Domenica 18 ottobre 1953 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Napoli 0-4

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18 ottobre 1953 - Campionato di Serie A 1953/54 - VI giornata

LAZIO: Sentimenti (IV), Antonazzi, Sentimenti (V), Fuin, Malacarne, Alzani, Burini, Bredesen, Vivolo, Lofgren, Puccinelli. All. Sperone.

NAPOLI: Bugatti, Comaschi, Viney, Castelli, Gramaglia, Granata, Vitali, Formentin, Jeppson, Amadei, Pesaola. All. Monzeglio.

Arbitro: sig. Bernardi G. di Bologna.

Marcatori: 13' Vitali, 29' Jeppson, 62' Jeppson, 83' Granata.

Note: cielo coperto, terreno in eccellenti condizioni.

Spettatori: 60.000, incasso 37 milioni di lire.

Finisce tutto tra scoppi di mortaretti e sventolio di bandiere azzurre con l'asinello agitate dai numerosissimi sostenitori partenopei presenti all'Olimpico. La Lazio, oggi in maglia bianca per dovere di ospitalità, si porta appresso un fardello di quattro reti. Entrambe le squadre venivano da due sconfitte: il Napoli in casa con il Milan e la Lazio in trasferta con il Bologna. Ciò ha determinato un avvio timoroso delle due compagini e il primo tiro in porta è opera di Vitali ma finisce largamente fuori dei pali laziali. Al 4'Sentimenti IV blocca con sicurezza uno spiovente di Pesaola. Sono solo schermaglie fino al 7', quando il rientrante Malacarne aggancia la palla al volo ma la alza a campanile con il risultato di rischiare un clamoroso autogoal. All'8' ci prova Puccinelli senza, per altro, impegnare più di tanto Bugatti. Ciò che si evince è che il Napoli prevale a centrocampo costringendo la Lazio ad un forte ripiegamento in difesa. Al 9' Vitali si esibisce in una spettacolare rovesciata fuori bersaglio. Al 13' Jeppson pianta in asso Malacarne e serve Amadei che, a sua volta, smista a Vitali. La difesa laziale è superata e lo stesso Sentimenti IV non può fare nulla sul tiro del napoletano. Insignificante la reazione della Lazio con Alzani che impegna Bugatti da fuori area e con un cross di Fuin facilmente preda del numero uno azzurro. Al 26' Malacarne arresta fallosamente Jeppson e la successiva punizione, battuta da Pesaola, viene raccolta da Vitali che alza di poco sulla traversa. Al 27' i Laziali protestano per un fallo di mani in area di Castelli ma probabilmente l'intervento è involontario. Al 29' Pesaola supera Antonazzi e dal fondo crossa all'indietro verso l'accorrente Jeppson che, in precario equilibrio, riesce comunque a spedire in rete. Questa volta la reazione dei capitolini è più decisa e si concretizza con ripetuti tiri di Bredesen e Puccinelli che impegnano Bugatti seriamente. La migliore occasione si presenta al 37' con Burini che, servito da Vivolo, scaglia un tiro angolatissimo e la sfera esce di pochi centimetri. Al 40' Puccinelli smarca Lofgren che da circa dieci metri spedisce oltre la traversa. La ripresa si apre con un traversone di Bredesen arpionato da Bugatti. Al 49' Jeppson supera con noncuranza un frastornato Malacarne ma la pronta uscita a valanga di Sentimenti IV costringe il vichingo ad angolare troppo il tiro. Al 62' Vitali supera in velocità Sentimenti V e traversa per Jeppson che inventa una magia: stop aereo a seguire, palla sopra la testa di Malacarne e mentre il pallone è in aria tiro al volo che schianta la rete. Il pubblico napoletano non crede ai propri occhi ed echeggiano campanacci, trombe con squilli di battaglia e tutto l'armamentario festaiolo di Piedigrotta. La Lazio è frastornata e il solo Vivolo non sembra arrendersi. L'agonia biancoceleste ha fine all'83' quando Amadei serve prontamente Granata e il mediano, smarcatissimo, spara in rete piegando le mani al povero "Cochi". L'ultima cartuccia laziale viene esplosa all'89' da Bredesen ma Bugatti, volando orizzontalmente, blocca addirittura il pallone a fil di palo. I giocatori escono tra i sonori fischi del pubblico di casa e i battimani degli ospiti. La sconfitta della Lazio è preoccupante soprattutto perché a mancare sono stati quei calciatori che solitamente risultano essere i più affidabili. Il riferimento riguarda Antonazzi, Malacarne e soprattutto Sentimenti V. Anche se è vero che non tutte le domeniche ci si trova al cospetto di giocatori in stato di grazia come Jeppson, Vitali, Pesaola e Amadei, bisogna però fare subito quadrato e ritrovare concentrazione e motivazioni.

  • Nella settimana seguente la partita, la S.S. Lazio emette un comunicato in cui rinnova la fiducia al tecnico Sperone.