Domenica 6 dicembre 1981 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Pescara 1-0

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Stagione

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6 dicembre 1981 - 2102 - Campionato Italiano di calcio Divisione Nazionale Serie B 1981/82 - XIII giornata

LAZIO: Pulici, Chiarenza, Spinozzi (25' Mirra), Mastropasqua, Pighin, De Nadai, Viola, Sanguin, D'Amico, Ferretti, Speggiorin. A disp. Marigo, Bigon, Vagheggi, Garlaschelli. All. Castagner.

PESCARA: Grassi, Salvatori, Eusepi, D'Alessandro, Marchi, E. Pellegrini, Casaroli (63' Lombardi), Taddei, Mazzarri, Nobili (86' Silva), Di Michele. A disp. Frison, Prestanti, Gentilini. All. Tiddia.

Arbitro: Sig. Facchin (Udine).

Marcatori: 75' Speggiorin.

Note: pioggia battente per tutta la gara, terreno pesante con ampi allagamenti. Ammoniti Taddei, Mirra, D'Amico e Viola.

Spettatori: 20.000 circa di cui 13.430 paganti.

Fernando Viola prova il tiro in porta
La rete di Walter Speggiorin

La Lazio aggancia il trenino promozione a capo di un'altra prestazione poco convincente. Ma l'1-0 sul Pescara, per quanto sofferto e striminzito, porta soprattutto una buona notizia: Walter Speggiorin si è sbloccato. Suo lo stacco di testa perentorio ancora da calcio di punizione (l'assist è di D'Amico) con cui i biancocelesti a un quarto d'ora dal termine hanno acciuffato i due punti. "Non voglio fare la fine di Chiodi", aveva detto l'attaccante vicentino in settimana ai tifosi che lo spronavano (eufemismo!) a darci dentro. Alludeva al centravanti che la stagione precedente aveva spedito sul palo il rigore-promozione, chiudendo con solo sei centri la sua esperienza laziale. La partita è bruttina, piove che Dio la manda e il campo è un acquitrino, o meglio ci diventa. confondendo le idee soprattutto al tecnico D'Amico che era partito lancia in resta. Il Pescara di Tiddia si difende e basta, metterà la testa fuori solo una volta sotto di quel gol, sfiorando il pari con Mazzarri, sì il futuro allenatore, e con Silva che spreca banalmente calciando alle stelle nel finale. I biancocelesti meritano il bottino pieno soprattutto per la rinuncia degli abruzzesi che forse pensavano di farla franca vista la scarsa dimestichezza col gol degli avanti laziali. Ma stavolta a esultare è Speggiorin che promette ai microfoni quel cambio di passo in zona gol che per ora gli è mancato. Mastropasqua ammonisce: "C'è ancora tanto da fare". Quanto a Castagner, qualche sogno comincia a cullarlo: "La classifica si delinea e la Lazio c'è". Bruttina, ma c'è.