Guana fa rifiatare Rigoni a centrocampo. Ma la vera sorpresa è Jokic, molto spesso quinto quinto di difesa. Nessuno stravolgimento per Reja, che concede un turno di riposo al Mauri un po' calante di questa fase per fare spazio a Bresciano. Torna Zarate dopo il parapiglia di Bologna, accanto al discusso Kozak, centravanti che qualcuno sta cercando di etichettare come picchiatore ma che si conferma elemento molto interessante soprattutto in prospettiva.

Il Chievo non sta facendo la bella stagione di cui è protagonista per caso. I ragazzi di Pioli, che hanno qualche problema quando devono fare la partita, si difendono davvero bene. Concedono pochissimo. Sono corti. Raddoppiano. E quando possono ripartono con Pellissier. E la Lazio fatica nella prima parte. Gli spazi sono pochini. Hernanes e Zarate sono marcati bene: soprattutto l'argentino non ha mai campo per partire con le sue progressioni. L'unico pericoloso è Kozak, che fa a sportellate e si fa sentire. Nelle due occasioni in cui il ceco si rende insidioso sono Nicolas Frey e Sorrentino a evitare guai peggiori. E ci vuole un gran colpo di Hernanes, proprio in chiusura di primo tempo, a sbloccare la partita. La punizione di destro del brasiliano è perfetta, anche se Sorrentino nella circostanza non ci convince del tutto, facendosi sorprendere sul suo palo. Gol comunque meritato dai biancocelesti, più continui nel fare la partita. Pioli riparte con Thereau per Moscardelli e due brividi, provocati da Fernandes e Sardo. I veronesi capiscono che questa Lazio dietro può essere battuta. Il pari arriva su palla inattiva. Dias si fa beffare da Cesar sul secondo palo sul corner di Bogliacino.

Rivedibile l'atteggiamento di tutta la retroguardia nelle marcature. Anche se resta il dubbio su un possibile fallo di Jokic su Matuzalem non fischiato, da cui nascono azione e corner dell'1-1. E qui vengono fuori i limiti della Lazio. Reja ci prova con Sculli e Mauri per Hernanes e Zarate, ma le difficoltà contro le squadre che si chiudono bene restano. Sorrentino non deve compiere nessuna parata. La Lazio ha spirito e voglia di fare, ma non altrettanta lucidità. E contro squadre che regalano poco è difficile fare la differenza.


Il Messaggero titola: "Prestazione opaca per la squadra di Reja contro il Chievo raggiunta dopo essere passata in vantaggio con Hernanes.

L'articolo così prosegue: Finisce 1-1 con la rete di Hernanes, la giornata sì del Chievo, e il mezzo muso lungo di Zarate, tornato in campo dopo la squalifica per rissa col Bologna e uscito tra i fischi al 33' della ripresa senza aver lasciato il segno. Il sapore è quello dell'occasione mancata, perché dopo il successo con la Fiorentina e il pari con il Milan, la squadra di Reja deve accontentarsi del punto che ne mette in luce la poca incisività in attacco. Con l'unica novità di Bresciano (inguardabile nel centrocampo bianconceleste), il tecnico laziale ha confermato il giovane Kozak, nel tandem d'attacco con il rientrante Zarate. Il diciottenne non segna, ma in campo si fa sempre molto vedere. L'altro gioiello di casa Lazio, Hernanes, spicca per la rete del vantaggio allo scadere del primo tempo: fino ad allora non aveva fatto molto, ma la punizione-gol vale la partita.

Il pari alla fine è giusto, perché se la Lazio ha premuto di più in avvio, il Chievo ha cercato e ottenuto il pari facendo tremare negli ultimi dieci minuti i padroni di casa, troppo remissivi nel difendere prima l'1-0 e poi il pareggio. Eppure qualche occasione i biancocelesti l'avevano avuta: al 12' con Kozak che salta un avversario, calcia piano ma la palla sarebbe entrata se Frey non avesse salvato sulla linea. Al 39' con Dias che su un corner si alza bene di testa e stavolta è Fernandes a salvare la porta del Chievo. Nella ripresa il Chievo si fa più aggressivo alla ricerca della rete che arriva al 19' su un angolo di Bogliacino. La difesa laziale (Dias si fa anticipare, ma è l'unica pecca di una buona gara del giocatore) dorme un po' e Cesar si insinua sul secondo palo. La Lazio rallenta ancora, il Chievo torna a casa con una nuova conferma.


La Repubblica titola: "La Lazio è stanca. Il Chievo la blocca. Una zampata di Cesar nella ripresa pareggia il gran gol di Hernanes arrivato in chiusura di primo tempo: all'Olimpico finisce 1-1. Biancocelesti pericolosi solo a sprazzi, clivensi ordinati e sempre più lontani dalla zona calda. La squadra di Reja ora sente sul collo il fiato delle inseguitrici".

L'articolo così prosegue: I fischi dell'Olimpico fanno da sottofondo all'ennesima occasione persa dalla Lazio di Reja: i capitolini si fanno imbrigliare in casa da un Chievo che non va oltre il compitino, riuscendo però ad attuare al meglio il piano partita che prevedeva il ritorno da Roma con almeno un punto. I biancocelesti occupano al momento il terzo posto in solitaria ma la risalita robusta di Palermo e Udinese aggiunta alle gare da recuperare di Inter e Roma fanno pensare ad un'imminente uscita dalle posizioni di testa. Pioli conferma il 3-5-2 vincente contro il Napoli, il collega goriziano risponde con un rombo di centrocampo in cui si rivede dal primo minuto Bresciano, sin qui titolare in una sola occasione in campionato: la mossa non ripaga il tecnico. La prima chance capita sui piedi di Kozak: il ceco va avanti in area più per inerzia che per convinzione ma il suo tocco, pur maldestro, supera Sorrentino, rendendo necessario il salvataggio sulla linea di Frey. Al 18' la Lazio perde Radu, rilevato da Scaloni. Il massimo sforzo dei romani arriva a cavallo del 39': mancino di Zarate messo in angolo dal portiere clivense, sugli sviluppi del corner Dias stacca in completa solitudine trovando l'opposizione decisiva di Fernandes, che di testa si sostituisce al suo estremo difensore.

