Domenica 5 dicembre 1982 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Varese 2-0

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5 dicembre 1982 - 2145 - Campionato di Serie B 1982/83 - XIII giornata

LAZIO: Orsi, Podavini, Saltarelli, Vella (79' Badiani), Miele, Spinozzi, Ambu, Manfredonia, Giordano, D'Amico, De Nadai. A disp. Moscatelli, Tavola, Surro, Chiodi. All. Clagluna.

VARESE: Rampulla, G.Vincenzi, Braghin, Strappa, Cecilli, Cerantola (69' Misuri), Turchetta (69' Scaglia), Bongiorni, Di Giovanni, Salvadè, Auteri. A disp. Zunico, Scarsella, Mattei. All. Fascetti.

Arbitro: Leni (Perugia).

Marcatori: 67' Giordano, 73' Cecilli (aut).

Note: giornata di sole ma con temperatura rigida. Ammoniti Manfredonia, Vella, Cerantola, Bongiorni, tutti per scorrettezze.

Spettatori: 36 mila circa.

Il biglietto della gara
Il biglietto della gara
La rete di Giordano
La rete di Giordano
Una fase della gara
Spinozzi attento in retroguardia

Battendo il Varese per 2-0, la Lazio prende la fuga che, salvo clamorosi imprevisti, dovrebbe condurla verso il traguardo della serie A. Per i biancocelesti è un momento particolarmente felice. Con il successo di ieri, la formazione di Clagluna ha stabilito il nuovo record di 7 vittorie consecutive nel campionato di serie B contro le sei dell'Ascoli ottenute nella stagione 1977/78. Il suo portiere Orsi è imbattuto da ben 634 minuti. Insomma, a questo punto non sappiamo proprio chi possa fermare la squadra biancazzurra. apparsa in condizioni splendide. La compagine laziale ha saputo adattarsi come meglio non poteva al gioco gagliardo, veloce, elettrico della serie B. Ieri, contro il giovane Varese, ha opposto le identiche armi: velocità, combattività, agonismo, una certa cattiveria. Ma a differenza della squadra di Fascetti, quella laziale si può permettere il lusso di annoverare nelle proprie fila elementi di classe superiore, che danno al complesso quel qualcosa in più che gli permette, appunto, di marciare solitario verso i lidi della serie A.

Ieri, ancora una volta, l'uomo-chiave del successo è stato un grandissimo Manfredonia. Insuperabile in fase di interdizione, onnipresente a centrocampo, elemento essenziale nel lavoro di tamponamento, ha brillato di viva luce anche in fase di rifinitura preparando - al termine di una azione da vera antologia calcistica - il primo gol laziale, quello che è servito a sbloccare il risultato e che ha permesso poi all'undici di Clagluna di portare tranquillamente in porto la vittoria. La Lazio attuale anche ieri ha fornito l'impressione di possedere «una marcia in più», che le dovrebbe consentire di dormire sonni tranquilli. Accanto al formidabile Manfredonia, infatti, ha anche la fortuna - se così vogliamo chiamarla - di poter contare su un Giordano che, anche se troppo individualista e a tratti, egoista, è l'attaccante ad hoc (e Bearzot potrebbe cominciare a farci qualche pensierino!) per risolvere qualsiasi incontro. Nelle due reti di ieri - per non parlare delle altre tre o quattro palle gol sciupate di un soffio - c'è stato infatti lo zampino del goleador biancoazzurro. Ma è tutto il complesso che al momento «gira» alla perfezione.

Una bella partita, in pratica, specie dal punto di vista agonistico: e sul piano tecnico non è certo dispiaciuta. La Lazio ha confermato tutte le note positive di queste ultime gare. Difesa impenetrabile: Orsi sicurissimo. Miele un gladiatore, Podavini e Saltarelli inesorabili sui guizzanti Turchetta e Auteri; Spinozzi un «libero» con i fiocchi. Un centrocampo inesauribile, con un Manfredonia prezioso in fase di interdizione. Assai rilevante la prestazione del motorino Vella, preziosa la prova di De Nadai, un po' in ombra D'Amico, anche se sempre dal suo piede sono partiti i suggerimenti più pericolosi; punte sempre insidiose con Giordano marcato a vista, ma sempre spauracchio per qualsiasi difesa, con Ambu «spalla» sempre più ideale.

In conclusione, squadra in ottima salute. Il Varese non ha demeritato. Ha combattuto dal primo all'ultimo minuto, ha lottato su ogni pallone: ma non c'è stato molto da fare. Sono piaciuti la mezz'ala Bongiorni instancabile nel lavoro di spola, il mediano Strappa che ha giocato col coltello tra i denti. Contro le numerose palle gol fallite dai giocatori laziali (D'Amico ha colpito anche un palo al 4'), il Varese soltanto all'85' ha sciupato una facile occasione con Auteri. che di testa ha messo sul fondo da non più di due metri. Il primo gol biancoceleste è giunto al 66': Manfredonia-Miele-Manfredonia spostato sulla sinistra. Fuga velocissima e due avversari saltati come birilli: da fondo campo cross rasoterra in area. Giordano, di piatto destro, scaraventava in rete. Raddoppio al 72': Ambu a Giordano. Il centravanti faceva il vuoto in fuga solitaria, passava ancora ad Ambu che scambiava immediatamente col centravanti. Tocco delicato, con Rampulla superato dalla velocità dell'azione: traversa piena. Nel ricadere la palla, forse, superava la linea bianca. Ad ogni modo. Cecilli nel tentativo di intervenire alla disperata la collocava definitivamente in rete.

Fonte: La Stampa