Domenica 29 gennaio 2012 - Verona, stadio M.Bentegodi - Chievo Verona-Lazio 0-3

Da LazioWiki.

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29 gennaio 2012 - 3.453 - Campionato di Serie A 2011/12 - XX giornata - inizio ore 15.00

CHIEVO VERONA: Sorrentino, Sardo, Andreolli, Cesar, Jokic, Luciano (53' Cruzado), Bradley (63' Hetemaj), Sammarco, Théréau, Pellissier, Paloschi (77' Moscardelli). A disposizione: Puggioni, Dramé, Mandelli, Vacek. Allenatore: Di Carlo.

LAZIO: Marchetti, Konko, Biava, Dias, Radu, A.Gonzalez, Ledesma, Lulic, Hernanes (53' Matuzalem), Klose (90' Del Nero), Rocchi (81' Cisse). A disposizione: Bizzarri, Stankevicius, Scaloni, Diakite. Allenatore: Reja.

Arbitro: Sig. Orsato (Schio) - Assistenti Sigg. Di Liberatore e Liberti - Quarto uomo Sig. De Marco.

Marcatori: 20' Hernanes, 87' Klose, 89' Klose.

Note: è stato osservato un minuto di silenzio in memoria dell'ex Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro deceduto stamani. Ammoniti Hernanes al 6', Ledesma all'11', Dias al 61', Gonzalez al 79' per c.n.r. Calci d'angolo: 5-3. Recuperi: 2' p.t., 4' s.t. La gara era stata originariamente programmata in posticipo serale alle ore 20.45; successivamente è stato modificato l'orario di inizio alle ore 15.00.

Spettatori: 8.000 circa.

Djibril Cisse: ancora inizio gara in panchina per l'attaccante francese
Miroslav Klose in azione
Il tocco vincente di Hernane per il vantaggio biancoceleste
L'abbraccio al centrocampista biancoceleste
Tommaso Rocchi abbraccia Hernanes
Miroslav Klose, Hernanes ed Alvaro Gonzalez
Una fase della partita
Giuseppe Biava, Djibril Cisse e Miroslav Klose
La rete dello 0-2 di Miroslav Klose
Federico Marchetti
Diaz anticipa Paloschi

I calciatori convocati per la partita odierna

La Gazzetta dello Sport titola: "Hernanes poi bum bum Klose. La Lazio è letale: steso il Chievo. Partita generosa dei padroni di casa, ma i biancocelesti vincono 0-3 grazie al brasiliano (5 reti sempre con vittoria), poi il tedesco sale in cattedra nel finale con una doppietta che vale il controsorpasso sull'Inter.

Continua la "rosea": Sesta vittoria in trasferta per la Lazio, che piazza una partita di grande concretezza: match generoso dei veneti, Lazio letale in attacco e un 3-0 inequivocabile grazie alla doppietta di Klose nel finale, e si mantiene la serie legata ad Hernanes: quando segna il brasiliano (suo il primo gol biancoceleste) la Lazio vince sempre. Il tutto nel turno in cui perdono Inter e Udinese: la vittoria dei biancocelesti è preziosissima. Le squadre si ritrovavano ad appena un mese dallo 0-0 dell'Olimpico il 21 dicembre, quando il Chievo avrebbe meritato nettamente di vincere mettendo in crisi la Lazio in casa. Per entrambe era un'occasione per ritrovare il sorriso alla fine di una settimana deludente: eliminate dalla Coppa Italia e nel turno precedente di campionato per i biancocelesti era arrivato il k.o. con l'Inter, mentre per i padroni di casa il deludente 2-2 casalingo col Lecce. Risolti i dubbi legati a due giocatori: c'è Pellissier nell'attacco del Chievo, e altrettanto vale per Ledesma nel centrocampo della Lazio.

