Domenica 22 ottobre 1950 - Roma, stadio Torino - Lazio-Sampdoria 2-2

Da LazioWiki.

Stagione

Turno precedente - Turno successivo

22 ottobre 1950 - Campionato Italiano di calcio Divisione Nazionale Serie A 1950/51 - VII giornata

LAZIO: Sentimenti (IV), Antonazzi, Furiassi, Alzani, Malacarne, Sentimenti (III), Puccinelli, Magrini, Arce, Flamini, Unzain. All. Sperone.

SAMPDORIA: Lusetti, Podestà, Arrighini, Gaerd, Ballico, Agostinelli, Lucentini, Bassetto, Gei, Coscia, Sabbatella. All. Galluzzi.

Arbitro: sig. Massai di Pisa.

Marcatori: 17' Unzain, 48' Arce, 55' Gei, 78' Antonazzi (aut).

Note: giornata bella ma ventosa. Campo asciutto. Al 41' del pt Sentimenti III ha fallito un calcio di rigore. All'88' Arce ha scagliato il pallone sul viso dell'arbitro Massai ed è stato espulso e successivamente squalificato per cinque giornate.

Spettatori: spettatori 30.000.

Le regole del calcio sembrano immutabili. Così la Lazio ha gettato al vento una vittoria importante, dominata a lungo e contrassegnata da due gol di buona fattura, innervosendosi nel finale, facendosi raggiungere e perdendo la testa con l'espulsione di Arce e con una mezza rissa che ha visto vittima Agostinelli, crollato a terra al fischio finale, lamentando un calcio proibito di un avversario. Peccato davvero perché le due squadre hanno entusiasmato il pubblico: Arce da una parte e Gei dall'altra hanno segnato e fatto segnare. Il gol di Unzain, rapido a ribadire in rete la respinta di Lusetti sullo scatenato Arce, sembrava aver spianato la strada alla Lazio, un po' lacunosa in Flamini, che ha addirittura terminato il match all'ala a seguito di un infortunio muscolare. E il rigore assegnato nel finale di tempo per fallo di Arrighini su Puccinelli poteva chiuderlo, se Sentimenti III non avesse scagliato il prezioso pallone dal dischetto proprio in bocca a Lusetti. Un'azione personale irresistibile di Arce, con due avversari messi a sedere prima della splendida conclusione, poteva rimettere la partita definitivamente in discesa comunque, ma a questo punto è venuta fuori la Samp, molto agile in attacco: il gioco rasoterra ha frastornato la difesa laziale, specie lo statico Malacarne, fin lì perfetto specie nel gioco aereo. Così prima Gei ha trafitto senza possibilità di replica Sentimenti (IV), poi Antonazzi, comunque tra i migliori, ha regalato il pari con una sfortunata deviazione. Intanto lo scatenato paraguayano, per quanto claudicante, aveva continuato a seminare il panico in area blucerchiata, fallendo in particolare un gol a porta vuota dopo un'ubriacante iniziativa personale. Ma poi Arce ha rovinato la prestazione che aveva fatto saltare dai seggiolini il pubblico laziale tirando un pallone addosso all'arbitro, a sua volta insufficiente in molte valutazioni. Espulsione e finale convulso hanno rovinato una domenica molto promettente.




Torna ad inizio pagina