Stanno per finire i due minuti di recupero quando Moscardelli atterra Brocchi ai 30 metri: sul pallone si presenta Hernanes, sin lì in ombra, e inventa un destro tanto violento quanto preciso. Sorrentino non è perfetto e non può nulla, padroni di casa in vantaggio all'intervallo. La reazione del Chievo è rabbiosa in avvio di ripresa. Al 4' Bogliacino crossa in rovesciata per Fernandes, solissimo sulla linea dell'area piccola: la girata aerea dell'elvetico è flebile, Muslera blocca. Sessanta secondi più tardi Scaloni si addormenta, Sardo gli porta via il pallone in tackle e centra immediatamente verso il palo lontano dove Lichtsteiner ostacola di mestiere Thereau. Al 19' gli ospiti trovano il pari. Corner di Bogliacino da destra, la sfera attraversa tutta l'area e Cesar allunga la gamba quanto basta per anticipare Dias e griffare l'1-1. Da lì in poi non succede praticamente più nulla: da registrare soltanto lo scollamento tra Reja e il pubblico dell'Olimpico, non proprio convinto dalle sostituzioni di Hernanes e Zarate. Buon per il Chievo, che torna a Verona vedendo incrementato di un punto il suo distacco dal Cesena terzultimo.


Tratte da Il Messaggero, le dichiarazioni post-gara:

Reja attacca Sky e difende Kozak: "E' vittima di un linciaggio mediatico". Replica ai fischi dei tifosi: "Hernanes e Zarate sono due idoli, ma se non rendono vanno tolti".

"Il Chievo è una squadra solida che non ti dà la possibilità di giocare: siamo riusciti a fare gol, poi loro ci hanno pareggiato con mezzo tiro. Con un po' di attenzione potevamo evitarlo". Sono le parole del tecnico della Lazio, Edy Reja ai microfoni di Premium Calcio, dopo il pareggio interno con il Chievo per 1-1. Il tecnico biancoceleste ha parlato anche del giovane attaccante Kozak. "Vedo che è molto penalizzato da questa situazione mediatica che si è scatenata su di lui ingiustamente dopo le polemiche post Milan-Lazio e io voglio difenderlo: anche oggi ha subito più falli di quanti gliene hanno fischiati". Il linciaggio mediatico contro Kozak proprio non gli è andato giù, così come l'arbitraggio di Baracani, e i fischi dei tifosi biancocelesti al momento delle sostituzioni, prima di Hernanes e poi di Zarate. Ad amareggiare il tecnico della Lazio, Edy Reja ("per noi questo pareggio è come una sconfitta"), non è stata la prestazione della sua squadra contro il Chievo (eccezion fatta per l'errore di Dias sul gol di Cesar, "ma c'era fallo"), ma l'atteggiamento della stampa nei confronti dell'attaccante ceco dopo la sfida di San Siro contro il Milan.

"Complimenti a Caressa e Bergomi per il linciaggio mediatico contro Kozak", aveva esordito ai microfoni di Sky, subito contraddetto dai conduttori in studio, per poi puntualizzare nello specifico che "io non ce l'ho comunque con qualcuno in particolare. Ma ho sentito troppi commenti ingiusti anche da parte di addetti ai lavori e questo non va bene". Critiche eccessive che, secondo Reja, hanno influenzato anche l'arbitraggio di oggi. "Gli hanno fischiato tutto contro - ha poi aggiunto in sala stampa - evidentemente in settimana gli arbitri si sono organizzati. Il ragazzo non merita né le critiche né questo trattamento sul campo". A ferire Reja, però, sono stati anche i fischi dei tifosi dopo le sostituzioni di Zarate ed Hernanes. "Sono due idoli della tifoseria, ma quando non rendono li devo togliere. Mi sembravano stanchi e infatti chi è entrato (Mauri e Sculli, ndr) ha dato più freschezza. Peccato per il risultato, c'è andata male. Con un po' più di attenzione nell'occasione del loro pareggio potevamo portare a casa i tre punti. Siamo comunque sempre nelle prime posizioni".

Ma alla Lazio sembrano mancare proprio i suoi gioielli. "Hernanes è un po' stanco. Zarate lo sto aspettando, io cerco di dargli sempre fiducia ma lui deve rispondermi. Oggi l'ho fatto giocare da punta, senza chiedergli sacrifici di copertura. La verità è che non salta più l'avversaro e che non è capace di fare i tagli. Viene sempre a prendere la palla". Alla Lazio sembra mancare quell'attaccante da 15-20 gol in grado di risolvere questo tipo di partite. "Purtroppo manchiamo di concretezza. Certo nelle nostre condizioni è una mezza sconfitta - ha ammesso - In fase offensiva non realizziamo e ora aspetto con fiducia i rientri di Floccari e Rocchi. Purtroppo ci manca la forza in avanti: Kozak è un giocatore importante, ma manca d'esperienza. Resiste sempre ai contatti, ogni tanto dovrebbe andare giù e prendere delle punizioni". L'infortunio di Radu non è grave, si tratta solo di una forte contusione.