Domenica 29 agosto 2010 - Genova, stadio L. Ferraris - Sampdoria-Lazio 2-0

Da LazioWiki.

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29 agosto 2010 - 3.383 - Campionato di Serie A 2010/11 - I giornata - inizio ore 20.45

SAMPDORIA: Curci, Zauri, Gastaldello, Lucchini, Ziegler, Palombo, Semioli (90' Mannini), Dessena, Guberti (74' Koman), Pazzini, Cassano. A disposizione: J.Costa, Cacciatore, Volta, Marilungo, Pozzi. Allenatore: Di Carlo.

LAZIO: Muslera, Lichtsteiner (74' Rocchi), Dias, Biava, Radu, Matuzalem, Ledesma, Del Nero (56' Cavanda), Zarate (68' Foggia), Hernanes, Floccari. A disposizione: Berni, Stendardo, Mauri, Brocchi. Allenatore: Reja.

Arbitro: Sig. Romeo (Verona) - Assistenti Sigg. Grilli e Rosi - Quarto uomo Sig. Pierpaoli.

Marcatori: 59' Cassano (rig), 70' Guberti.

Note: espulso al 61' il tecnico della Lazio Reja. Ammoniti: all'11' Dias, al 40' Radu, al 58' Biava, al 73' Ziegler. Angoli: 5-3 per la Sampdoria. Esordio in Serie A per Hernanes e Luis Pedro Cavanda. Recuperi: 0' p.t., 3' s.t.

Spettatori: 22.000 circa con 3.372 paganti per un incasso di euro 45.531,79 e 18.132 abbonati (quota non comunicata).

Mauro Zarate in azione
Hernanes: buon debutto del brasiliano, meno per il risultato
L'espulsione del Mister Edy Reja
Un tentativo a rete di Hernanes
Stephan Lichtsteiner in azione
Una conclusione di Simone Del Nero
Mauro Zarate tenta la via della rete
Il rigore trasformato da Cassano

La Gazzetta dello Sport titola: "Cassano-Guberti, festa Samp. La Lazio finisce al tappeto. I blucerchiati soffrono nel primo tempo, poi nella ripresa fanno festa con i gol di Fantantonio e del neo trequartista. Ospiti bene nella prima mezz'ora, poi troppo spreconi. Buon debutto di Hernanes".

Continua la "rosea": La Sampdoria è un diesel che ci mette un po' ad ingranare. Il 2-0 alla Lazio che inaugura il campionato dei blucerchiati matura nella ripresa, grazie ai gol di Cassano (su rigore) e Guberti, dopo un primo tempo difficile, in cui gli uomini di Reja avevano messo in difficoltà quelli di Di Carlo. Hernanes (buono il suo debutto) e Zarate sono le armi della Lazio nei primi 30 minuti, in cui gli ospiti danno l'idea di poter sfondare. Ma la Samp tiene e cresce con calma, con Guberti ormai insostituibile alle spalle delle punte e Cassano che sopperisce alla latitanza di Pazzini. E la Lazio, che tira 18 volte ma solo in 4 occasione centra la porta di Curci, ne esce sconfitta. Di Carlo conferma il 4-3-1-2 che ha messo in crisi il Werder Brema in Champions, con Guberti alle spalle di Pazzini e Cassano. A destra in difesa c'è Zauri, con la Lazio fino a una settimana fa. Reja invece conferma il 3-4-2-1: in mezzo al campo c'è Ledesma, davanti Hernanes e Zarate danno una mano a Floccari. Il primo tempo è vivace: la Lazio è messa meglio in campo, con Hernanes che svaria lungo tutto il campo per essere sempre nel vivo della manovra, Zarate che parte da sinistra e fa ammattire Zauri e Floccari punto di riferimento centrale. La difesa è molto compatta, con Lichtsteiner e Del Nero che arretrano quando serve a dare una mano ai tre centrali. Ledesma è il primo a provarci con una botta da fuori, poi Floccari di testa saggia i riflessi di Curci.

La Samp cresce nel finale: Guberti è in forma e si vede, Cassano ci prova con qualche serpentina delle sue (provvidenziale Muslera per interromperne una al 25') ma Pazzini vede poco la palla anche perché dalle fasce non arrivano i cross, perché se Ziegler sale per riempire gli spazi lasciati dall'accentramento di Guberti, Semioli e Zauri latitano. E così al 45' il risultato è lo stesso di inizio. La Samp cresce quando Cassano e Guberti salgono in cattedra. I due al 10' costruiscono l'azione che porta Fantantonio a sfiorare la rete. Poi al 14' arriva la svolta, quando Lichtsteiner scambia Dessena per un peluche e lo stringe forte in area: l'arbitro vede e Cassano provvede, regalando dal dischetto il vantaggio ai padroni di casa. Reja perde le staffe e si fa cacciare per proteste, rimbrottando Lichtsteiner prima di accomodarsi fuori. La Lazio va in tilt nonostante Hernanes non smetta di creare, ma Floccari latita e in avanti gli ospiti non mordono. E la Samp allora ne approfitta: prima sfiora il raddoppio con un missile di Palombo disinnescato da Muslera, poi firma il 2-0 al 26' quando il portiere uruguaiano va in tilt respingendo male un corner e regalando a Guberti la chance per un magico pallonetto che mette in cassaforte la gara dei blucerchiati. Reja si gioca il tutto per tutto con Rocchi e Foggia, la Samp è sulle ginocchia ma non cede. Marassi così fa festa, il Werder sembra lontano.


