Domenica 24 settembre 1939 - Roma, stadio del P.N.F. - Lazio-Torino 1-1

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Stagione

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24 settembre 1939 - 584 - Campionato Italiano di calcio Divisione Nazionale Serie A 1939/40 - II giornata

LAZIO: Blason, Faotto, Monza (II), Milano, Ramella, Baldo, Busani, Pisa (I), Piola, Flamini, Vettraino. All. Kertesz.

TORINO: Olivieri, Piacentini, Ferrini, Baldi (III), Gallea, Neri, Borrini, Marchini, Michelini, Petron, Ferrero.

Arbitro: sig. Zelocchi di Modena.

Marcatori: 20' pt Vettraino, 20' st Petron.

Note: campo pesante, tempo grigio e piovigginoso. Calci d'angolo 7 a 4 per la Lazio.

Spettatori: 10.000.

Una parata di Blason
L'articolo de "Il Littoriale"
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Fasi della partita


Roma, 25 settembre. L'incontro ha lasciato un po' delusi i sostenitori della Lazio; dopo un primo tempo in cui la squadra azzurra aveva attaccato in prevalenza, mettendo in mostra il valore e l'efficienza dei vari reparti, ci si attendeva dalla Lazio, nella ripresa, una conferma delle sue singole doti e della sua salda inquadratura. E' qui che la compagine azzurra ha, invece, denunciato la sua attuale debolezza; debolezza non costituzionale, ma dipendente dalla stagione che è appena all'inizio.

Il Torino, presentatosi in campo privo di Allasio, Borsetti e Capri, ha avuto l'indiscutibile merito di pareggiare; l'impresa è tanto più degna di nota perché compiuta in campo avverso. Una prima occasione favorevole veniva perduta da Michelini, che ha costretto Blason ad uscire di porta e a respingere di piede, rubando il tempo a Borrini; ed infine era Monza che riusciva a bloccare il tiro del saettante Borrini ed a salvare

Dopo questa parentesi «granata », la Lazio riprese a dominare con autorità, e la pressione di Piola e compagni in area torinese si mantenne costante. Ma la compagine azzurra non riuscì a spuntarla. Olivieri, con salti acrobatici, deviava in angolo un tiro fortissimo di Vettraino che sembrava proprio dovesse finire in rete al 31'. Piacentini, al 34', sulla linea della porta, mandava in « angolo » un tiro di Piola dopo averlo bloccato col corpo, mentre la folla a squarciagola reclamava il calcio di rigore.

Infine era ancora Olivieri che annullava un tiro violento e preciso di Piola respingendo di pugno. Due tattiche diverse. La Lazio ha lavorato in profondità, mentre il Torino ha preferito giocare in linea. Troppi cincischiamenti fra Michelini, Marchini e Petron: dei tre, il più attivo è stato Petron. Gallea ha tenuto con efficacia il posto lasciato vacante da Allasio; Piola se l'è visto sempre tra i piedi e non ha avuto un attimo di requie. Ma, per quanto efficace sia stato il giuoco di Galea, occorre rilevare anche le poco buone condizioni di forma del centravanti vercellese. In complesso, la difesa granata è apparsa più che a posto. Nell'attacco laziale, Vettraino non è apparso brillante, ma poi si è ripreso e ha confermato in pieno la sua classe e la sua maturità per la massima Divisione. Il ragazzo ha acquistato esperienza e scatto. Vettraino ha segnato di testa su centro di Busani, la rete è stato un gioiello di intuizione.

Fonte: La Stampa