Zero pressing a centrocampo e squadre allungate fin dal via con prima occasione già al quarto minuto: merito di Klose, che con un numero libera Lulic in area avversaria. Il bosniaco tenta il tiro angolato, ma Sorrentino devia e permette a Jokic di spazzare via il pallone. Si va avanti così, con continui cambiamenti di fronte in un match giocato a gran ritmo, divertente. La sensazione è che da un momento all'altro possa arrivare un gol. La Lazio prova a ragionare e mantenere il possesso palla, mentre il Chievo tiene con grinta in difesa e prova a contrattaccare con ripartenze brucianti che mettono in crisi gli ospiti. E così arrivano due gialli, per Hernanes e Ledesma, nel giro di 5 minuti. Col passare dei minuti però si fa troppo lenta l'azione della Lazio con la squadra oltretutto sempre troppo allungata. Il Chievo conquista il pallino del gioco. Emerge un Bradley ispirato. Ma quando meno te l'aspetti arriva il gol della Lazio al 20': Rocchi tenta il tiro e rimbalza come un flipper fra tante gambe e finisce sui piedi di Hernanes, lasciato solo da Jokic. Per il brasiliano è un gioco da ragazzi metter dentro: 0-1. Il Chievo prova a reagire: funziona il lavoro di interdizione di Bradley e Sammarco, Lulic deve rientrare spesso per dare una mano in copertura. Ma funziona soprattutto il controllo della Lazio sulla spinta del Chievo e i biancocelesti rischiano di essere letali prima con Rocchi, poi con Hernanes quindi con Lulic. Il Chievo ci prova, ma arriva al tiro solo con Luciano e Pellissier, ai quali difetta la mira.

Si ricomincia a mille all'ora, con occasioni da una parte e dall'altra che si susseguono nel giro di pochi minuti: sbaglia a colpo sicuro Lulic, bravo Marchetti su Théréau. Il Chievo alza notevolmente il ritmo del gioco cercando di mettere in difficoltà la Lazio e la partita si fa intensa, con un pressing a centrocampo che porta inevitabilmente il tentativo di giocare di prima, con la conseguente miriade di errori. Risultato: rapide partenze verso le porte avversarie, con Sardo che si sgancia più volte, ma la difesa biancoceleste tiene con ordine, aiutata anche da Klose che arriva ad aiutare fin dentro la propria area. Il tutto su un terreno impossibile, non da serie A. Continui cambiamenti di fronte, dunque, col Chievo che sbaglia troppo e la Lazio che va vicina al raddoppio con Dias, liberato da Lulic in area: ma il tiro angolato è alto. Reja inserisce Matuzalem per uno stanco Hernanes, Di Carlo toglie un deludente Luciano per Cruzado e il Chievo spinge sulle fasce bucando facilmente il centrocampo laziale, ma i cross di Sardo e Jokic sono sistematicamente fuori misura. Reja sgrida i suoi, chiede più pressing e la squadra risponde raddoppiando su ogni portatore di palla e sposta così il baricentro del gioco più avanti. E la Lazio manca di un niente il raddoppio con Lulic: Marchetti.

La partita è interessante, con occasioni a ripetizione da una parte e dall'altra. Di Carlo fa entrare forze fresche in mezzo: Hetemaj per Bradley e Moscardelli per Paloschi. Reja risponde facendo entrare Cisse (siamo al commiato?) per Rocchi. E Cisse si fa subito notare con un colpo di testa che Sorrentino blocca in presa alta. Il Chievo fa partire l'assalto finale, giocando col tridente d'attacco spostando Théréau più avanzato. Ma la Lazio ha qualcosa in più: Miroslav Klose. Il tedesco chiude la pratica con due gol in altrettanti minuti: prima liberandosi al tiro al 42' e beffando di precisione Sorrentino; poi servito da Gonzalez, fa partire un altro tiro imparabile per lo 0-3. Povero Chievo, il parziale non è generoso, ma la Lazio è apparsa di altra categoria: sorniona e letale.


Il Messaggero titola: "La Lazio stende il Chievo 0-3 ed è quarta. Reja: bene così, obiettivo terzo posto. Al 21' Hernanes sblocca, doppietta di Klose al 43' e 44'. Biancocelesti a quota 36 punti in classifica".

