Domenica 30 gennaio 2005 - Reggio Calabria, stadio Oreste Granillo - Reggina-Lazio 2-1

Da LazioWiki.

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30 gennaio 2005 - 3132 - Campionato di Serie A 2004/05 - XXI giornata

REGGINA: Pavarini, Cannarsa (56' Colucci), De Rosa, Franceschini, Mesto, Paredes, Mozart, Balestri, Nakamura, Tedesco (62' Borriello), Bonazzoli. A disposizione: Soviero, Piccolo, Zamboni, R.M.Veron, Esteves. Allenatore: Mazzarri (in panchina Riccardo Bigon causa squalifica del tecnico titolare).

LAZIO: Peruzzi, Oddo, Siviglia, Fernando Couto, Seric (57' Manfredini), A.Filippini, E.Filippini, Giannichedda, Cesar, Rocchi (64' Pandev), Bazzani (45' Oscar Lopez). A disposizione: Sereni, Talamonti, Sannibale, Angeletti. Allenatore: Papadopulo.

Arbitro: Sig. Saccani (Mantova).

Marcatori: 10' Cesar, 72' Bonazzoli, 90' De Rosa.

Note: espulso al 36' Cesar per doppia ammonizione, entrambe per gioco scorretto. Ammoniti Giannichedda e Seric per gioco scorretto, Pavarini per proteste, Colucci e De Rosa per comportamento non regolamentare. Calci d'angolo: 6 - 4. Recuperi: 2' p.t., 3' s.t.

Spettatori: paganti 555 per un incasso di 12.235 euro, abbonati 14.067 per una quota di 237.263,26 euro.

L'abbraccio a Cesar dopo la marcatura
La rete di Bonazzoli
Tommaso Rocchi in azione
Cesar in un momento dell'incontro

La Gazzetta dello Sport titola: "Reggina, profumo di Uefa. Bonazzoli e De Rosa rimontano la Lazio: amaranto imbattuti a gennaio. Terza sconfitta consecutiva per i biancocelesti: ora la zona retrocessione dista soltanto 4 punti".

Continua la "rosea": Cesar Aparecido Rodriguez sparisce dopo una mezz'ora di personale follia, proprio quando un Angelo salvatore, Peruzzi, appare sulla scena volando in ogni angolo della propria porta per realizzare parate da spellarsi le mani. Prende quasi tutti i palloni il portierone di Blera. Tutti, meno quello maledetto quando mancano solo 6 secondi dei 95 minuti giocati con grande intensità. Sul sinistro di Bonazzoli, Peruzzi si è già tuffato quando la palla incoccia fortunosamente sulla gamba di De Rosa che cambia la traiettoria disegnandola fuori dalla portata anche di Superman. Finisce con il grande protagonista, Peruzzi, in ginocchio e la Reggina in festa per questa terza vittoria in un gennaio senza sconfitte, che la proietta in zona Uefa dove sognano di arrivare i tifosi calabresi che cantano in coro inneggiando all'Europa. Una partita incredibile, vibrante, intensa, emozionante e condizionata dal brasiliano Cesar, cui le pressioni di mercato non fanno bene. Lotito si aspettava una proposta indecente per cederlo. Ieri di indecente si è visto il comportamento del paulista che dopo aver realizzato un gol bellissimo, con un tiro quasi da fondocampo, frutto di tecnica e precisione, si è accanito sulle gambe avversarie.

Prima colpendo due volte da dietro Paredes: Saccani sbaglia ad ammonirlo soltanto e Cesar per togliere il dubbio all'arbitro appena riprende il gioco va a falciare anche Nakamura per farsi cacciare. A quel punto la Reggina ha un'ora circa per riprendere in mano il pallino del gioco e sovvertire il risultato. E la sfrutta tutta fino all'ultimo secondo, perché davanti si ritrova un Peruzzi che persino il c.t. Lippi - grande estimatore del portiere dei suoi maggiori successi juventini - guarda con interesse in prospettiva Nazionale. Certo, va detto che la Reggina per lungo tempo rimane abbastanza statica, non riuscendo in superiorità numerica ad allargare il fronte d'attacco per aprire la difesa laziale. Ma quando sui calci piazzati gli amaranto si fanno assai pericolosi ecco l'Angelo volare. A dire il vero Peruzzi appartiene a quella generazione di grandi portieri, tipo Zoff, che nulla concedono allo spettacolo affidandosi all'essenzialità. E così le due deviazioni d'istinto su girate ravvicinate di De Rosa e Bonazzoli, nel primo tempo, strozzano in gola l'urlo dei tifosi reggini, che già pregustavano il gol. Saccani, in giornata no, riesce a non vedere allo scadere del tempo un goffo fallo di rigore di Bazzani su Mesto e così la Lazio rimane in vantaggio, grazie soprattutto a un Rocchi abile a scalare vicino ai centrocampisti per lanciare i compagni (vedi il gol di Cesar) e anche per pressare i portatori di palla avversaria. Senza Liverani e Dabo a Papadopulo mancano i creatori di gioco, ma se Cesar non si fosse fatto cacciare in quel modo sarebbe stata un'altra partita. Piuttosto del tecnico laziale non convincono le sostituzioni nella ripresa forse troppo anticipate (ha giocato quasi mezz'ora senza più cambi e già in 10) e soprattutto non sappiamo quando azzeccate, visto che in particolare Rocchi stava giocando molto bene.

