Domenica 17 agosto 1969 - Grosseto, stadio Comunale - Grosseto-Lazio 0-5

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17 agosto 1969 - Amichevole pre-campionato 1969/70

GROSSETO: Tommasi (Buonguerrieri), Buffetto, Pelosi (Cappelli), Menciassi, Angelini, Sicurani, Cugino (Masillo), Zecchini (Petri), Masillo (Martelli), Squarcia (Scotti), Brumana. All. Grassi.

LAZIO: Di Vincenzo (Sulfaro), Chiossi (75' Wilson), Facco, Governato, Soldo (Papadopulo), Marchesi, Morrone (73' Nanni), Chinaglia, Fortunato, Massa (75' Stellone), Dolso (Cucchi). All. Lorenzo.

Arbitro: sig. Tini (Livorno).

Marcatori: 26' Chinaglia, 29' Morrone, 41' Massa, 49' Morrone, 75' Massa.

Note: cielo coperto, campo pesantissimo. Presenti in tribuna il presidente Lenzini e il segretario del Milan Passalacqua. Calci d'angolo: 5-1 a favore della Lazio.

Spettatori: 2.500 circa.

Il titolo de La Gazzetta dello Sport
Chinaglia comincia a farsi notare

Lazio in salute, nell'amichevole contro un modestissimo Grosseto che ha iniziato da poco la preparazione. Il gioco biancazzurro è apparso fluido e veloce, malgrado le gambe ancora pesanti per il ritiro. Ottimi gli schemi preparati minuziosamente da Lorenzo.

Manca ancora un po' di affiatamento, specie in avanti dove Fortunato e il giovane Chinaglia si davano fastidio, trovandosi spesso nella stessa posizione centrale. E' proprio il neoacquisto a sbloccare il risultato al 26', quando approfittando di un'indecisione di due difensori, gli ruba il pallone e dopo aver scartato il libero Cecurani, fulminava il portiere.

Rotto il ghiaccio, la Lazio dilagava con la rete di Morrone, che tirava da distanza ravvicinata su invito di Fortunato. Al 41' Peppino Massa dopo una discesa poderosa segnava la terza rete. La ripresa è più scadente, perché la stanchezza e i cambi si fanno sentire. Al 49' è ancora Morrone su passaggio di Cucchi a portare a 4 le reti. La quinta rete porta ancora la firma di Massa che scartato terzino e portiere segna a porta vuota.

Un buon allenamento per i biancazzurri, che già sono in buona forma atletica e mentale. Da rivedere ancora alcuni schemi, e qualche dualismo di troppo.

Fonte: La Gazzetta Dello Sport del 18 agosto 1969 a firma Michele Galdi.