Domenica 28 settembre 1941 - Livorno, stadio Edda Ciano Mussolini - Livorno-Lazio 2-5

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28 settembre 1941 - Amichevole

LIVORNO: Assarelli (46' Risaliti), Bonaccorsi (I), Braccini (46' Del Bono), Capaccioli (46' Spagnuoli), Tosi (46' Capaccioli), Paolinelli, Angelini (46' Piana), Stua, Viani (46' Grassi), Zidarich, Guarnieri (46' Cattaneo).

LAZIO: Gradella (46' Rega), Faotto (46' Ferrarese), Monza (II), Fazio, Ramella, Ferri, Gualtieri, Pisa (I) (46' Borici), Piola, Flamini, Vettraino.

Arbitro: sig. Pizziolo di Firenze.

Marcatori: 12' Monza (aut), 41' Vettraino, 42' Pisa (I), 44' Vettraino, 54' Piola, 63' Gualtieri, 86' Zidarich.

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Il Littoriale titola: I romani vanno forte Netta la loro superiorità, Flamini il migliore in campo. E Mario Mattei scrive: La squadra ha subito il netto dominio della compagine laziale tanto che al termine gli sportivi livornesi si chiedevano come soltanto una settimana prima la loro squadra avesse potuto cedere con lo scarto di un solo gol. Difesa insufficiente, mediana incerta, prima linea assolutamente slegata ed in porta né Assarelli né il giovanissimo ed emozionato Risaliti sono riusciti a far meglio per difendere la porta amaranto. E quello della sostituzione degli assenti purtroppo è un problema di non facile soluzione. Anche la Lazio mancava di qualche elemento di spicco e la forma di qualche altro non era quella ottimale, ma, nonostante ciò, ha dimostrato che la sua inquadratura è ben salda, superiore alla compagine locale in ogni reparto e rimane pur sempre una squadra temibile. Nella ripresa ha impressionato soprattutto sul fronte sinistro dell’attacco ove Vettraino, ma soprattutto Flamini, hanno impressionato per i loro virtuosismi e senza trascurare Piola, nella circostanza sorvegliato in maniera particolare.

Mentre La Gazzetta dello Sport riporta: La partita ha deluso parecchio gli sportivi amaranto che, non fosse altro per la precedente gara di Roma, avevano tutte le ragioni per sperare in un comportamento diverso dalla loro squadra. La compagine locale è mancata del tutto all’attesa. Aveva comunque l’attenuante dell’incompletezza dei ranghi, gli mancavano atleti sia di nome che di forza come Silingardi, Del Bianco, Alfonso e Traversa. L’intera difesa rivelava un’incertezza preoccupante, e questo è un problema veramente delicato ed importante. Neanche l’attacco faceva grandi cose, ad eccezione del gioco ordinato e tecnico di Zidarich e di qualche felice sgroppata di Guarnieri. Ben diversa la Lazio, con uomini tecnicamente migliori ed un gioco notevole. Ma neanche nelle file azzurre tutto era perfetto ed il lavoro futuro dovrà eliminare certe palesi incertezze e snellire qualche atleta. Ma la Lazio ha un peso, una sostanza e una fisionomia di squadra che al Livorno oggi mancava completamente. La costante superiorità degli ospiti li costringeva a forzare i tempi di gioco. Segnava per primo il Livorno con Stua (infatti l'autorete per la Gazzetta è rete di Stua) su allungo di Zidarich, ma verso la fine del primo tempo la Lazio prevaleva nettamente ed ancor più nella ripresa, quando Piola sorprendeva la difesa amaranto che poi capitolava del tutto in seguito ad un'azione di Gualtieri e si riprendeva soltanto poco prima del termine allorché Zidarich riduceva le distanze con un tiro improvviso da trenta metri.