Domenica 29 maggio 2005 - Palermo, stadio Renzo Barbera - Palermo-Lazio 3-3

Da LazioWiki.

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29 maggio 2005 - 3149 - Campionato di Serie A 2004/05 - XXXVIII giornata

PALERMO: Santoni, Ferri, Zaccardo, Barzagli, Grosso, Santana, Corini (79' Morrone), Barone, M.Gonzalez, Brienza (69' Mutarelli), Toni (89' Conteh). A disposizione: Guardalben, Terlizzi, Raimondi. Allenatore: Guidolin.

LAZIO: Peruzzi (46' Casazza), Oddo, Siviglia, Giannichedda, Zauri, A.Filippini, Dabo, E.Filippini, Cesar, Rocchi (64' Muzzi), Di Canio (69' Bazzani). A disposizione: Talamonti, Pandev, Seric, Lequi. Allenatore: Papadopulo.

Arbitro: Sig. Rosetti (Torino).

Marcatori: 3' Toni, 43' Rocchi, 61' Brienza, 65' Toni, 71' Bazzani, 88' Muzzi.

Note: pomeriggio di sole, terreno in buone condizioni. Ammonito Oddo. Angoli: 9-2 per la Lazio. Recuperi: nessuno.

Spettatori: 35.000 circa con 227 paganti per un incasso di euro 3.178 e 33.074 abbonati (quota euro 548.451,19).

Tommaso Rocchi in azione
Tommaso Rocchi festeggiato dopo la rete

La Gazzetta dello Sport titola: "Cori, applausi e un super Toni: così Palermo saluta Guidolin. Alla Favorita i rosanero pareggiano 3-3 con la Lazio. Ma la festa è tutta per il tecnico, che si commuove per l'addio alla città".

Continua la "rosea": Dopo il tempo dei record e dei successi arriva quello dei saluti. "Grazie mister, come te nessuno mai" c'è scritto in gradinata. Mai infatti s'era assistito a uno spettacolo di tale intensità alla Favorita. Non sarà facile rivedere lo stadio Barbera osannare e salutare con tanto sincero sentimento un protagonista delle sue domeniche. E invitarlo a ripensarci. Ma Guidolin non ci ripenserà. Ha subito un travaglio interiore faticosissimo nei giorni del dubbio ma una volta che la decisione è presa, lui non torna indietro. Se ne va da vincitore perché sarebbe difficile, dice, fare meglio di così. E prenota un posto in prima fila per la partita inaugurale dell'Uefa rosanero. Così l'ultima giornata del campionato si trasforma nella giornata di Guidolin. Nel momento degli addii non manca nessuno degli ingredienti indispensabili per una festa: il gol numero 20 di Toni, 50 volte in rete nei due campionati rosanero, il gol numero 10 di Brienza, quello che non era ancora riuscito a dedicare alla piccola Denise nata il 2 aprile. E non mancano neanche i gemelli Filippini, quelli che l'estate scorsa il tecnico del Palermo preferì far partire per Roma non potendo garantire loro un posto in prima squadra.

E la Lazio? Inizialmente sembra un ospite capitato per caso nella casa del festeggiato. Mentre lui, l'uomo da accompagnare alla stazione, arriva al campo già con gli occhi lucidi perché i suoi ragazzi lungo il tragitto dall'albergo alla Favorita gli tributano slogan che suonano come dichiarazioni d'amore. Si presenta a bordocampo in giacca e cravatta come promesso e per la prima parte dell'incontro non si fa vedere. Ma quando lo stadio intero invoca il suo nome come fosse un grido solo nel giorno del trionfo riemerge dalla sua trincea per rispondere alle invocazioni. Saluta con tutte e due le mani, si asciuga gli occhi: un misto di felicità e commozione. La partita è solo una insolita cornice per la "fuga" dell'allenatore ciclista. Monte Pellegrino è stato il suo Pordoi. Non lo dimenticherà facilmente. Per questo dopo dice: "Può darsi che non sia un addio ma un arrivederci. Anche perché vado via in armonia, senza sussulti, ho dato persino due baci a Zamparini". Che intanto domani incontrerà Delneri: il futuro allenatore. Nel frattempo Toni ha messo dentro il primo gol dell'1-0. Guidolin esulta, sempre più dentro la festa, col cuore in tumulto: "Ancora adesso non so se ho fatto bene a lasciare Palermo. Sono pieno di dubbi". Va via da numero uno. Mentre la Lazio approfittando del guazzabuglio fa 1 a 1: lo sigla Rocchi scartando anche il portiere paratutto. Nella ripresa l'unico a vincere è Guidolin, anzi a stravincere. Poi Brienza trova le rete tanto a lungo inseguita. E Toni sceglie il minuto numero 20, manco a farlo apposta, per il ventesimo gol.

