Domenica 18 gennaio 1953 - Roma, stadio Torino - Lazio-Triestina 4-1

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18 gennaio 1953 - Campionato di Serie A 1952/53 - XVII giornata

LAZIO: Sentimenti (IV), Montanari, Furiassi, Alzani, Sentimenti (V), Bergamo, Puccinelli, Bredesen, Bettolini, Larsen, Caprile. All. Bigogno.

TRIESTINA: Nuciari, Belloni, Valenti, Petagna, Feruglio, Giannini, Boscolo, Curti, Ispiro, Sorensen, De Vito. All. Perazzolo.

Arbitro: sig. De Leo di Mestre.

Marcatori: 3' Bergamo, 42' Ispiro, 50' Bettolini, 77' Bettolini, 80' Caprile.

Note: giornata di sole, terreno buono. Espulso De Vito per somma di ammonizioni nel finale. Angoli 10-2 per la Lazio.

Spettatori: 18.000 circa.

La Triestina, che non perdeva da due mesi e aveva in questo periodo accumulato più punti dell'Inter capolista, crolla pesantemente contro una Lazio tutt'altro che impeccabile. Come dire che il 4-1 (e i gol biancocelesti potevano essere molti di più, compresi due netti rigori non concessi) è il frutto più che altro di stanchezza e mancanza di benzina degli alabardati. Il giudizio può sembrare severo per la Lazio ma è relativo alla lunga sofferenza che ha fatto seguito all'immediato vantaggio siglato di testa da Bergamo su centro di Puccinelli, di gran lunga il migliore in campo. Di qui al pareggio firmato da Ispiro quasi all'intervallo, sempre di testa su calcio piazzato di Curti, la retroguardia laziale ha sofferto incredibilmente, con un Alzani irriconoscibile e colpevole tra l'altro di un auto-palo a seguito di un rinvio insensato, con lo stesso Bergamo ancora non ripresosi dall'infortunio, con un Caprile solo volenteroso ma a volte irritante con errori da principiante. Non in palla neanche Larsen, lontano parente di quello che aveva iniziato alla grande la stagione, mentre Bredesen se l'è cavata e molto bene, nonostante la giovane età, ha fatto Bettolini, che sarà certo un po' arruffone ma corre su ogni pallone. Così dopo aver molto subìto, aver rischiato ed essersi salvata grazie ai sicuri interventi di Sentimenti (IV) fino al pareggio, la Lazio è tornata in campo con piglio diverso e ha preso a martellare la difesa ospite, che pure se l'è cavata meglio dell'attacco del tutto evanescente. Tante le occasioni per i biancocelesti, con un gol ancora di Bergamo inspiegabilmente trasformato in...calcio d'angolo dall'arbitro, due fallacci su Bettolini e Caprile da rigore sacrosanto, e appunto le tre reti che hanno fatto bottino: Bettolini ha prima ripreso e depositato in rete una corta respinta di Petagna, poi si è inserito tra Nuciari e Feruglio realizzando in diagonale. Quasi allo scadere, prima dell'espulsione del nervoso De Vito, è stato Caprile a salvare la sua non memorabile domenica intervenendo al volo su un allungo di Bredesen che aveva bellamente dribblato tre avversari.