Dal sito online dell'Agi:

Cassano su rigore, poi il morbido tocco di Guberti su uscita sbagliata di Muslera: la Sampdoria batte la Lazio 2-0. Biancocelesti belli nel primo tempo, fragili e confusi dopo la rete del vantaggio doriano. Sulla partita pesa come un macigno l'ingenua trattenuta in area di Lichtesteiner ai danni di Dessena. E' l'errore che sblocca il match, perché Cassano non sbaglia. Il primo a perdere la testa è Reja che si fa espellere e che poi toglie Zarate per Foggia, due minuti arriva anche il 2-0, lo firma Guberti e questa volta è Muslera a non avere la coscienza pulita. Si comincia con Di Carlo che conferma il 4-3-1-2 con Guberti trequartista alle spalle della coppia Cassano-Pazzini. Dall'altra parte Reja non rinuncia alla difesa 3 e dà subito fiducia ad Hernanes che, nel suo 3-4-2-1, va a disporsi al fianco di Zarate e alle spalle dell'unica punta Floccari. In mezzo Matuzalem, Ledesma e Del Nero. E' una buona Lazio, autoritaria, ben messa in campo, ottimo il contributo di Hernanes che dà sostanza e qualità al centrocampo biancoceleste: testa alta e piedi buoni. All'8' un bel destro al volo di Ledesma sfiora il palo. Al 17' Curci si salva in tuffo sul colpo di testa di Floccari. Al 23' di poco largo il sinistro di Hernanes. La Samp cresce nel finale, ma non è mai incisiva.

Nessun cambio nella ripresa. La Lazio ci prova subito con Hernanes e Lichtsteiner che, al 4', liberato da Floccari, spreca un'ottima palla-gol. Immediata reazione doriana, ma finisce sul fondo il destro di Zauri. Cresce la Samp, la qualità di Guberti e Cassano mette in difficoltà i difensori laziali (tutti ammoniti). Bello il triangolo tra i due, di poco fuori il piatto destro del barese. Nella Lazio c'è spazio per il debutto del giovane Cavanda (molto positivo). Al 14' imperdonabile Lichtsteiner: c'è la trattenuta su Dessena e c'è il rigore che Cassano trasforma al 15'. Reja protesta e si fa espellere, poco dopo Palombo va vicino al 2-0 (bravo Muslera). La Lazio si disunisce e Reja sorprende tutti togliendo Zarate e inserendo Foggia. Al 26' arriva il 2-0 della Samp, Muslera perde palla dopo un'uscita in presa alta, Dessena appoggia per Guberti che trova un morbido pallonetto per il 2-0. Finisce così, la Samp inizia con il piede giusto, partenza falsa per la Lazio, ma il primo tempo fa ben sperare ed Hernanes è un grande acquisto.


Da La Repubblica le dichiarazioni post-gara dei due tecnici:


Mimmo Di Carlo non può non cominciare facendo i complimenti agli avversari, che hanno fatto a dir poco sudare i suoi ragazzi: "La Lazio ha giocato molto bene - ammette il tecnico della Samp - è una grande squadra con ottime prospettive; i biancocelesti hanno tecnica e forza e giocano a due tocchi: non posso che far loro i complimenti, così come devo farli alla mia squadra. Non era facile rialzarsi dopo l'eliminazione in Europa. Sapevamo che avremmo sofferto e questo rende la vittoria ancora più bella. Il mercato? Pazzini, Cassano e Palombo per noi sono giocatori importanti, a questa squadra serve continuità di prestazioni e di giocatori, vogliamo cercare di migliorarci il più possibile in ogni competizione".

L'allenatore della Lazio incassa i complimenti ma ha ancora l'amaro in bocca per il rigore che di fatto ha deciso il match: "Era un rigore che si poteva concedere come no - dichiara il tecnico goriziano - se ci ripenso mi arrabbio anche perché la palla stava passando, ad ogni modo credo di aver sbagliato anch'io, innervosendomi troppo. Hernanes? Spero che possa farci fare il salto di qualità, ha mostrato buone cose così come il resto della squadra, poi il rigore ha stravolto gli equilibri. Di Santa Cruz e dei movimenti di mercato non so nulla, dovete sentire Tare e Lotito".