Stavolta non c'è scenografia programmata: istintivamente tutti i rosanero vanno ad abbracciare Guidolin. L'abbraccio idealmente arriva anche dalla tribune che non smettono un attimo di osannare l'amico in partenza. Tanto che Guidolin d'un tratto fa segno ai tifosi di incitare la squadra, non lui. "Questa è Palermo, io ormai lo so e non la dimenticherò". Nelle favole che si rispettano d'un tratto il "brutto anatroccolo" si trasforma in principe e l'esordiente Santoni, il portiere che non ha mai giocato, tira fuori tutte le parate che non aveva potuto esibire. Il ruolo dell'orco se lo prende invece Cesar sputando al compagno Giannichedda. Un fuoriprogramma di cui faremmo sempre a meno, soprattutto in giornate come queste. Forse era meglio sostituirlo. Ma sono i sostituti Bazzani e Muzzi a trovare le reti del pareggio al quale il Palermo non ha più voglia di opporsi. Nel giorno della festa è meglio che non ci siano né vincitori né vinti.

"Missione compiuta". Giuseppe Papadopulo può finalmente gridarlo dopo il 3-3 di Palermo, che per la Lazio sancisce la salvezza ufficiale. "Era quello che mi era stato chiesto quando sono arrivato a gennaio. Ce l'abbiamo fatta senza soffrire neanche troppo, anche se abbiamo dovuto attendere l'ultima giornata". Il bilancio, per il tecnico, è quindi positivo. "Direi di sì. Resta solo il rammarico di non essere rimasti in lizza per l'Uefa, dopo averne avuto la possibilità". Il consuntivo dell'allenatore non coincide però con quello del presidente. "Volevo un campionato decoroso - dice Claudio Lotito - lo è stato solo a metà: mi aspettavo una Lazio in zona Uefa o immediatamente a ridosso di questa. Il comportamento della squadra non è stato all'altezza di quanto ho fatto io per salvare la società".

Il bilancio semipositivo tracciato dal patron pesa sulla conferma di Papadopulo (Trapattoni, Delio Rossi, Cosmi e Colantuono i possibili sostituti). "Deciderò nei prossimi giorni, quando saprò se la Lazio potrà fare l'Intertoto (è necessario che il Messina rinunci e che la richiesta del Livorno venga respinta per ritardo nella presentazione: decide la Lega mercoledì, ndr)". La sensazione è che con una Lazio in Intertoto aumentino le probabilità di un divorzio da Papadopulo. In caso contrario, resterebbe il tecnico toscano. Invece è quasi scontata la separazione a fine stagione con il d.s. Martino.


La Repubblica titola: "Finisce 3-3. Per i siciliani doppietta di Toni e rete di Brienza. Tra i biancocelesti segnano Rocchi, Bazzani e Muzzi. Palermo passerella, Lazio salva gol e spettacolo alla 'Favorita'".

Continua il quotidiano: Gol e spettacolo nella gara che conclude il campionato di Palermo e Lazio: finisce 3-3. I romani, all'inizio ancora in ballo matematicamente per non retrocedere, con questo punto si tolgono ogni pensiero. Per i siciliani, ormai certi della Uefa, è passerella davanti al suo appassionato pubblico. Si comincia subito. Al 2' rosanero in vantaggio con Luca Toni: ottimo assist di Santana in verticale per il centravanti che entra in area e con un preciso rasoterra e batte Peruzzi. Al 15' arriva la prima risposta dei romani: Siviglia, dalla destra, serve Di Canio che tira a botta sicura ma Santoni respinge d'istinto. Ancora Lazio al 20': l'ex Antonio Filippini triangola con Di Canio e appena dentro l'area conclude verso la porta ma Santoni è pronto alla presa in due tempi. Al 28' Cesar conclude dalla sinistra ma il portiere rosanero para sia pure con difficoltà. Al 33' il Palermo preme alla ricerca del raddoppio: cross di Santana, infelice deviazione di Giannichedda e palla per Gonzalez che da buona posizione sfiora il palo. Ma al 43' la squadra di Papapodopulo trova il pareggio: Cesar lancia Rocchi che, sul filo del fuorigioco, scarta Santoni e deposita il pallone in fondo alla rete.

Nel secondo tempo Peruzzi cede il posto al dodicesimo Casazza. Il Palermo ricomincia all'attacco. Al 5' Toni costringe il portiere della Lazio alla respinta di piede. Al 16' rosanero nuovamente in vantaggio: Santana entra in area dalla destra e conclude in porta. Casazza respinge ma la sfera giunge a Brienza che ribadisce in rete. Ma non è finita. Al 20' Gonzalez dal fondo sinistro crossa per Toni che di testa firma il 3-1. Al 25' la Lazio accorcia le distanze: cross dalla destra di Antonio Filippini per la testa di Bazzani che in tuffo batte Santoni. Standing ovation per Corini sostituito da Morrone. Il gol del pareggio laziale arriva al 43': Muzzi conclude rasoterra e batte Santoni. Il Palermo chiude la sua splendida stagione con un pareggio. Il futuro si chiama coppa Uefa, in attesa di conoscere la nuova guida tecnica.