Domenica 1 marzo 1953 - Roma, stadio Torino - Lazio-Sampdoria 0-1

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1 marzo 1953 - Campionato di Serie A 1952/53 - XXIII giornata

LAZIO: De Fazio, Antonazzi, Furiassi, Sentimenti (V), Malacarne, Bergamo, Puccinelli, Bredesen, Antoniotti, Larsen, Migliorini. All. Bigogno.

SAMPDORIA: Moro, Agostinelli, Podestà, Oppezzo, Fommei, Coscia, Conti, Gotti, Galassi, Gritti, Righetto. All. Fiorentini.

Arbitro: sig. Agnolin di Bassano del Grappa.

Marcatori: 42' Conti.

Note: partita disturbata dal vento, terreno in ottime condizioni.

Spettatori: 22.000 circa.

Due punti preziosi per la Sampdoria in chiave salvezza. E qui sta il punto: gli ospiti avevano le mtivazioni completamente mancate alla Lazio, che ha solo il piccolo alibi delle tante assenze ma ha peccato di certo in determinazione, fallendo perfino le occasioni più semplici e lasciando campo alla difesa elastica e ai contrattacchi sempre pericolosi degli spigliati blucerchiati. Fuori Sentimenti IV (ma De Fazio è stato all'altezza del titolare), Alzani, Spurio e Bettolini, Biogno non aveva molto da scegliere ma soltanto Malacarne e a tratti Bergamo hanno mostrato uno straccio di idea di gioco. Grandissimo il nazionale Moro tra i pali dei liguri, ma assai proficuo l'impegno di Fommei, sia pure a lungo con la testa bendata dopo uno scontro aereo con Antoniotti, di Agostinelli, Oppezzo e del vecchio Coscia in mezzo al campo. Il gol del successo lo ha realizzato Conti quando il primo tempo stava andando in archivio con un colpo di testa, liberissimo in mezzo all'area, completamente dimenticato dai difensori laziali, davvero irriconoscibili. La ripresa si è aperta con un'occasione colossale fallita da Puccinelli che ha sparato su Moro un pallone che andava solo deposto in rete con tempismo a pochi metri dalla porta. Lo scampato pericolo ha finito per mettere le ali alla Samp, invece di dispiegare quelle della Lazio, i cui tentativi sono apparsi incostanti e velleitari: ci hanno provato tutti, perfino i difensori, ma senza che Moro dovesse fare altri miracoli. E' stato piuttosto De Fazio a limitare il passivo con interventi alla disperata, il che la dice lunga sulla giornata nera dei biancocelesti.





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