Domenica 3 novembre 1985 – Catania, stadio Cibali – Catania-Lazio 2-1

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Stagione

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3 novembre 1985 - 2254 - Campionato Italiano di calcio Divisione Nazionale Serie B 1985/86 - IX giornata

CATANIA: Marigo, Longobardo, De Simone, Picci, Canuti, Polenta, P.Braglia, S.Pellegrini, Mandressi (89' Puzone), Borghi, Luvanor (78' Maggiora). All. Rambone.

LAZIO: Malgioglio, Podavini, Calisti, Galbiati, Calcaterra, Magnocavallo, Poli, Vinazzani, Fiorini (77' G.Damiani), Caso (55' Torrisi), Garlini. A disp. Ielpo, Filisetti, Spinozzi. All. Simoni.

Arbitro: Paparesta (Bari).

Marcatori: 59' Fiorini, 61' P.Braglia, 83' Borghi (rig).

Note: pioggia battente, terreno in pessime condizioni. Ammoniti Fiorini, Podavini, Magnocavallo, Mandressi, Pellegrini. Espulso Malgioglio all'84' per un calcio a Borghi.

Spettatori: 15.000 circa.

Terza sconfitta esterna stagionale per i biancocelesti che stavolta pagano a caro prezzo anche il nervosismo finale, restando in dieci per l'espulsione di Malgioglio con i cambi già fatti e G.Damiani spostato tra i pali. Peccato davvero perché su un campo al limite della praticabilità la Lazio si era battuta alla pari, rispondendo coi tentativi di Fiorini all'assalto iniziale degli etnei, vicini al gol con Borghi che ha tutto il tempo di stoppare di petto in area e cogliere il palo. Strada facendo gli ospiti si sono ritratti, impauriti, e il Catania, sia pur confusionario al massimo, ha capito di potercela fare: Borghi ha impegnato Malgioglio con un gran tiro al volo prima della pausa. Ma il match al quarto d'ora della ripresa subìva una sterzata impensabile perché era proprio la Lazio a passare grazie all'intuito di Fiorini che si lanciava a deviare nel corridoio giusto un tiro in diagonale del nuovo entrato Torrisi servito da Poli nettamente il migliore dei suoi. La gioia biancoceleste durava però due minuti esatti, il tempo per Braglia di battere il portiere laziale su punizione: finta di passaggio a un compagno e piatto preciso che si avvale anche di un rimbalzo fasullo per beffare Malgioglio. Chissà perché invece di amministrare il pur buono pareggio, la Lazio si dissolve ulteriormente, balla paurosamente in difesa finché da un patatrac Calcaterra-Galbiati scaturisce una cintura del libero ai danni del lanciato Mandressi. Rigore piuttosto netto ma proteste laziali senza fine: Borghi poi batte Malgioglio con un tiro potente dal basso in alto. Fuori di sé dalla frustrazione, il portiere laziale perde la testa scalciando proprio l'autore del gol e beccandosi il rosso, sfiorato nella rissa che ne consegue anche da Magnocavallo. La Lazio da trasferta proprio non riesce a carburare.