La ripresa si disputa tutta nella metà campo della Lazio, ma per assurdo è in contropiede prima con Rocchi (salva Mozart sulla linea) e poi con Manfredini (palo) che gli ospiti sfiorano lo 0-2 e l'1-2. Mazzarri dalla tribuna manda in campo Colucci (tardivamente) e Borriello. Di fatto la Reggina gioca con due difensori, un regista (Mozart) e un ventaglio di sette giocatori sul fronte d'attacco che tendono però troppo ad accentrarsi e si pestano i piedi. L'azione è un po' prevedibile, con cross dalla trequarti semplici prede della difesa romana. E quando dai soliti calci piazzati De Rosa e Paredes (bella rovesciata) concludono perentoriamente c'è il solito Peruzzi. Che non può arrivare sul colpo di testa preciso di Bonazzoli, quando l'assedio calabrese è ormai giocato negli ultimi 25 metri. Sembra che la Lazio stia per capitolare, invece la Reggina tira il fiato per il gran finale. Al 90' è Paredes, su assist di Colucci, a tirare a botta sicura dal dischetto, ma Peruzzi stavolta vola davvero per la parata più bella, almeno stilisticamente. Poi riesce anche a neutralizzare un passaggio indietro azzardato di Oddo. Ma sull'ultimo calcio d'angolo, battuto a 47' e 45" Bonazzoli si avventa di sinistro dal limite e la deviazione di De Rosa rende impossibile al portiere la sesta meraviglia. Nonostante le 3 sconfitte consecutive, Papadopulo non vuol sentire parlare di salvezza, ma la penultima in classifica è a soli quattro punti e se la Lazio continuerà a (non) giocare con otto uomini schiacciati nella propria area non è che si possa guardare in alto. Anche perché di Angeli che volano ce n'è solo uno.


La Repubblica titola: "I calabresi vincono 2-1 con reti di Bonazzoli e De Rosa che recuperano il gol iniziale di Cesar espulso poi per somma di ammonizioni. La Reggina continua a volare, per la Lazio è sempre più crisi".

Continua il quotidiano: La Reggina continua a sorprendere: all'ultimo secondo dell'ultimo minuto di recupero riesce grazie a Bonazzoli e De Rosa a piegare una Lazio che era passata in vantaggio ma che alla fine ha pagato a carissimo prezzo l'espulsione nel primo tempo del brasiliano Cesar. Nell'ultimo corner, infatti, Bonazzoli ha calciato verso la porta trovando la gamba di De Rosa che mette alle spalle di un superlativo Peruzzi. Finisce 2-1. Gli amaranto toccano quota 30 in classifica, sono ancora imbattuti nel 2005 ed hanno davanti un futuro roseo mentre per la Lazio si apre il baratro della lotta per non retrocedere rimanendo a sole 23 lunghezze. Cesar fa il bello e cattivo tempo in 36', forse condizionato da tutte le voci di mercato sul suo conto. E così al 10' si esibisce in un'azione superba che lo porta al gol beffando Mesto e Pavarini, poi gioca bene ma al 35' ed al 36', in un minuto, commette due falli evitabili e si fa espellere da Saccani che lo ammonisce due volte, lasciando i suoi in dieci per un'ora di gioco. Sia prima che dopo, tuttavia, dopo aver subito la rete, la Reggina non è stata a guardare malgrado non si sia avvalsa dalla panchina dei consigli di Mazzarri, relegato in tribuna per la squalifica e sostituito dal più pacato team manager Riccardo Bigon. La Reggina dimostra di non essere una chimera e gioca come ha fatto nelle ultime settimane, mettendo seriamente in difficoltà i biancocelesti, salvati puntualmente da Peruzzi.

Al 20' il portiere mette in angolo dopo una sfortunata deviazione di un compagno, al 24' ed al 34' fa altrettanto, e bene, salvando il risultato su Bonazzoli mentre al 44' l'attaccante della Reggina gira di poco a lato con un colpo di testa troppo angolato. Papadopulo corre ai ripari e prima della fine del tempo mette dentro Oscar Lopez per un generoso Bazzani e la Lazio riesce ad andare al riposo in vantaggio. La Reggina inizia la ripresa all'arrembaggio ma al 9' la Lazio sfiora il raddoppio: sul diagonale a colpo sicuro di Rocchi salva Mozart sulla linea. Poi è solo Reggina: Peruzzi salva ancora su De Rosa e su una rovesciata a colpo sicuro di Paredes prima di capitolare al 27' su un colpo di testa di Bonazzoli a fil di palo a seguito di un cross dalla sinistra di Balestri. La Lazio, però, non molla e con il neo entrato Manfredini al 35' sfiora il colpaccio ma il diagonale di sinistro dell'ex del Chievo termina la sua corsa sul palo alla sinistra di Pavarini. Il finale è meno vibrante da parte dei padroni di casa ma nei minuti di recupero succede di tutto: al 45' Peruzzi ha ancora i riflessi pronti per respingere di pugno la girata a colpo sicuro di Paredes, poi al 48' non può nulla sul sinistro di Bonazzoli deviato in rete da De Rosa.