Domenica 27 settembre 1953 - Novara, stadio Comunale - Novara-Lazio 2-1

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27 settembre 1953 - Campionato di Serie A 1953/54 - III giornata

NOVARA: Corghi, Pombia, De Togni, Feccia, Molina II, Baira, Marzani, Janda, Renica, Passarin, Masoni. All. Senkey.

LAZIO: Sentimenti (IV), Antonazzi, Sentimenti (V), Alzani, Malacarne, Bergamo, Burini, Vivolo, Bettolini, Bredesen, Fontanesi (I). All. Sperone.

Arbitro: sig. Piemonte di Monfalcone.

Marcatori: 6' Burini, 7' Masoni, 88' Jarda.

Note: cielo coperto, terreno molto pesante.

Spettatori: 9.000 circa.

Una partita dominata dalla bizzarria e dall'imprevedibilità. Il successo è andato alla squadra tecnicamente meno dotata e inferiore come volume e pericolosità di attacchi. La cronaca è subito vivacissima: al 3' un indovinato passaggio di Passarin mette in azione Masoni; cross immediato di quest'ultimo e furiosa mischia risolta da Sentimenti IV con una perentoria uscita sui piedi di Janda. La Lazio non sta a guardare e al 6' Bredesen serve di giustezza Fontanesi che supera in dribbling il suo angelo custode, entra in area novarese con il portiere Corghi che abbozza l'uscita e lucidamente passa di precisione all'accorrente Burini che appoggia nella porta. La risposta dei padroni di casa è immediata e inesorabile. Janda scatta sulla destra e in corsa rimette al centro per l'accorrente Masoni che precede con la punta dello scarpino l'uscita di Sentimenti e mette in rete. La Lazio non si arrende e l'iniziativa del gioco è nei piedi del quadrilatero capitolino che ha in Vivolo il perno da cui parte sempre un fraseggio elegante e piacevole. Al 13' un bel duetto imbastito da Fontanesi e Burini si conclude con una staffilata alta dell'ex milanista. Al 19' Fontanesi elude la marcatura di Pombia ma viene atterrato da Molina II in piena area. Il signor Piemonte incredibilmente concede una punizione dal limite. Al 23' e al 25' si registrano dei bei tiri di Burini e Bredesen che sfiorano i pali della porta novarese. Sembra un assedio e al 26' Vivolo, dopo aver scambiato con Bergamo, libera al tiro Burini che tira con rara potenza ma Corghi, applauditissimo nell'occasione, devia in corner. Al 36' Vivolo di testa passa a Burini che di tacco indirizza verso l'angolo destro basso ma ancora Corghi con balzo felino si tuffa e abbranca il pallone a pochi centimetri dalla linea. A questo punto l'intensità del gioco laziale cala leggermente e al 40' Sentimenti IV si supera parando un bolide improvviso di Janda. Proprio allo scadere si registra un'impeccabile presa di lotta libera di Masoni ai danni di Burini e l'arbitro Piemonte ancora una volta fa finta di non vedere. Il nervosismo si impadronisce di alcuni giocatori e il tempo si chiude con uno scambio di colpi proibiti tra Pagano, Alzani e Passarin. Al 50' Bettolini s'invola aprendo completamente la difesa piemontese ma al momento del tiro indugia e l'occasione sfuma. Al 51' irresistibile guizzo di Bredesen concluso con un tiro violento che Corghi, piazzato, respinge. A questo punto il Novara capisce che la situazione si sta facendo delicata e, approfittando anche del calo fisico di Vivolo, rompe progressivamente il grande assedio. Il primo a reagire è Passarin che raccorda in maniera più intelligente la difesa e l'attacco. Sentimenti IV si fa apprezzare al 15' inchiodando a terra un poderoso diagonale di Janda e stroncando con una tempestiva uscita un'incursione di Renica. Nel contempo l'allenatore novarese Senkey arretra ulteriormente i laterali Feccia e Baira per sbilanciare il centrocampo laziale. L'ultimo tentativo della Lazio è opera di Bredesen ma all'88' accade l'inimmaginabile. Feccia tira in porta ma Sentimenti IV è sulla linea del tiro e potrebbe parare facilmente ma Janda tocca di quel poco che è sufficiente a far cambiare traiettoria al pallone che beffardamente entra in porta. A questo punto è impossibile per la Lazio porre rimedio alla sconfitta che è ingiusta in quanto era stata la Lazio a meritare la vittoria. Ad onor del vero vi è da dire che la formazoine biancoceleste appare ancora in fase d'assestamento e priva di una fisionomia ben definita. La squadra si affida non alla coralità del gioco ma agli sprazzi isolati di Vivolo, Bredesen, Burini e Fontanesi. In difesa hanno deluso persino i sempre affidabili Antonazzi e Sentimenti V, forse condizionati dal terreno pesantissimo, mentre Sentimenti IV è sempre quel grandissimo portiere che tutte le squadre invidiano alla Lazio. Per il Novara i migliori sono stati Corghi, Molina II, Pombia, Feccia e Baira.