Domenica 28 marzo 1937 - Roma, stadio del P.N.F. - Lazio-Torino 0-0

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28 marzo 1937 - 508 - Campionato Italiano di calcio Divisione Nazionale Serie A 1936/37 - XXV giornata

LAZIO: Blason, Zacconi, Monza (II), Baldo, Viani (I), Milano, Busani, Riccardi, Piola, Camolese, Costa. All. Viola.

TORINO: Maina, Brunella, Ferrini, Gallea, Allasio, Prato, Bo, Baldi, Galli, P.Buscaglia, Palumbo.

Arbitro: sig. Scotto di Savona.

Note: campo pesante, cielo coperto, forti raffiche di vento. Hanno assistito alla partita dalla tribuna d'onore le LL. EE. Galeazzo Ciano e Starace, Edda Ciano, Vittorio e Vito Mussolini con le rispettive consorti, Bruno Mussolini, il generale Vaccaro e molte altre personalità.

Spettatori: 8.000.

Una parata di Maina su tiro di Piola

Roma, 29 mattino. A voler dare un giudizio sintetico sullo svolgimento della vivace partita si potrebbe dire questo: che il Torino nel primo tempo ha accettato la battaglia ed ha cercato di vincere, mentre nella ripresa, visti vani i tentativi di giungere ad un risultato positivo, si è chiuso in difesa, bloccando tutti gli sbocchi verso la porta di Maina. Il piano dei granata è stato felicemente attuato. Dal canto suo, l'attacco laziale ne ha reso più facile la realizzazione con un gioco lento, impacciato, tutto concentrato su Piola, vigilato più del solito e meglio del solito da tre angeli custodi che hanno pressoché immobilizzato il condottiero della « nazionale ». Questi non ha avuto un metro di spazio a sua disposizione; Camolese e Riccardi, in giornata di scarsa vena, non sono riusciti mai a svincolarlo dalla tenace ed ossessionante marcatura di Allasio, che si è fatta notare nei momenti più scabrosi per la difesa granata; momenti rari, in verità, come si rileverà dalla cronaca.

Le odierne antagoniste hanno molti punti di contatto, anche se sul terreno attuano tattiche diverse, come ieri è avvenuto; entrambe posseggono una prima linea dal gioco veloce e piacente, che sa arrivare allo scopo; due squadre di attacco che amano distendersi, costruire, seguendo l'estro dei propri giocatori che hanno il dono della gioventù. Poste di fronte, le macchine da punti non hanno funzionato: merito certo delle difese, rinforzate, nei momenti di bisogno, le quali hanno avuto la fortuna di imbattersi in attacchi che non hanno convinto in fatto di precisione e di intuito sotto rete.

Del resto, il risultato è abbastanza eloquente al proposito. Gioco, nel complesso, equilibrato; qualche piccola sgarberia è stata prontamente punita da Scotto, meticoloso e preciso. Tutto l'incontro è stato costellato dai fischi dell'arbitro, inesorabile nelle punizioni di certi falli che, in genere, si lasciano correre; è ovvio aggiungere che questa continua spezzettatura di gioco ha contribuito a dare all'incontro un andamento poco divertente per tutti.

Si inizia con la Lazio a favore di vento. Gli « azzurri » sono al completo, mentre nel Torino Prato sostituisce Ellena e Palumbo gioca al posto di Silano. Un bel tiro di Baldi è bloccato alto da Blason. Reazione laziale: tre attacchi degli « azzurri » sono spezzati da Allasio, appostato fra i terzini; un tiro di Piola va fuori bersaglio. Replica sulla destra, con tiro raso terra di Galli, che tenta di sorprendere il portiere avversario, ma la palla è male indirizzata. All'8' la pressione granata si fa più insidiosa. Blason esce di porta per respingere, ma Galli gli ruba la palla; il portiere della Lazio ha, però, un guizzo acrobatico e riesce a riparare all'errore che poteva costargli caro.

Altre azioni di marca granata e Galli, in buona posizione, sciupa un occasione. Si vola in area granata e Piola rovescia alto in porta.; quindi è Buscaglia il cui tiro fortissimo non buca il muro granata eretto a guardia di Maina, ma, in compenso, provoca il secondo angolo che non ha conseguenze. Passano tre minuti di azioni manovrate, finché, al 28' si verifica l'episodio culminante della partita. Fugge Busani lungo la linea laterale, inseguito vagamente da Prato e centra preciso davanti alla porta avversaria; finta di Piola che lascia arrivare la palla a Costa in favorevole posizione; l'ala laziale, spara fortissimo in direzione della porta; la palla si stampa violentemente sul palo trasversale e rimbalza in campo; Ferrini, svelto, respinge lontano.

Le squadre continuano a battersi con le stesse armi e con lo stessa ritmo; due punizioni dal limite contro la Lazio non hanno esito e un magnifico passaggio di Piola a Costa è sciupato da questi per soverchio indugio. Quindi replica granata e fuga di Palumbo che centra lungo; Baldi sta per concludere l'azione velocissima e il pubblico già sembra rassegnato all'inevitabile, quando, come una catapulta, Zaccone ripiomba sul torinese ed il pericolo anche questa volta è allontanato. La cronaca della ripresa è più spiccia. Nei primi minuti il Torino non muta tattica, tanto che, al 9', su passaggio di Buscaglia, Baldi azzecca un tiro che manda a schizzare la palla sul paletto esterno della rete azzurra. Poi, lentamente, i granata ripiegano la difesa, lasciando a metà campo solo le ali. Fioccano le punizioni; su una di queste, battuta da Zaccone, Piola si ritrova sotto un mucchio di avversari. Per Piola non c'è scampo, ma i compagni insistono a far perno sul vercellese che deve essere tutt'altro che lieto di tali attenzioni dei compagni. Al 18' e al 21' due tiri contro il Torino: sul primo Camolese manda fuori di testa; sul secondo Baldo sbaglia il bersaglio di poco. Notevoli due rovesciate di Piola e un tiro di Riccardi intercettato da Allasio e lunga sciabolata di Baldo che Maina para con sicurezza. Su un attacco laziale, concluso da Piola con un colpo di testa che impegna Maina, l'arbitro fischia la fine.

Fonte: La Stampa





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