Domenica 21 settembre 1941 - Roma, stadio del P.N.F. - Lazio-Livorno 4-3

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21 settembre 1941 - Amichevole

LAZIO: Gradella (46' Giubilo), Faotto, Monza (II), Fazio, Ramella, Ferri, Gualtieri, Pisa (I), Piola, Flamini, Vettraino.

LIVORNO: Asirelli, Bonaccorsi, Del Buono, Capaccioli, Tosi, Paolinelli, Carta, Stua (46' Spagnoli), Viani, Zidarich, Guarnieri.

Arbitro: sig. Prandi.

Marcatori: 9' Piola, 19' Gualtieri, 48' Piola (rig), 53' Guarnieri, 57' Piola, 66' Carta, 82' Carta.

Note: spettatori 8.000.

La Gazzetta dello Sport riporta: Questa partita amichevole non ha davvero fatto rimpiangere le serrate ed emotive partite del campionato. Insomma un bella partita in cui la Lazio ha messo in luce un grado di forma ed un’efficienza già notevole, ma anche il Livorno, pur schierando numerose riserve, è apparso fresco, vivo e volitivo, brillando soprattutto nelle due ali. L’attacco della Lazio comincia a camminare, in difesa Faotto deve migliorare nei rinvii e deve ancora mettere a punto il piazzamento, Monza ha ancora qualche incertezza che supererà allorché raggiungerà una forma migliore, ma è la mediana a denotare le maggiori apprensioni: Fazio è utile in difesa, però è arruffone; Ramella ha idee costruttive e Ferri difende bene ma il suo apporto all’attacco è nullo quindi il compito del nuovo allenatore è di trovare una soluzione migliore all’attuale poiché la mediana non può limitarsi alla sola forza difensiva.

Quanto alla cronaca: nel primo goal un allungo di Ramella veniva raccolto da Vettraino il quale smistava il pallone a Piola, questi con uno scatto sorprendeva Assirelli e Gualtieri e segnava praticamente a porta vuota; al 19' Buonaccorsi riusciva a togliere un pallone a Piola che stava andando in goal e lo porgeva ad Assirelli, ma Gualtieri precedeva l’incerto portiere amaranto e realizzava la seconda rete; poi l’arbitro annulla un goal di Piola per un mani; al 30' Gradella effettuava una magnifica parata su tiro di punizione di Carta, ma subito dopo anche Assirelli rispondeva altrettanto bene su punizione di Piola. Nella ripresa, su tiro di Vettraino, il pallone rimbalzava sul pugno chiuso di Capaccioli e Piola trasformava il conseguente calcio di rigore; al 53' iniziava la rimonta labronica, in un attacco sulla sinistra, l’incertezza di Monza costringeva Giubilo ad un’uscita fuori tempo e Guarnieri realizzava il primo goal livornese con un tiro splendido e fortissimo; quattro minuti dopo però Pisa passava a Piola su cui piombavano tre amaranto, il pallone s’intricava tra i piedi del «nazionale», ma, fortuitamente, l’imbroglio si risolveva in suo favore, riusciva a ritrovarsi a tu per tu con Assirelli e realizzava il 4-1; al 66' Carta effettuava un tiro molto potente che Giubilo deviava, andava a colpire una gamba di Faotto e finiva nell’angolo destro della porta. Ad otto minuti dal termine Viani passava a Carta che tagliava fuori tutta la difesa, Giubilo gli usciva incontro, ma lui lo scavalcava con un pallonetto; sull’immediata risposta laziale un brillante tiro di Pisa colpiva in pieno la traversa.

Il Giornale d’Italia, invece, riporta che il Livorno aveva iniziato in sordina subendo due reti barcamenandosi in un gioco piuttosto dimesso, senza personalità e senza rilievo, ma nella ripresa era venuto fuori alla distanza, accorciando il divario nel punteggio e tenendo validamente testa all’avversaria con una condotta atletica viva e possente, si faceva più ardito ed intraprendente, soprattutto in attacco dove all’inizio era sembrato slegato ed inconsistente ma che poi, invece, per poco non riusciva ad agguantare il pareggio.





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