Continua il quotidiano romano: Hernanes e Klose lanciano la Lazio verso la Champions. I biancocelesti passano per 3-0 sul campo del Chievo e salgono a 35 punti, strappando il quarto posto all'Inter. La Lazio sbanca il Bentegodi e si rilancia in zona Champions. Decide un acuto di Hernanes nel primo tempo e una suntuosa doppietta di Klose nel finale di match. Una Lazio che domina la contesa, la tiene per lunghi tratti in pugno e ha il solo demerito di mantenere il Chievo in partita sino ad una manciata di minuti dalla fine. Una colpa grave per una grande squadra perché il Chievo, pur senza brillare, prima di prendere i meritati schiaffoni di Klose, confeziona un paio di opportunità importanti per agguantare un pareggio insperato. Due squadre che si affrontano con rispetto: è una Lazio umile quella che scende in campo a Verona, ma che, una volta passata in vantaggio, dimostra di avere un tasso tecnico di cui in questo il momento il Chievo non può disporre. È indubbio che il risultato finale sia forse troppo punitivo per un Chievo volenteroso e battagliero, ma le qualità dei giocatori della Lazio sono indiscutibili e quando si hanno nelle proprie fila attaccanti dal calibro di Klose il risultato finale è bello che spiegato. Una punizione severa, soprattutto per Di Carlo. Il tecnico gialloblù è spesso beccato per atteggiamenti troppo prudenti, ma contro la Lazio il Chievo ci ha almeno provato.

Di Carlo infatti nella ripresa ha gettato in campo un trequartista come Cruzado, tenendo sul terreno di gioco Thereau, poi ha dato consistenza con Hetemaj, ma non provandosi di giocatori dotati di fantasia, togliendo infatti un altro uomo corsa come Bradley. Forse ha peccato solo nel cambio Moscardelli-Paloschi quando da togliere era lo stanco e inconcludente Pellissier. La Lazio e Reja hanno sempre tenuto in pugno invece la situazione. In difesa con un super Dias ha concesso pochissimo, nella ripresa solo una grande occasione di Thereau sventata anche da una super uscita di Marchetti, ma una Lazio perfetta avrebbe dovuto chiudere ben prima il match. Una traversa di Lulic ha tenuto in piedi il Chievo, sin quando un super Klose ha abbassato definitivamente la saracinesca. Una vittoria importante per i biancazzurri in vista di un'altra gara determinante: in settimana arriva all'Olimpico il Milan. Se la Lazio intende ancora tenere aperta e concreta la strada Champions, grande obiettivo della società di Lotito, la vittoria di Verona è un viatico importante. Per il Chievo, dopo l'eliminazione di Coppa Italia sempre al Bentegodi per mano del Siena, un'altra sconfitta interna. Ora a Di Carlo servono punti e motivazioni per non fallire la trasferta di Novara.


Il Tempo titola: "Hernanes e Klose stendono il Chievo 3-0. La marcia della Lazio riparte dal Bentegodi. Sesta vittoria in trasferta che regala la quarta posizione ai biancocelesti".

Continua il quotidiano romano: Importante successo esterno della Lazio, per 3-0, sul campo del Chievo. Per i biancocelesti quella di oggi è la sesta vittoria in trasferta di questo campionato, grazie alla quale sorpassa l'Inter in classifica, portandosi al quarto posto, a sole due lunghezze dall'Udinese. Un risultato rotondo troppo pesante per i clivensi, che fino a tre minuti dal termine della gara sono rimasti in partita, prima di crollare a causa del micidiale uno-due del killer Klose. Mimmo Di Carlo ha schierato inizialmente il Chievo con il modulo delle ultime partite: con la difesa a quattro, il centrocampo a tre e con Thereau alle spalle di Paloschi e Pellissier (recuperato in extremis e alla continua ricerca del centesimo gol con la maglia giallo-blu). Speculare lo schieramento della Lazio voluto da Edy Reja, con Ledesma regolarmente in regia e con il "Profeta" Hernanes a sostegno del duo Klose-Rocchi. Ne è scaturita una gara decisamente vibrante ed equilibrata, con i padroni di casa leggermente più "atletici", ma con gli ospiti decisamente più "tecnici". Il primo brivido per i tifosi clivensi è giunto al 5': Klose ha servito un pallone d'oro a Lulic, che ha calciato da buona posizione, ma Sorrentino ha risposto alla grande. Al 21', invece, Hernanes ha sbloccato il risultato: dopo un tiro di Rocchi, rimpallato dalla difesa dei veneti, il "Profeta" ha insaccato a colpo sicuro, da pochi passi, alle spalle dell'estremo difensore giallo-blu.

