Domenica 31 maggio 1964 - Bologna, stadio - Bologna-Lazio 1-0

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31 maggio 1964 - Campionato di serie A 1963/64 - XXXIV giornata XVII e ultima del girone di ritorno

BOLOGNA: Negri, Furlanis, Pavinato, Tumburus, Janich, Fogli, Perani, Bulgarelli, Nielsen, Haller, Renna. All. Bernardini.

LAZIO: Cei, Zanetti, Garbuglia, Governato, Pagni, Gasperi, Maraschi, Morrone, Galli, Landoni, Mazzia. All. Lorenzo.

Arbitro: sig. Marchese di Napoli.

Marcatori: 16' Haller (rig).

Note: giornata assolata e calda. Terreno in perfette condizioni. Presenti in tribuna il Sindaco di Bologna Dozza e il Commissario Unico della Nazionale Edmondo Fabbri. Calci d'angolo: 9-2 (6-1) a favore del Bologna.

Spettatori: 40.000 circa.

Il rigore di Haller

Ultima giornata del Campionato con verdetti in testa e in coda ancora in bilico. L'Inter di Herrera, fresca Campione d'Europa con il 3-1 a Vienna sul Real Madrid, e il Bologna di Bernardini a 90' dal termine guidano la classifica a pari punti. A Milano scende l'ostica Atalanta, mentre a Bologna arriva una Lazio che vuole chiudere bene la sua positiva stagione nella quale ha preso punti a tutte le grandi. Il duello a distanza inizia dopo pochi secondi quando Mariolino Corso sblocca il risultato a San Siro. Il Bologna deve assolutamente rispondere e Perani al 4' calcia di poco sopra la traversa una punizione. Al 16' l'episodio decisivo dell'incontro. Perani viene contrastato in area biancoceleste da Landoni e Zanetti: l'ala finisce a terra senza particolari contatti ma tanto basta a Marchese per fischiare un rigore che definire generoso appare un eufemismo. Secca esecuzione rasoterra di Haller: Bologna 1-Lazio 0. E così il punteggio resterà fino alla fine. Nessun giornalista presente in tribuna, nemmeno quelli bolognesi, si pronuncia per l'esistenza del rigore. I rossoblù tentano di chiudere subito la pratica, ma prima Cei dice di no a una sberla di Fogli e poi Haller dopo uno slalom vertiginoso non dona al liberissimo Perani la più facile delle opportunità. Dopo un pallonetto di Nielsen al 24' che supera Cei perdendosi però sopra la traversa, la partita conosce un momento di stanca. Unico lampo prima del riposo è un'insidiosa punizione di Maraschi fuori di pochissimo. Al 48' il Bologna trema: su angolo battuto da Morrone, Maraschi spara in porta di prima intenzione; Negri si salva con il corpo ma il pallone è ribadito verso la rete da Galli di testa e Pavinato respinge sulla linea. La Lazio tiene bene il campo e i padroni di casa impauriti giocano in contropiede. Al 64' dopo un vano tentativo di Nielsen arrivano nuove da Milano. Raddoppio interista con Jair, ma immediata replica atalantina con Nova. Il Bologna serra i i tempi e Cei si salva miracolosamente sulle puntate al 73' di Perani e al 75' di Haller. Nell'ultimo quarto d'ora il Bologna perde tempo e i suoi giocatori chiedono continuamente alla panchina quanto manchi alla fine. Al termine la vittoria arriva e i tifosi invadono il campo festosamente. Si sparge al Comunale la voce che l'Atalanta abbia pareggiato ma in realtà nulla è cambiato a Milano con la vittoria dell'Inter per 2-1. Sarà quindi lo spareggio a decidere l'assegnazione dello Scudetto. Per la retrocessione, già scivolate in serie B la S.P.A.L. e il Bari, la terza condannata uscirà da un altro spareggio: quello tra Modena e Sampdoria. In serata la delusione patita dalla Lazio per la sconfitta viene mitigata dalla convocazione in Nazionale olimpica di Cei e Maraschi. La Lazio, più che dignitosa la sua ultima prestazione, chiude il suo campionato con un ottimo ottavo posto finale.

  • Il martedì successivo alla partita, il 2 giugno 1964, moriva improvvisamente il Presidente del Bologna Renato Dall'Ara. La domenica successiva, nello spareggio di Roma, il Bologna si laureava Campione d'Italia 1963/64 battendo l'Inter per 2 a 0.