Domenica 22 dicembre 1985 – Cremona, stadio Giovanni Zini – Cremonese-Lazio 2-1

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22 dicembre 1985 - 2261 - Campionato Italiano di calcio Divisione Nazionale Serie B 1985/86 - XVI giornata

CREMONESE: Rampulla, Garzilli, Citterio, Mazzoni, Montorfano, Zmuda, Viganò, Bencina, Nicoletti, Finardi, Chiorri (5' Galluzzo, 82' Lombardo). All. Mondonico.

LAZIO: Malgioglio, Podavini, Filisetti (54' G.Corti), Galbiati, Calcaterra, Magnocavallo, Poli (46' Dell'Anno), Vinazzani, Fiorini, Caso, Garlini. A disp. Ielpo, Spinozzi, Torrisi. All. Simoni.

Arbitro: Pairetto (Torino).

Marcatori: 18' Finardi (rig), 67' Galluzzo, 74' Caso.

Note: cielo coperto con nebbia fitta a partire dalla mezz'ora del primo tempo. Ammoniti Magnocavallo, Nicoletti, Citterio, Galluzzo e Mazzoni. Angoli 12-5 per la Cremonese.

Spettatori: 15.000 circa.

Da trentatrè mesi la Lazio non vince una partita in trasferta. Questo il dato statistico sconfortante che fa naturalmente il paio con questa nuova e meritata sconfitta, stavolta sul campo della Cremonese. La squadra di Mondonico gioca un buon calcio, impostato sulla rapidità e sulla tecnica: tanto è bastato per mandare in tilt il centrocampo troppo compassato in Vinazzani e Magnocavallo, mentre Caso, pur non essendo un fulmine di guerra, è stato il solo a reggere la baracca, a segnare il gol della speranza e a sfiorare al 90' quello del pareggio. Il problema di Simoni in questo momento si chiama soprattutto Poli, svagato, abulico e completamente fuori dalla manovra. A fine primo tempo l'allenatore gli ha preferito Dell'Anno, almeno più costante a cercare di lanciare le due punte. Il fatto è che pure Fiorini e Garlini sono stati stavolta sovrastati dai rispettivi marcatori, Montorfano e Garzilli, e i pochi cross che sono arrivati dalle fasce sono stati respinti senza problemi dai marcantoni grigiorossi. La cronaca dice di un vantaggio cremonese determinato da un fallo da rigore di Vinazzani su Finardi, trasformato dallo stesso giocatore con un tiro affilato. La Lazio non ha neanche protestato continuando poi a giochicchiare e lasciando disoccupato Rampulla, non fosse per una debole testata di Garlini su cross teso di Podavini. Il bomber ha reclamato anche un possibile rigore ("Anzi ce n'erano due", ha dichiarato negli spogliatoi) ma le sue proteste non hanno certo fatto cambiare idea all'arbitro Pairetto. Nebbia fitta non solo metereologicamente sugli ospiti, che a metà ripresa hanno subito il raddoppio grazie a un volo d'angelo di Galluzzo su centro di Mazzone. Solo a questo punto la Lazio ha rotto gli ormeggi, accorciando le distanze qualche minuto dopo con Caso, in tuffo a pelo d'erba su una rovesciata in area cremonese di Fiorini. Con i romani tutti protesi in avanti, la Cremonese ha avuto tre occasioni nitide per triplicare nelle ampie praterie libere, ma altrettante volte Malgioglio è riuscito a sventare il pericolo tenendo in piedi la baracca. Troppo egoisti nella circostanza i vari Nicoletti, Viganò, Citterio e Lombardo. Il miracolo, in verità immeritato dopo tanto spreco altrui, sarebbe potuto avvenire proprio allo scadere ma il potente destro di Caso è sfilato via a pochi centimetri dal palo.