La risposta del Chievo è arrivata due minuti più tardi, ma Luciano, da ottima posizione, ha calciato al volo malamente, spendendo la sfera al lato della porta difesa da Marchetti. Lo stesso portiere dei biancocelesti al 29' ha negato il gol del pareggio a capitan Pellissier, grazie ad un'uscita provvidenziale. Dieci minuti dopo, sull'altro versante, Sorrentino ha bloccato il capitano degli ospiti, Rocchi, pescato a tu per tu con il portiere clivense dall'attivo Lulic. Intensa anche la seconda frazione del match. Prima Lulic ha sfiorato due volte il raddoppio: calciando alto al 4', da buona posizione, e cogliendo in pieno la traversa al 25', dopo un'ottima azione personale. Un minuto più tardi Thereau, a due passi da Marchetti, ha fallito un'occasione colossale, spedendo la sfera alle stelle. Così, negli ultimi minuti della partita sono giunte le "sberle" finali dell'esperto Klose, abile ad insaccare al 43' da dentro l'area, dopo un'azione personale, e al 45', dal limite, calciando nuovamente con precisione e sempre di destro.


Tratte da Il Messaggero, alcune dichiarazioni post-gara:

Se la ride Edy Reja. Una bella vittoria per una Lazio che è tornata al successo in trasferta. "Sì, gran bella vittoria ottenuta al termine di un'ottima partita. Sono decisamente soddisfatto. Siamo stati attenti, anche tatticamente e abbiamo conquistato tre punti su un campo difficile perché il Chievo in casa è una squadra da temere, sono molti bravi soprattutto sulle palle inattive. Invece dopo le sconfitte di Milano, prima in campionato contro l'Inter e poi in Coppa contro il Milan serviva una bella risposta e credo che i ragazzi l'abbiamo dimostrato. L'ultima sconfitta di campionato era immeritata, contro l'Inter meritavamo di più e ci siamo ripresi tutto con l'interesse qui a Verona".


Dalla Gazzetta dello Sport:

Un successo importante soprattutto in chiave Champions. "Il terzo posto è un obiettivo della Lazio. Credo che questa squadra - conferma Reja - abbia valori importanti, ci serve maggiore continuità, ma ricordo che abbiamo anche qualche infortunio importante che ci portiamo dietro da tempo". Resta lo spazio anche per il mercato che Reja dribbla con eleganza. "Honda? Non so. Certo è un buon giocatore e ogni allenatore ha piacere di avere a disposizioni buoni giocatori". Di Carlo incassa la sconfitta non il finale. "Il risultato è bugiardo - afferma il tecnico del Chievo - tre gol di differenza tra noi e la Lazio in questa gara non ci stanno. Mi dispiace perché è una punizione severa che non meritavamo. Siamo stati in partita sino ad un paio di minuti dalla fine e con un pizzico di buonasorte in più potevamo anche pareggiarla perché le occasioni le abbiamo anche avute. Dobbiamo far quadrato, riprenderci al più presto e pensare ad una partita molto difficile e delicata come quella con il Novara".


Dal Corriere dello Sport:

"Questa vittoria è fondamentale per noi: vale moltissimo, perché venivamo da tre sconfitte consecutive in trasferta. Spero adesso che la squadra recuperi le energie in tempi brevi, anche per affrontare al meglio il Milan mercoledì, grazie alla ritrovata serenità, derivante dall'affermazione odierna". Così l'allenatore della Lazio, Edy Reja, ai microfoni di Sky e di Mediaset Premium, al termine della gara vinta contro il Chievo: "Nella ripresa stavo per sostituire Klose, perché aveva ricevuto una botta. Poi - ha proseguito Reja - ha visto quella palla e ha fatto gol; ma è inutile parlare bene di Miro, perché ormai non direi nulla di nuovo. Stiamo facendo bene come squadra: dobbiamo continuare così, dopo un piccolo periodo di crisi".



Galleria di immagini sulle reti della gara
Hernanes sblocca il risultato
Miroslav Klose raddoppia
La rete dello 0-3 del bomber tedesco


► Per questa partita il Mister biancoceleste Edoardo Reja ha convocato i seguenti calciatori:




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